Vittoria confermata per MPS-Monte dei Paschi di Siena, che ha conquistato più dell’86% di Mediobanca. Le azioni di Piazzetta Cuccia perdono più del 3%.
Si è conclusa ieri, lunedì 22 settembre 2025, la riapertura dei termini dell’OPAS di MPS su Mediobanca che, nel prendere il via martedì scorso, 16 settembre, ha consentito agli azionisti di Piazzetta Cuccia che non avevano aderito ancora all’offerta, di consegnare i loro titoli al Monte.
L’esito ha confermato la vittoria del MPS-Monte dei Paschi di Siena dopo che, già venerdì scorso, si era appreso che le ulteriori adesioni avevano portato la banca senese a superare anche un’altra soglia chiave, quella del 66,7%. Soglia chiave che assicura a MPS il controllo dell’assemblea straordinaria e la possibilità di deliberare una fusione tra le due banche.
Quella soglia, si è appreso ieri sera con la diffusione di un comunicato ad hoc da parte di Rocca Salimbeni, è stata decisamente stracciata visto che, sulla base dei risultati provvisori relativi alle adesioni effettuate nei giorni della riapertura dei termini resi noti, emerge che MPS ha conquistato complessivamente più dell’86% della banca guidata dal CEO Alberto Nagel. Qualcosa che conferma come quella profezia si sia alla fine avverata.
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L’altra grande notizia della finanza made in Italy. UniCredit continua a scaricare azioni Generali
Un’altra grande notizia relativa al mondo della finanza del made in Italy ha accompagnato quella relativa al dossier MPS-Mediobanca: la decisione di UniCredit, banca guidata dal CEO Andrea Orcel, di continuare a mollare le azioni di Generali. Assicurazioni Generali che vede come primo azionista Mediobanca (ormai nelle mani di MPS).
La notizia è stata anticipata da Bloomberg, che ha reso noto che UniCredit avrebbe tagliato la partecipazione accumulata nel Leone di Trieste al 2% circa: la sforbiciata della quota, che in primavera era di quasi il 7% di Generali, quando Piazza Gae Aulenti aveva continuato a tallonare il Leone, è dunque continuata, dopo che già nel corso dell’estate Orcel l’aveva limata al 5%.
Rumor di mercato non escludono tra l’altro che UniCredit continui a scaricare altre azioni del colosso assicurativo italiano, secondo diverse ipotesi vero target che il governo Meloni ha deciso di centrare, nel sostenere le mire di MPS su Mediobanca. Ipotesi che il ministro dell’Economia e delle Finanze ha smentito fino a qualche giorno fa.
MPS conquista più dell’86% di Mediobanca. Verso la fusione tra le due banche?
Intanto, così il comunicato, con cui MPS ha reso noti ieri sera i risultati provvisori della riapertura dei termini della sua OPAS su Mediobanca:
“Sulla base dei risultati provvisori comunicati dagli Intermediari Incaricati del Coordinamento della Raccolta delle Adesioni, durante la Riapertura dei Termini conclusasi in data odierna, risultano portate in adesione all’offerta n. 195.477.410 azioni di Mediobanca, pari a circa il 24,0% del capitale sociale e al 23,6% delle Azioni Oggetto dell’offerta (i.e., n. 829.458.551). Pertanto, sulla base dei risultati provvisori della Riapertura dei Termini, laddove confermati, e tenuto conto (i) delle n. 506.633.074 azioni di Mediobanca, pari a circa il 62,3% del capitale sociale di Mediobanca, già portate in adesione all’Offerta durante il Periodo di Adesione, (ii) delle n. 31.996 Azioni dell’Emittente, pari allo 0,004% del capitale sociale dell’Emittente, detenute direttamente dall’Offerente (1), (iii) che nel periodo intercorrente tra la Data del Documento di Offerta e la data odierna l’Offerente non ha acquistato Azioni dell’Emittente al di fuori dell’Offerta, alla Data di Pagamento della Riapertura dei Termini (i.e., il 29 settembre 2025) l’Offerente verrà a detenere complessivamente n. 702.142.480 azioni di Mediobanca, pari a circa il 86,3% del capitale sociale di Mediobanca”.
MPS ha precisato che quelli appena diffusi sono i risultati provvisori relativi al periodo della riapertura dei termini, durato cinque giorni di Borsa aperta, per l’appunto nel periodo compreso tra martedì scorso 16 settembre fino alla giornata di ieri inclusa, lunedì 22 settembre.
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Mediobanca maglia nera di Piazza Affari, azioni in calo sul Ftse Mib di oltre -3%
Detto questo, sulla base di questi numeri, il Monte ha escluso che si verifichi il delisting delle azioni di Mediobanca, che continueranno dunque a essere scambiate sul Ftse Mib di Piazza Affari, sempre che la stessa MPS non decida di dare il via alle nozze tra i due istituti.
Oggi, le azioni di Mediobanca si confermano maglia nera del listino benchmark della borsa di Milano, cedendo più del 3%. I titoli di Piazzetta Cuccia scontano la fine dell’OPAS di MPS, ma anche l’assenza dei presupposti per il loro delisting, che avrebbe portato MPS a dover versare una somma fino a 1,5 miliardi di euro.
MPS ha intanto informato che manca ancora qualche giorno per conoscere l’esito finale della riapertura dei termini, che si apprenderà entro le ore 7:29 del 26 settembre 2025.
Il Monte ha ricordato inoltre con la nota che agli azionisti di Mediobanca che hanno portato le loro azioni in adesione all’OPAS (ex OPS diventata OPAS agli inizi di settembre, quando la banca senese ha aumentato l’importo dell’offerta attraverso un rilancio in contanti), verrà versato un corrispettivo totale, composto da quello iniziale indicato nel Documento di Offerta – pari a n. 2,533 Azioni BMPS di nuova emissione in esecuzione dell’aumento di capitale che è stato lanciato a servizio dell’offerta - e, per l’appunto, dalla componente cash, fissata a 0,90 euro.
Il pagamento sarà erogato alla data di pagamento della riapertura dei termini, stabilita al 29 settembre 2025, ovvero al “quinto Giorno di Borsa Aperta successivo alla fine del periodo della Riapertura dei Termini, a fronte del trasferimento del diritto di proprietà delle azioni ”.
Mentre a Piazza Affari ci si chiede a questo punto cosa vorrà fare MPS ovvero se, fronte del controllo dell’assemblea straordinaria deciderà di procedere a una fusione o no tra le due banche, la data da segnarsi è anche quella del prossimo 3 ottobre 2025, entro la quale il Monte dei Paschi, con Mediobanca ormai fagocitata, dovrà presentare la lista per il nuovo CDA (quello attuale, guidato dal banchiere che ha guidato Piazzetta Cuccia per più di 22 anni, si è appena dimesso), in vista dell’assemblea degli azionisti, in calendario in data 28 ottobre.
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