Pensioni oggi: Governo e sindacati studiano il piano giovani. Al vaglio dell’esecutivo un assegno di 660 euro per chi ricade nel sistema contributivo.
Tra le ultime notizie sulle pensioni oggi, dopo l’incontro tra sindacati e Governo avvenuto nella giornata di ieri, si torna a parlare di giovani.
Durante il confronto avvenuto tra le parti l’esecutivo ha evidenziato infatti la volontà di affrontare il problema relativo alle pensioni di chi ricade interamente nel sistema contributivo e, complice il rischio di carriere discontinue, rischia di andare in pensione percependo assegni che non consentono una vita dignitosa.
Un assegno di garanzia di 650 euro sembra la soluzione avanzata dal Governo e approvata dalle parti sociali: la quota minima sarebbe ottenuta sommando la pensione contributiva a una parte dell’assegno sociale.
Sono proprio i sindacati che da mesi cercano di portare all’attenzione il tema delicato dei giovani che, oltre a doversi districare in un mondo del lavoro che non offre sicurezze, rischiano di ritrovarsi un giorno senza un assegno minimo.
Pensioni oggi: sindacati e Governo studiano piano giovani, assegno di 650 euro?
Un assegno di garanzia di 650 euro per tutti i giovani che non riusciranno a raggiungere tale soglia con i contributi versati: è questo il piano giovani pensato dal Governo, e presentato dal Ministro del Lavoro Giuliano Poletti durante l’incontro di ieri con i sindacati.
Prende sempre più forma, dunque, l’ipotesi dell’introduzione di un assegno di garanzia che è trapelata negli ultimi mesi.
L’obiettivo è quello di fare in modo che i giovani, che faticano a trovare stabilità in un mondo del lavoro sempre più precario, non siano costretti ad andare in pensione in età troppo avanzata con assegni tali da non garantire nemmeno la sussistenza.
In base a quanto previsto dalla normativa vigente, infatti, i giovani potrebbero lasciare il lavoro una volta raggiunta l’età pensionabile solo nel caso in cui abbiano maturato una pensione pari a 1,5 volte l’assegno sociale, circa 670 euro.
Il Governo vorrebbe abbassare il tetto portandolo a 1,2 volte (circa 448 euro), garantendo agli stessi una pensione minima di almeno 650 euro, calcolata aggiungendo alla pensione contributiva una quota dell’assegno sociale.
In questo modo i giovani potrebbero riuscire ad andare in pensione anche prima dei 70 anni con 20 anni di contributi versati.
Pensioni oggi: Poletti conferma attenzione verso i giovani
A sottolineare l’attenzione che il Governo intende riservare al problema delle pensioni dei giovani è il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti che, rispondendo all’economista Marco Leonardi che ha tenuto a precisare come il piano giovani non sia una questione urgente, ha commentato:
"Il tema è all’ordine del giorno, è in discussione e continueremo a discuterlo ma il problema non si configura domani mattina".
Poletti ha poi evidenziato come il clima del confronto sia stato positivo, e come siano state gettate basi importanti per affrontare le varie questioni rimaste aperte:
«Abbiamo messo in campo delle proposte, sviluppato una discussione che non è conclusa. Abbiamo sostanzialmente confermato la volontà di vedere come si possa arrivare a costruire un percorso per i giovani che hanno carriere discontinue. Il tema è aperto».
Il prossimo appuntamento è fissato al 7 settembre.
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