Minute BCE: i verbali che rivelano le discussioni sul QE

C. G.

23/11/2017

I verbali BCE hanno alzato il velo sulle discussioni avute in merito all’estensione del QE: cosa è emerso dalle attese minute?

Minute BCE: i verbali che rivelano le discussioni sul QE

I verbali BCE sono stati finalmente pubblicati ed hanno alzato il velo su quanto accaduto nella riunione di politica monetaria di ottobre.

Come previsto dalla maggior parte degli analisti, le minute della Banca Centrale Europea si sono focalizzate in particolar modo sul Quantitative Easing e sulla sua estensione fino a settembre 2018 (anche oltre se necessario).

Non tutti, nel Consiglio, si sono mostrati d’accordo con la scelta di mantenere il programma aperto. Nonostante le voci discordanti, la maggior parte dei membri ha fatto notare i rischi derivanti dall’imposizione di una chiara data di scadenza al programma, per cui alla fine si è optato per la soluzione “aperta”.

Tra i pericoli, i verbali BCE hanno citato l’irrigidimento delle condizioni finanziarie nell’Eurozona.

A neanche un’ora dalla pubblicazione delle minute il cambio euro dollaro sta continuando a salire.

Clicca qui per conoscere tutte le decisioni prese nella riunione di ottobre

QE: con o senza data di scadenza?

Come già accennato, una delle principali discussioni in sede di riunione ha riguardato la necessità di imporre una data di scadenza al Quantitative Easing, una soluzione identificata come più solida. I sostenitori di questa scelta, emerge dai verbali BCE, hanno giustificato la loro view con la necessità di non portare il mercato a speculare su future ulteriori estensioni del programma.

A vincere, però, è stata la linea morbida poiché in molti hanno fatto notare come l’imposizione di un termine avrebbe potuto determinare un irrigidimento delle condizioni finanziarie e di conseguenza un difficile accesso al credito.

“L’annuncio di una data per la fine potrebbe indurre i player di mercato ad anticipare possibili aggiustamenti dei prezzi, cosa che potrebbe determinare un irrigidimento non voluto delle condizioni finanziarie”,

si legge nei verbali.

Estensione sì, ma con quali caratteristiche?

Il Consiglio direttivo della banca centrale non ha soltanto discusso in merito alla data di scadenza del QE, ma si è anche soffermato sulle caratteristiche della sua estensione fino a settembre 2018. A proporre la soluzione poi ufficializzata (30 miliardi di euro al mese per altri 9 mesi e anche oltre se necessario) è stato Praet, secondo le pubblicate minute BCE.

Egli ha fatto notare come dal meeting di inizio settembre le condizioni finanziarie siano rimaste stabili e la volatilità sul mercato valutario sia in parte diminuita. Allo stesso tempo le condizioni di prestito sono rimaste di supporto alle società e alle famiglie.

Secondo i verbali BCE, le informazione arrivate alla banca centrale hanno posto l’accento sulla solida e continua espansione economica registrata nella seconda metà del 2017. I rischi, si legge nel documento, rimangono bilanciati, ma ce ne sono alcuni orientati al rialzo nel breve termine.

Di seguito il contenuto dell’articolo redatto in mattinata, prima della pubblicazione dei verbali BCE. Cosa si aspettavano gli analisti?

Le attese sui verbali

I verbali BCE di novembre sono in dirittura d’arrivo e le previsioni degli analisti hanno già fatto irruzione sul mercato.

Le minute della Banca Centrale Europea faranno riferimento all’ultima riunione di politica monetaria, tenuta da Mario Draghi e dalla sua squadra lo scorso 26 ottobre.

In quell’occasione l’istituto ha finalmente alzato il velo sul futuro del Quantitative Easing dopo dicembre 2017, per cui ben si capisce l’odierna importanza dei verbali BCE, pubblicati alle ore 13:30 sullo stesso sito della banca. Quali le previsioni formulate e cosa aspettarsi dalle minute di oggi?

Verbali BCE: le previsioni degli analisti

Le prime previsioni in merito alle odierne minute BCE sono state formulate dagli analisti di Barclays. Nella loro view, i documenti di oggi alzeranno il velo sulle discussioni relative alla riduzione del programma di acquisto di asset e dunque relative all’aggiustamento graduale della politica monetaria.

Durante la conferenza stampa il presidente Draghi ha parlato di “supporto diffuso”, alle decisioni prese, ma ha anche fatto intuire l’esistenza di opinioni divergenti, soprattutto in merito all’entità e alla durata del QE. Gli odierni verbali BCE saranno dunque in grado di rivelare le contrapposizioni interne allo stesso Consiglio direttivo.

Come hanno fatto invece notare gli analisti di Danske Bank, nella riunione di ottobre Mario Draghi ha esteso il QE per altri 9 mesi, fino a settembre 2018, ma ha anche ridotto il peso del programma a 30 miliardi di euro mensili.

Nelle minute BCE di oggi, 23 novembre, il focus sarà tutto per le discussioni in merito ad una definitiva data in cui mettere fine al Quantitative Easing. Dai verbali emergeranno segnali di tapering per il 4° trimestre del 2018?

Per Reuters, la BCE posticiperà a fine 2018 qualsiasi discussione su un possibile cambiamento della politica monetaria, il che non sarebbe una vera sorpresa, dato che il QE è stato esteso almeno fino a settembre prossimo. Per gli analisti, comunque, dai verbali BCE di oggi emergeranno anche migliorate previsioni economiche da parte del Comitato.

Attenzione a EUR/USD

L’importanza delle minute BCE di oggi sarà evidente soprattutto con riferimento al cambio euro dollaro, riportatosi sopra la soglia di 1,18 dopo i verbali pubblicati dalla Federal Reserve nella serata di ieri.

Vale comunque la pena di sottolineare che le oscillazioni di EUR/USD continuano ad essere determinate oggi non soltanto dai verbali BCE in arrivo, ma anche dalla carrellata di dati macroeconomici partoriti in Eurozona. Come accennato, le minute saranno pubblicate alle ore 13:30 di oggi.

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