Nvidia, ricatto Trump anche verso questa Big. Esportare in Cina? Sì, ma a questa condizione

Laura Naka Antonelli

11 Agosto 2025 - 12:11

Ricatto di Trump a Nvidia e altra Big che produce chip, dopo la minaccia di dazi al 100%. Di mezzo le esportazioni verso la Cina.

Nvidia, ricatto Trump anche verso questa Big. Esportare in Cina? Sì, ma a questa condizione

Le due Big Tech USA Nvidia e AMD potranno dietro licenza da parte dell’amministrazione Trump esportare anche in Cina, ma a patto che versino il 15% dei loro ricavi agli Stati Uniti.

Lo riporta il Financial Times, citando i rumor relativi a quanto emerso la scorsa settimana dall’incontro tra il CEO di Nvidia Jensen Huang e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.

Proprio la scorsa settimana, Trump ha minacciato di imporre dazi pari al 100% sui chip, a meno che le aziende attive nel comparto non li producano in America.

I semiconduttori che le due Big Tech potrebbero esportare i n Cina sono gli H20 di Nvidia e i chip MI308 di AMD.

Nvidia e AMD oggetto del ricatto dazi di Trump, il trend delle due azioni a Wall Street

Da segnalare il trend delle due azioni oggetto dei rumor relativi alla decisione che Trump avrebbe deciso di prendere e la performance dei titoli nel breve e nel lungo periodo.

In premercato le azioni di Nvidia, che è stata la prima società quotata in Borsa a raggiungere una capitalizzazione di 4 trilioni di dollari, rimangono ingessate, viaggiando appena al di sopra della parità attorno a quota $182,83, mentre i titoli della rivale AMD sono lievemente sotto pressione, perdendo lo 0,12%, a 172,56 dollari.

Nvidia è reduce da un rialzo, negli ultimi cinque giorni di contrattazioni a Wall Street, pari a +1,5%, e da un guadagno dell’11,35% nell’ultimo mese di trading.

Negli ultimi tre mesi, i titoli NVDA sono schizzati di oltre il 48%, mentre YTD la performance è di un guadagno pari a +36% circa.

Su base annua, le azioni del colosso che fa parte del club delle Magnifiche 7, sono scattate del 67,5%.

AMD ha perso invece negli ultimi cinque giorni di sedute a Wall Street poco più del 2%, avanzando di oltre il 18% nell’ultimo mese e guadagnando quasi +60% negli ultimi tre mesi di contrattazioni e +43% YTD.

Su base annua, i titoli di AMD (Advance Micro Devices) sono saliti di oltre il 26%.

Con una dichiarazione rilasciata al Financial Times, Nvidia ha commentato le indiscrezioni sul rischio che, insieme a AMD, debba versare il 15% dei suoi ricavi agli Stati Uniti, limitandosi a dire che “ rispettiamo le regole che il governo americano stabilisce per la nostra partecipazione nei mercati globali ”.

Nel frattempo, un gigante USA è seriamente nei guai a causa della politica commerciale inaugurata dalla seconda amministrazione Trump.

Il commento sulle azioni delle Magnifiche 7 e sulla scommessa sull’AI

A dispetto dei dazi, c’è chi rimane positivo nei confronti del trend delle azioni note come Big Tech USA.

È il caso di Laura Cooper, Head of Macro Credit and Investment Strategist di Nuveen che, in una nota recente, ha scritto di intravedere, “a livello settoriale, opportunità di investimento selezionate nel settore dell’Information technology grazie a fattori favorevoli che derivano dal cloud computing e dalla domanda di semiconduttori ”.

L’intelligenza artificiale ”, ha aggiunto Cooper, “è senza dubbio il nostro sottosettore preferito, poiché prevediamo una forte crescita pluriennale da questo momento in poi, con conseguenti revisioni al rialzo degli utili”.

Riteniamo inoltre opportuno prepararsi a un’ulteriore volatilità nel corso dell’anno, alla luce dei vari ostacoli che gravano sui mercati azionari, tra cui la possibilità di un rallentamento della crescita economica e di un aumento dell’inflazione. In quest’ottica, privilegiamo i titoli statunitensi dividend growth e i titoli globali del settore delle infrastrutture, aree di mercato che possono contribuire ad attenuare il rischio di ribasso e che potrebbero dimostrarsi più resilienti qualora i dazi dovessero provocare uno shock al rialzo dei prezzi”.

La Head of Macro Credit e Global Investment Strategist per Nuveen ha continuato, affermando che “le Magnifiche 7 - (Nvidia, Microsoft, Meta, Apple, Alphabet-Google, Amazon, Tesla - rimangono componenti fondamentali delle allocazioni dei portafogli con esposizione agli USA, trainati dalla crescita degli utili”.

Si tratta di fatto di “ titoli hanno rappresentato il 68% della crescita incrementale degli utili nell’ultimo decennio”.

Proprio “l’intelligenza artificiale (AI- artificial intelligence) è il sub-settore preferito in ambito tech” di Nuveen, con Cooper che ha così concluso la nota:

“Dato il nostro forte sovrappeso sul settore tecnologico statunitense, riteniamo particolarmente interessanti Microsoft e Nvidia. Microsoft per via dei suoi solidi fondamentali sostenuti dal cloud e dagli strumenti di intelligenza artificiale, dei solidi dati finanziari e delle prospettive sugli utili favorevoli trainate dalla domanda di servizi di AI. Il miglioramento delle condizioni di offerta, la forte domanda di chip e la sua posizione nel boom della spesa per l’intelligenza artificiale sostengono invece l’interesse per Nvidia”.

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