Se la Cina invade Taiwan per gli Stati Uniti è un disastro, ecco perché

Giorgia Bonamoneta

25 Giugno 2023 - 11:04

condividi

Una futura crisi economica degli Stati Uniti andrebbe a braccetto con la crisi dei rapporti tra Cina e Taiwan. L’isola è infatti l’anello debole del settore tecnologico.

Se la Cina invade Taiwan per gli Stati Uniti è un disastro, ecco perché

Gli analisti più che della guerra in Ucraina sono preoccupati dalle conseguenze economiche di un possibile scontro allargato tra Cina, Taiwan e Stati Uniti. Si tratta di un conflitto in essere, senza nessuna sicurezza che si concretizzerà a breve, ma spaventa soprattutto per le potenze in gioco: Cina e Stati Uniti.

I commentatori americani che trattano la crisi Cina-Taiwan sono convinti che l’invasione dell’isola comporterebbe la distruzione dell’economia e dello sviluppo militare americano. Il motivo è semplice ed è lo stesso che spinge gli Stati Uniti a moderare i rapporti tra le parti in causa: l’accesso ai semiconduttori avanzati prodotti a Taiwan.

A dirlo è il rapporto pubblicato dall’US-Taiwan Business Council e dal Think tank Project 2049 Institute. In questo si legge che qualsiasi interruzione dell’accesso all’industria dei semiconduttori di Taiwan potrebbe causare effetti a cascata e catastrofici per l’economia statunitense e la sicurezza nazionale.

Economia globale a rischio: lo scontro per Taiwan non conviene

La tensione tra Cina e Taiwan è una fonte di instabilità per gli Stati Uniti, che da quest’ultima dipende per i semiconduttori avanzati. Il rischio di un collasso economico si è accentuato da quando sono aumentate le prove di forza della Cina nello Stretto di Taiwan.

Nel rapporto si legge che le interruzioni della catena di fornitura dei semiconduttori potrebbero avere gravi ripercussioni sulla sicurezza nazionale degli Stati Uniti e sulle sue infrastrutture critiche. Inoltre l’interruzione nella capacità di produzione dei semiconduttori di Taiwan potrebbe “brutalizzare l’economia statunitense e ostacolare lo sviluppo militare”. Gli Stati Uniti infatti dipendono al 100% dall’importazione dei semiconduttori avanzati, prodotti a Taiwan e in Corea del Sud.

La stima di perdita si aggira intorno al 5-10% in meno del prodotto interno lordo degli Stati Uniti. Questo, in base ai dati del 2022, si traduce in un’ipotetica perdita economica di 1,2-2,4 migliaia di miliardi di dollari su un totale di 23,32 migliaia di miliardi di dollari (dato del 2021). A rimetterci sarebbero anche i mercati azionari con perdite del 37% per il Dow Jones e un calo del 34% per l’S&P 500.

Taiwan, anello critico del sistema tecnologico: le conseguenze dell’invasione

Taiwan è l’anello debole e critico della produzione tecnologica. Il report delinea le criticità di un’interruzione di produzione in caso di invasione e di come questo influirebbe sulle economie di tutto il mondo. “Un grave conflitto nello Stretto di Taiwan potrebbe avere un impatto significativo e negativo non solo su Taiwan ma anche sul resto del mondo, compresa la Cina”, si legge nel rapporto.

Per questo compromettere la sicurezza nazionale di Taiwan non è un bene per nessuno, né per gli Stati Uniti né per la Cina. Queste economie, in particolare quella americana, dipendono dai semiconduttori avanzati anche per lo sviluppo e la produzione di armi.

Nello scenario peggiore immaginato dall’analisi, ovvero l’invasione cinese, si interromperebbero tutti i flussi di merci e servizi in entrata e in uscita da Taiwan e infine la capacità produttiva e l’industria dei semiconduttori alla fine finirebbe sotto il controllo del Partito Comunista Cinese. In questo quadro di instabilità qualsiasi azione intrapresa per rendere più resiliente la catena di fornitura di semiconduttori USA-Taiwan sarà probabilmente vista come una minaccia per la Cina.

Iscriviti a Money.it