Perché Donald Trump è il più grande pericolo del 2024

Giorgia Bonamoneta

17 Novembre 2023 - 21:39

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Alle prossime elezioni statunitensi Donald Trump potrebbe tornare a sedere alla Casa Bianca. È un ruolo pericoloso? Secondo alcuni commentatori incarna il più grande pericolo del 2024.

Perché Donald Trump è il più grande pericolo del 2024

Donald Trump è stato definito “il più grande pericolo del 2024”. Una vittoria dell’ex presidente americano Trump potrebbe avere effetti devastanti.

La vittoria di Donald Trump alle elezioni non è affatto scontata, anche se la popolazione sembra fidarsi più di lui che dell’attuale presidente Joe Biden in merito, per esempio, al tema dell’economia. Persino le cause civili e penali nei confronti di Trump sembrano averlo rafforzato, almeno per quanto riguarda le primarie repubblicane. Secondo l’Economist saranno gli inciampi dell’uno o dell’altro a determinare la corsa per le elezioni.

Perché Donald Trump dovrebbe quindi essere un pericolo per il 2024? Secondo quanto si legge sul giornale di economia, la vittoria di Donald Trump metterebbe in pericolo la democrazia, già in difficoltà negli Stati Uniti. Il fatto stesso che Donald Trump alle scorse elezioni del 2020 abbia inscenato una battaglia per “riavere la vittoria rubata”, pone gli Stati Uniti a rischio manipolazione.

Gli Usa inoltre deve affrontare diversi problemi con l’estero: la Russia e la guerra in Ucraina (che ha l’appoggio incondizionato dell’Eu), il Medio Oriente e la questione israelo-palestine e l’Indo-pacifico, tra lo Stretto di Taiwan e i rapporti militari con la Corea del Sud. Ma la più grande minaccia che rappresenta Trump è quella relativa alla tenuta del proprio Paese.

La vittoria di Trump potrebbe essere pericolosa?

Donald Trump potrebbe essere un pericolo per il proprio Paese. È molto probabile che dopo la sconfitta del 2020 e la “falsa vittoria” che andava raccontando, Trump potrebbe cercare di perseguire i propri nemici e potrebbe fare la guerra anche alle istituzioni, compresi i tribunali e il Dipartimento di giustizia.

La perdita di centralità degli Stati Uniti di fronte ai problemi globali - non capace di proteggere i diritti civili e umani negli Stati Uniti e fuori come nel caso dei crimini di guerra di Israele contro la popolazione palestinese - mette Donald Trump in una posizione di vantaggio, al contrario di quanto ci si aspetti. Infatti l’ex presidente potrebbe realizzare il suo sogno di grande potenza (“Make America Great Again”), nazionalista e con istinti di protezione e conservazione.

Trump e i rapporti con gli esteri

L’amministrazione di Donald Trump è stata giudicata positivamente sul tema dei rapporti con i Paesi esteri . A suo favore va la fornitura di armi all’Ucraina e l’accordo di pace tra Israele, Emirati Arabi Uniti e Bahrein. Dall’altra parte però i rapporti con la Cina sono stati completamente congelati ed è proprio l’accordo di pace sopra citato che ha dato avvio all’escalation di tensione esploso il 7 ottobre tra Hamas e Israele.

Il secondo mandato non potrebbe però essere più diverso del primo, perché il mondo è cambiato molto. La decisione di intrattenere rapporti con l’Ucraina o meno potrebbe fare la differenza. Infatti Putin, sapendo che l’America è pronta ad abbandonare Europa, avrebbe sentirsi incentivo a continuare a combattere in Ucraina o a espandersi in altri paesi ex sovietici. Esiste anche un rischio concreto di inasprimento delle tensioni tra Stati uniti e Cina.

In conclusione, il passaggio di potere ipotetico tra Biden e Trump potrebbe cambiare i connotati del mondo. Le prossime elezioni sono quindi elezioni che contano.

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