Novità Famiglia 2020: congedi, bonus e sostegni al reddito nella Legge di Bilancio

Antonio Cosenza

21 Ottobre 2019 - 12:00

Pacchetto Famiglia collegato alla Legge di Bilancio 2020, cosa aspettarsi? Il Ministro Bonetti fa chiarezza sulle novità della manovra.

Novità Famiglia 2020: congedi, bonus e sostegni al reddito nella Legge di Bilancio

Nella Pacchetto Famiglia collegato alla Legge di Bilancio 2020 ci saranno diverse novità per le famiglie, tra cui una molto importante che andrà a toccare i neo-papà. Nel pacchetto famiglia contenuto nella manovra finanziaria, nel quale ci saranno novità anche per il bonus nido e per l’assegno unico per i figli, infatti, viene aumentato il numero di giorni del congedo di paternità che oggi è pari a cinque.

Quello che l’Inps chiama anche come congedo papà è riconosciuto dalla legge 92/2012, ma in questi ultimi anni ha subito diverse modifiche. La più importante è quella applicata dalla legge 232/2016, con la quale il numero di giorni di congedo è stato portato - a partire dal 1° gennaio 2017 - da due a quattro; la Legge di Bilancio 2019 ha poi incrementato la durata di un altro giorno, arrivando a cinque giorni di congedo papà per l’anno solare in corso.

Ebbene, adesso questo numero sta per cambiare ancora: nella Legge di Bilancio 2020 la durata del congedo papà viene portata ad una settimana. Ma non sarà l’unica novità del DL Famiglia collegato alla manovra finanziaria: sono previsti interventi anche in favore delle famiglie che mandano i propri figli all’asilo nido, e per tutti coloro che - a partire dal 2021 - diventeranno genitori.

Congedo papà 2020: aumento di tre giorni

Prima di andare avanti è bene ricordare che il congedo papà non è facoltativo: la legge, infatti, obbliga i neo-papà a fruire di questi giorni per dedicarsi alla cura del figlio (come succede alle mamme per il congedo di maternità).

Il padre ha tempo cinque mesi - dalla nascita del figlio o dall’ingresso dello stesso in famiglia nei casi di adozioni o affidamenti - per fruire del congedo di paternità, durante il quale mantiene il diritto all’intera retribuzione. Quindi, i giorni di assenza obbligatoria dal lavoro sono indennizzati al 100%.

Ebbene, con la Legge di Bilancio 2020 i padri lavoratori dipendenti potranno beneficiare di altri due giorni di congedo retribuito, visto che la manovra finanziaria aumenterà la durata dello stesso portandola a sette giorni.

Una misura che farà parte del Pacchetto Famiglia, con il quale si cercherà di dare un nuovo impulso alle nascite nel nostro Paese. Questo pacchetto non si ferma però al congedo di paternità: sono diverse, infatti, le misure a cui il Ministro per la Famiglia, Elena Bonetti, sta pensando di introdurre.

Pacchetto Famiglia 2020: tutte le novità

Oltre al congedo papà a sette giorni, il pacchetto famiglia voluto dal Ministro Bonetti prevede diverse novità anche per gli asili nido, che l’attuale Governo punta a rendere gratuiti per i redditi medio bassi.

A tal proposito sembra che verrà incrementata ulteriormente la soglia del bonus nido, ossia del rimborso spese sui costi del nido a cui hanno diritto tutte le famiglie indipendentemente dall’ISEE. Oggi questa è pari a 1.500,00€ annui, con i genitori che ricevono indietro 136,37€ per le undici mensilità di frequenza al nido.

Con la Legge di Bilancio 2020, però, il massimo rimborsabile dovrebbe aumentare ancora, ma solo per i redditi medio-bassi. Verrà quindi introdotta una soglia ISEE per il bonus nido, al di sotto della quale si avrà diritto ad un importo maggiorato.

Nel dettaglio, l’importo massimo del rimborso per queste famiglie sarà di 3.000,00€ annui, ossia 272,70€ al mese; non siamo ancora al nido gratuito, ma si tratta indubbiamente di un bel passo in avanti.

Sempre sul fronte asili nido, nella manovra finanziaria ci saranno risorse straordinarie per bandi speciali per la costruzione di nuovi edifici e la riqualificazione degli spazi riservati ai bambini nei primi anni di vita.

Altra novità, probabilmente la più importante dell’intero Pacchetto Famiglia, è quella riguardante l’assegno unico che dovrebbe diventare strutturale nel 2021. Si tratta di un sostegno mensile - riconosciuto a tutte le famiglie - per ogni figlio nato successivamente al 2021; l’importo sarà pari a quello dell’attuale bonus bebè, quindi variabile da 80,00€ a 160,00€ (per i redditi bassi). A differenza del bonus bebè, però, questo assegno - che spetta anche ad autonomi e Partite IVA - sarà erogato a tutti (indipendentemente dall’ISEE): l’importo sarà poi rimodulato in base al reddito.

La durata dell’assegno (che sarà esentasse), però, sarà sempre di 12 mesi per ciascun figlio, per un importo massimo che va dai 960,00€ ai 1.920,00€ annui.

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