Pensioni oggi, i sindacati contro il Governo per chiedere il blocco dell’aumento età pensionabile. Non solo: al centro numerose richieste per donne e giovani. Ecco tutte le ultime notizie.
Le novità sulle pensioni oggi non si arrestano, e proseguono con l’intervento delle sigle sindacali rivolto al Governo.
In un preciso documento Cgil, Cisl e Uil chiedono provvedimenti in ambito previdenza.
L’argomento che sollevano i sindacati è quello riguardante l’adeguamento all’aspettativa di vita, una delle novità maggiormente contestata che si chiede di rivedere nella prossima riforma pensioni.
Sul tavolo delle proposte però ci sono anche le questioni legate alle donne e ai giovani.
Il documento presentato con la firma delle tre sigle sindacali affronta anche la previdenza complementare. Ma vediamo nel dettaglio quali sono gli interventi richiesti è le ultime notizie sulle pensioni oggi.
Pensioni oggi, stop adeguamento aspettativa di vita
Secondo la normativa prevista, dal 1° gennaio 2019 l’età pensionabile scalerebbe a 67 anni, passando così nel giro di due anni (2021) a 67 anni e 3 mesi.
A far data dal 1° gennaio 2019 infatti, l’età pensionabile aumenterebbe automaticamente portando con sé effetti sgradevoli.
Secondo i calcoli, nel 2051 si arriverebbe a 70 anni di età per accedere alla pensione di vecchiaia.
In testa al documento dei sindacati c’è la richiesta di bloccare questo adeguamento della vita, cercando delle soluzioni che tengano conto delle diversità lavorative.
Una di queste potrebbe essere l’adeguamento del sistema ogni 5 anni, diversamente dai 2 anni proposti finora.
I sindacati tengono a ribadire che l’Italia è uno dei paesi europei sopra la media per età pensionistica, e un cambiamento del genere peggiorerebbe solo la situazione.
Lo sguardo dei sindacati ai giovani, le novità sulle pensioni oggi
Nel documento in tema di pensioni inviato oggi dai sindacati al Governo si affronta anche il tema giovani:
“per sostenere le future pensioni dei giovani, i sindacati propongono l’utilizzo di uno strumento che, valorizzando la storia contributiva dei lavoratori, ne sostenga il futuro reddito previdenziale e, contemporaneamente, che si superino gli attuali criteri previsti nel sistema contributivo, una vera e propria penalizzazione per i lavoratori con redditi più bassi.”
Il Governo nel frattempo lavora anche ad un assegno di garanzia per i giovani, al pari di una vera e propria pensione per chi non riuscirà a raggiungere la soglia minima con i contributi versati.
Pensioni oggi, la questione donne
Cgl, Cisl e Uil non si accontentano dell’intervento sul meccanismo dell’Ape social, richiedendo una misura più grande per il riconoscimento di un anno di anticipo per ogni figlio, con un massimo di tre figli
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Si chiede inoltre nel documento anche il “riconoscimento di un bonus contributivo per i lavori di cura, al fine di migliorare le pensioni delle donne”.
Per le sigle sindacali è necessario anche metter mano nei meccanismi Inps ed Inail “per realizzare un sistema efficiente, trasparente e partecipato”.
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