Azioni MPS-Monte dei Paschi di Siena in pole position sul Ftse Mib di Piazza Affari. Cosa sta facendo salire il titolo oggi in attesa utili banca: le previsioni anche sul titolo.
La settimana di Piazza Affari inizia con lo scatto delle azioni di MPS-Monte dei Paschi, che si portano subito in cima al Ftse Mib, balzando fino a oltre il 3,5% nella giornata di contrattazioni di oggi, lunedì 27 ottobre 2025.
Il motivo è la promozione sui titoli arrivata dalla divisione di ricerca di BNP Paribas, in attesa della pubblicazione dei conti della banca senese guidata dal CEO Luigi Lovaglio, forte del successo dell’OPAS su Mediobanca.
Gli analisti di BNP Paribas Exane hanno migliorato il target price sulle azioni MP da 10,5 a 10,6 euro.
I buy scattati sulle azioni del Monte dei Paschi di Siena portano il valore del titolo a salire a quota 7,33, a fronte di un indice Ftse Mib che avanza dello 0,60% circa, a quota 42.752 punti circa.
Le date da segnarsi. In arrivo e prima degli utili assemblea azionisti Mediobanca conquistata da MPS
Sale l’attesa per i conti del Monte dei Paschi di Siena.
La data da segnarsi è quella del prossimo 6 novembre 2025, quando il CDA di MPS si riunirà per l’approvazione degli ultimi risultati di bilancio (quelli del terzo trimestre e dei primi nove mesi del 2025) che saranno, come ha ricordato Equita SIM nell’annunciare le previsioni sugli utili, gli ultimi “ interamente su base standalone a livello di P&L ”.
Ma c’è un’altra data importante da segnarsi, ormai alle porte: domani, martedì 28 ottobre 2025, si riunirà infatti l’assemblea degli azionisti di Mediobanca che dovrà deliberare su alcune questioni cruciali:
- Il bilancio al 30 giugno 2025.
- La relazione del Consiglio di Amministrazione e della Società di Revisione.
- La relazione del Collegio Sindacale.
I soci di Piazzetta Cuccia si riuniranno dunque per approvare i conti della banca al 30 giugno 2025 e, anche, per deliberare in merito alla destinazione dell’utile d’esercizio e alla distribuzione del dividendo.
Gli azionisti si esprimeranno anche sulla relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti e sul sistema di incentivazione 2025-2026 basato sugli strumenti finanziari.
Cruciale, nella nuova era di Mediobanca controllata da MPS, la nomina del Consiglio di Amministrazione per gli esercizi 2026-2028 e la determinazione del numero dei componenti il nuovo CDA, così come del compenso annuale.
A tal proposito, MPS ha proposto di determinare in 12 il numero dei componenti del Consiglio di Mediobanca e di stabilire un tetto massimo al compenso annuale lordo dei componenti del nuovo CDA a 2.500.000 euro.
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Tornando alle previsioni sui conti, occhio all’outlook annunciato da Equita SIM, che ha una visione neutrale sulle azioni MPS, con target price a 8,60 euro.
Stime sui risultati di bilancio sono state elaborate anche dalla divisione di ricerca di Barclays, che ha annunciato con un report pubblicato qualche giorno fa di avere sulle azioni BPMS un rating equalweight, confermando il target price a 7,80 euro.
Andando a esaminare le previsioni su alcune voci di bilancio specifiche, Equita prevede per MPS un margine netto di interesse (NII - Net Interest Income), voce di bilancio condizionata dalla traiettoria dei tassi decisa dalla BCE di Christine Lagarde, un ribasso del 2% su base trimestrale e una flessione del 9% su base annua, a causa dell’ “ulteriore calo dei tassi di interesse (Euribor 3M -9bps medi rispetto a secondo trimestre di questo anno) e del repricing del portafoglio prestiti a tasso variabile in parte compensato da effetto calendario positivo”.
Per la SIM milanese “ la dinamica commerciale dovrebbe continuare a mostrare una crescita delle erogazioni su base annua, con tuttavia effetti ancora limitati a livello di NII”.
Anche Barclays prevede un NII in calo, così come Equita, del 2% su base trimestrale e del 9% su base annua, a quota 541 milioni di euro, rispetto ai 551 milioni di euro del secondo trimestre del 2025 e ai 596 milioni del terzo trimestre del 2024.
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Cosa sarà successo alle commissioni di MPS. Il fattore stagionalità
Le commissioni nette di MPS sono attese da Barclays in ribasso del 10% su base trimestrale, ma in crescita del 3% su base annua, a 365 milioni di euro.
Equita stima commissioni, per la banca senese, in crescita del +5% su base annua, grazie sia alle “commissioni da investimento (ci aspettiamo la prosecuzione del trend di raccolta netta positiva sostenuta da un andamento favorevole dei mercati)” che per “l’attività bancaria tradizionale”.
Ma anche Equita prevede come Barclays un trend negativo su base trimestrale delle commissioni, in questo caso pari a -7%, spiegando che il ribasso è “attribuibile alla tipica stagionalità legata al rallentamento del business nei mesi estivi”.
In generale, considerando l’apporto dell’NII, delle commissioni nette e di altri ricavi, Equita SIM prevede per MPS ricavi totali nel terzo trimestre pari a €981 milioni, in ribasso del 6% su base trimestrale e in calo del 3% su base annua.
Barclays stima ricavi totali netti per il Monte di 970 milioni di euro nel terzo trimestre, in flessione del 7% su base trimestrale e giù del 4% su base annua.
Trimestrale MPS, le previsioni sull’utile netto
L’utile netto di MPS è atteso da Barclays a 394 milioni di euro, in flessione di ben il 18% su base trimestrale e in calo del 3% su base annua.
Per Equita l’utile pre tasse di MPS ammonterà a €356 milioni.
La SIM milanese ha al contempo annunciato nella nota dedicata alle previsioni sui conti della banca senese di avere alzato le attese sull’utile pre-tasse di MPS del periodo 2025-28 e su base standalone “del 4% in media, per riflettere una migliore dinamica dell’NII (ora visto sostanzialmente flat 2026 vs 2025)”.
Equita ha aggiunto che, “in attesa di ulteriori indicazioni della società, abbiamo presentato le stime preliminari (presinergie) di BMPS-MB (MPS-Mediobanca) che puntano a un 2028 net income adj (utile netto su base adjusted) superiore ai €2,7 miliardi ”.
Proprio “sulla base di queste considerazioni preliminari, abbiamo portato il taget price a €8,6 per azione (da €8,2 per azione standalone), corrispondente a un multiplo P/E target 2028 pari a 10,5 volte”.
Nuove decisioni di Equita sulle stime e sul target di MPS saranno annunciate da Equita dopo la pubblicazione dei risultati di bilancio del terzo trimestre, “quando ci aspettiamo che MPS possa fornire ulteriori dettagli sul processo di integrazione e di generazione di sinergie ”, che riuscirà a ottenere grazie alla conquista di Mediobanca.
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Azioni MPS, Barclays presenta best case e worst case scenario. Fino a dove il titolo può salire?
Per quanto concerne la view di Barclay, che ha per l’appunto un target price sulle azioni MPS pari a 7,80 euro, rispetto ai 7,11 euro a cui le azioni del Monte hanno chiuso la sessione dello scorso 16 ottobre, gli analisti hanno presentato un upside case, ovvero il loro best scenario, indicando che il titolo del Monte potrebbe balzare anche fino a quota 11,20 euro.
Uno scenario del genere, hanno spiegato gli esperti del colosso britannico, “potrebbe concretizzarsi nel caso in cui le opzioni solide di M&A (con Mediobanca) si concretizzassero”.
Lo scenario peggiore per le azioni MPS implica invece uno scivolone fino a 4,80 euro, che potrebbe manifestarsi nel caso in cui la banca non riuscisse a trovare un partner strategico e/o anche “se le aspettative sui tassi di interesse (decisi dalla BCE) segnassero un ulteriore calo, se le rettifiche sui crediti fossero più alte e se i rischi legati al debito sovrano dell’Italia (BTP) aumentassero ”.
La view e il target price sulle azioni di MPS-Monte dei Paschi di Siena di Barclays
Il target price e i best & worst case scenario per le azioni MPS-Monte dei Paschi di Siena presentati da Barclays in vista della pubblicazione della trimestrale della banca. (Fonte Barclays).
Ancora riguardo alle previsioni sui conti della banca senese, Equita stima “un COR (costo del rischio) che dovrebbe rimanere su livelli contenuti in area 55 punti base, sebbene superiore ai 43 punti base del primo semestre del 2025 (< 45bps)”.
La SIM incorpora inoltre nei conti di MPS “un impatto da oneri legati all’M&A per circa €-10 milioni ”.
Barclays non è stata l’unica a presentare uno scenario migliore e uno peggiore per le azioni del Monte dei Paschi di Siena.
Da segnalare i best e worst case scenario per le azioni di MPS resi noti di recente anche dalla divisione di ricerca di Jefferies.
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