Orari visite fiscali 2023 per dipendenti pubblici e privati, la guida

Simone Micocci

11 Gennaio 2023 - 16:43

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Visite fiscali, nella guida aggiornata al 2023 non si segnalano novità: stessi orari di reperibilità, non cambiano casi di esonero e sanzioni.

Orari visite fiscali 2023 per dipendenti pubblici e privati, la guida

Anno nuovo stessi orari delle visite fiscali: nel 2023, infatti, il medico incaricato di controllare il lavoratore in malattia può passare nelle stesse fasce orarie già previste lo scorso anno, variabili come al solito tra il settore privato e il pubblico.

Per il 2023, quindi, non si segnalano novità in materia di orari delle visite fiscali, né tantomeno per altri aspetti dalla normativa: tanto per le sanzioni, quanto per i casi di esonero, quindi, fa fede quanto applicato negli anni scorsi.

Resta la stessa anche la procedura per la richiesta della visita fiscale: ricordiamo, infatti, che il controllo del medico può essere disposto d’ufficio dall’Inps oppure essere richiesto dal datore di lavoro, a fronte di un onere di cui dovrà farsi carico.

Va detto però che, alla luce degli ultimi dati Inps, non sono molte le probabilità di ricevere la visita fiscale, specialmente per i lavoratori del settore privato. Non bisogna comunque correre il rischio: per chi risulta assente negli orari delle visite fiscali, rendendo impossibile il controllo del medico, scatta una sanzione che a seconda della gravità dei casi può portare anche al licenziamento in tronco.

Ecco perché è importante essere informati non solo sugli orari delle visite fiscali, ma su tutta la normativa, così da non rischiare di commettere errori che potrebbero compromettere la prosecuzione del rapporto di lavoro.

Orari visite fiscali 2023

Gli orari delle visite fiscali 2023 restano gli stessi dello scorso anno e variano a seconda del settore di appartenenza. In ogni caso, il controllo può avvenire in qualsiasi giorno della settimana, compresi sabato, domenica e festivi.

Per i dipendenti privati gli orari delle visite fiscali sono i seguenti:

  • la mattina dalle ore 10:00 alle ore 12:00;
  • nel pomeriggio dalle ore 17:00 alle ore 19:00.

Per i dipendenti pubblici, invece, gli orari sono:

  • la mattina dalle ore 9:00 alle ore 13:00;
  • nel pomeriggio dalle ore 15:00 alle ore 18:00.

I suddetti orari, quindi, valgono per tutti i lavoratori della Pubblica amministrazione, forze dell’ordine e insegnanti compresi.

Ricordiamo, poi, che le visite fiscali possono essere anche ripetute. Ciò significa che può esserci più di un controllo nella stessa giornata, purché nel rispetto dei suddetti orari, o comunque all’interno dello stesso periodo di malattia.

Casi di esonero

Per esonero delle visite fiscali si intende la possibilità del lavoratore di non rispettare la reperibilità nelle fasce stabilite e secondo gli orari previsti.

Secondo la legge, tale possibilità è riconosciuta in presenza di:

  • patologie gravi che richiedono terapie salvavita;
  • stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidità riconosciuta pari o superiore al 67%.

L’esonero può avvenire anche in caso di depressione o ansia del lavoratore, laddove la vita sociale e attività all’aria aperta possono contribuire al suo miglioramento e benessere.

Il diritto all’esonero spetta anche al lavoratore che ha necessità di uscire da casa per:

  • accertamenti specialistici;
  • per recarsi presso il proprio medico curante;
  • per andare in farmacia;
  • per interventi dentistici urgenti;
  • in generale per cause di forza maggiore.

Inoltre, la giurisprudenza ammette tra le motivazioni di esonero dal rispetto delle fasce di reperibilità:

  • attività di volontariato anche se non legate direttamente alla malattia e nel caso in cui non mettano a repentaglio la salute del lavoratore;
  • visite a parenti in ospedale se gli orari coincidono con quelli della visita fiscale.

Molte volte, erroneamente, i lavoratori pensano che essere presenti durante le fasce di reperibilità per la visita fiscale il primo e l’ultimo giorno di malattia non sia necessario. Non è tuttavia così perché le conseguenze per l’assenza alla visita fiscale sono le stesse sia che si tratti del primo sia che si tratti dell’ultimo giorno di malattia.

La giustificazione all’eventuale assenza, quindi, non può essere evitata neanche se l’assenza alla visita fiscale si verifica l’ultimo giorno di malattia. E se la giustificazione prodotta non rientra tra quelle previste che abbiamo sopra elencato si rischia anche la sanzione come vedremo di seguito.

Sanzioni

Sono previste delle sanzioni per le visite fiscali in caso in cui il lavoratore non sia reperibile presso il proprio domicilio al recarsi del medico delegato e quando tale assenza non sia affatto giustificata.

In particolare per il lavoratore assente durante le fasce di reperibilità le sanzioni sono le seguenti:

  • decurtazione del 100% dell’indennità di malattia per i primi 10 giorni;
  • la decurtazione del 50% per le successive giornate.

Il lavoratore ha tuttavia 10 giorni di tempo dalla visita fiscale mancata per comunicare le motivazioni dell’assenza con una valida giustificazione. Il verbale di mancata presenza alla visita fiscale viene inviato dal medico a Inps e al datore di lavoro che potrebbe anche avviare un procedimento disciplinare contro il lavoratore.

Come si svolge

Lo svolgimento della visita fiscale è molto semplice e non è differente da un normale controllo del proprio medico. I compiti del medico incaricato sono due:

  • intanto, come già ampiamente detto, questo accerta la presenza del lavoratore all’indirizzo indicato per la malattia;
  • successivamente questo verifica se c’è concordanza tra la durata della malattia indicata nel certificato e lo stato del lavoratore al momento del controllo. A tal proposito, il medico può confermare la diagnosi oppure stabilire la guarigione anticipata, disponendo l’immediato rientro al lavoro.

Solitamente comunque non si tratta di un controllo approfondito, con il medico che perlopiù fa domande sullo stato di salute e sulla cura che si sta seguendo. Al termine del controllo poi il medico lascerà una ricevuta dell’avvenuta visita; questa però non vi esonera dal rispetto delle fasce di reperibilità, visto che comunque potrebbero esserci altre visite fiscali nei giorni seguenti.

Visite fiscali, infografica INPS Qui l'infografica INPS con tutte le informazioni sulle visite fiscali.

Quante probabilità ci sono che passi?

Non sono molte le probabilità di ricevere un controllo durante la malattia. Ce lo dicono i dati Inps:

  • nel primo trimestre del 2022, solamente nel solamente nel 2,47% delle volte è stata disposta una visita fiscale;
  • nel settore pubblico la percentuale è del 6,47%;
  • nel settore privato, invece, dell’1,26%.

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