Ultime notizie pensioni: su età pensionabile a 67 anni le novità definitive sono attese dopo l’estate. Ecco le news dell’ultima ora su adeguamento alla speranza di vita.
Le ultime notizie pensioni in tema di adeguamento alla speranza di vita potrebbero essere diffuse in autunno. In quel periodo, come ha ricordato il mese scorso il Ministro Poletti, si dovrebbe disporre delle novità dall’Istat aggiornate. Solo allora si potranno effettuare i rilievi necessari.
Se la Ragioneria dello Stato ha lanciato un monito sugli effetti di uno stop agli adeguamenti sull’età pensionabile, sindacati e esponenti politici come Damiano e Sacconi si sono dimostrati fortemente contrari alle novità pensioni.
Ecco le ultime notizie pensioni su adeguamento alla speranza di vita e sulla proposta dell’accesso alla pensione a 67 anni.
Su pensione a 67 anni si deciderà in autunno?
Il dibattito sulla speranza di vita rinviato a dopo l’estate. Sono queste le dichiarazioni del Ministro Poletti rilasciate il mese scorso sulla pensione a 67 anni. Sull’aumento dell’età pensionabile si deciderà quindi in autunno, con dati Istat aggiornati alla mano sulla speranza di vita.
L’aumento ventilato per il 1° gennaio 2019 con la novità di una pensione a 67 anni indicherebbe un aumento di 5 mesi sui requisiti attuali (66 anni e 7 mesi). Se verranno confermate le ultime notizie a vedersela peggio saranno le lavoratrici del privato, che in due anni vedrebbero alzarsi il requisito per la pensione di 17 mesi.
Ma se la richiesta del Ministero del Lavoro è stata quella di un rinvio sui tempi, ultime notizie pensioni non sono di certo mancate dalle ultime ore. Novità a riguardo si sono fatte sentire sia dalla Ragioneria dello Stato, sia dal presidente Inps Tito Boeri.
Dal lato del Mef, le novità su speranza di vita hanno segnalato la bocciatura della Ragioneria dello Stato sul blocco all’aumento. Le notizie sullo stop agli adeguamenti automatici (età pensionabile e coefficienti di trasformazione) comporterebbe un indebolimento del sistema pensionistico italiano.
In armonia con le ultime notizie fornite dalla Ragioneria dello Stato si è dimostrato anche il presidente dell’Inps Tito Boeri. Secondo le novità delle ultime dichiarazioni, il blocco a partire dal 2021 dell’adeguamento alla speranza di vita costerebbe alle casse dell’Istituto circa 141 miliardi in 15 anni.
Inoltre le ultime notizie rilasciate da Boeri mostrano come disinnescare gli automatismi sull’età pensionabile avrebbe come effetto una diminuzione degli assegni della pensione.
Adeguamento a speranza di vita: il fronte del no
Le novità sulla pensione a 67 anni hanno suscitato un forte dissenso da parte da vari esponenti e ha provocato una generale levata di scudi. Il prima linea e decisamente contrari agli adeguamenti alla speranza di vita si sono dimostrati i sindacati Cgil-Cisl-Uil, duri contro le novità dalla Ragioneria dello Stato.
Domenico Proietti (Uil) ha parlato di un ‘intervento da cartellino rosso’, dal momento che non è competenza della RdS ‘intervenire in materia su cui, invece, sono il Governo e il Parlamento a dover decidere’. Le ultime notizie dalla Cgil, per bocca di Roberto Ghiselli, segnalano come ‘un ulteriore innalzamento dell’età pensionabile è socialmente insostenibile’.
Favorevoli allo stop sugli automatismi sulla speranza di vita per la pensione a 67 anni si sono dimostrati anche Cesare Damiano e Maurizio Sacconi, presidenti delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato.
La partita sulle novità per l’età pensionabile è ancora aperta in un Paese in cui, in ogni caso, l’età media effettiva di uscita dal mondo del lavoro rimangono i 62 anni.
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