Mercati stretti tra Fed e Trump: a cosa prestare attenzione?

C. G.

20/09/2017

Una panoramica sui mercati, stretti tra la Fed e l’intervento di Trump alle Nazioni Unite. Cosa accadrà oggi, dall’azionario al valutario?

Mercati stretti tra Fed e Trump: a cosa prestare attenzione?

Cosa accadrà sui mercati finanziari, oggi alle prese con la Fed di Janet Yellen e dopo il tanto atteso intervento di Trump alle Nazioni Unite?

Il meeting della Federal Reserve ha preso il via nella giornata di ieri, martedì 19 settembre, e si concluderà nella tarda serata di oggi, quando la Yellen comunicherà le decisioni del FOMC sui tassi, sulla stretta alla politica monetaria e sulla riduzione del bilancio della banca centrale.

Nonostante la riunione sia già iniziata, l’attenzione dei mercati ieri non si è concentrata tanto sulla politica monetaria USA quanto sull’attesissimo intervento di Donald Trump alle Nazioni Unite. Sul tavolo delle discussioni ovviamente la questione Corea del Nord sulla quale l’inquilino della Casa Bianca si è espresso senza utilizzare mezzi termini.

Politica monetaria Fed e questioni geopolitiche mondiali: saranno questi i due main driver dei mercati finanziari oggi. A cosa bisognerà prestare maggiore attenzione?

Trump all’ONU

Nel già citato discorso alle Nazioni Unite Donald Trump è tornato sulla minaccia nordcoreana definendo la sua attività nucleare e balistica come una minaccia al mondo intero.

“Nessuna Nazione al mondo ha interesse ad osservare questa banda di criminali che si arma con missili e nucleare. Noi come Stati Uniti siamo molto forti e pazienti ma se saremo obbligati a difendere noi stessi e i nostri alleati allora non avremo scelta se non quella di distruggere totalmente la Corea del Nord”.

Questo il succo del discorso di Trump il quale ha comunque ribadito la speranza che tutto ciò non si rivelerà necessario. La strategia degli USA pare adesso più attendista: “vedremo cosa faranno”, ha aggiunto il presidente.

Nonostante le parole di Donald Trump siano state tutto fuorché conciliatrici, i mercati finanziari non hanno reagito come molti analisti avevano previsto. Le scintille tra Corea del Nord e USA hanno sempre determinato una imponente corsa all’oro che oggi appare meno evidente. Il prezzo del metallo giallo è sì in salita, ma continua a viaggiare intorno a quota 1.313 dollari l’oncia.

Una vera e propria guerra in Corea del Nord appare piuttosto improbabile agli investitori, soprattutto a quelli in Cina, Giappone e Corea del Sud, convinti che alle minacce statunitensi non faranno seguito veri e propri attacchi militari.

Oltre ai mercati, anche le Nazioni Unite non sembrano eccessivamente preoccupate dalla situazione geopolitica in Corea del Nord. Il Consiglio di Sicurezza, infatti, continuerà ad imporre le già elaborate sanzioni a Pyongyang, senza muoversi altrimenti. Né dai mercati finanziari né dalle istituzioni globali la minaccia nordcoreana viene percepita come reale oggi.

Fed in focus

Per i mercati la giornata odierna sarà piuttosto impegnativa. Alle ore 20 italiane il FOMC renderà note le sue decisioni sui tassi di interesse che saranno seguite dalla classica conferenza stampa di Janet Yellen.

Come è accaduto anche nelle più recenti riunioni di politica monetaria, l’attenzione dei mercati oggi non sarà tanto per i tassi di interesse. Gli investitori cercheranno di scovare indizi circa la futura direzione della Fed ma soprattutto si focalizzeranno sulla riduzione del bilancio della banca centrale.

A tenere con il fiato sospeso sarà soprattutto il mercato valutario oggi, con particolare riferimento alle oscillazioni del biglietto verde e dell’euro dollaro in generale. Al momento della scrittura il cross si è riportato sopra 1,20 e sta scambiando in rialzo di 0,13 punti percentuali. Con molta probabilità le decisioni del FOMC e le parole della Yellen forniranno nuovi spunti direzionali.

I mercati oggi

Qual è l’attuale andamento dei mercati finanziari? Dal punto di vista dell’azionario segnaliamo innanzitutto una chiusura in rialzo per Wall Street. Nonostante i guadagni della Borsa americana non siano stati eccezionali, essa è riuscita comunque a chiudere nuovamente sui suoi massimi storici.

  • Dow Jones: +0,18%
  • Nasdaq: +0,10%
  • S&P 500: +0,11%

Andamento cauto, o meglio contrastato, anche sui mercati azionari asiatici. Il Nikkei ha chiuso sulla parità e non è riuscito a trovare una direzione ben precisa dopo Trump e in attesa della Fed. L’Hang Seng sta viaggiando con un lieve rialzo di 17 punti percentuali, il KOSPI, invece, sta perdendo lo 0,16%. Il migliore tra gli indici asiatici è lo Shanghai attualmente a +0,38%.

Sul fronte valutario torniamo brevemente sul cambio euro dollaro di nuovo sopra quota 1,20. Importante, oggi, sarà osservare quanto il cross si dimostrerà forte da non scivolare nuovamente sotto l’importante soglia di nuovo raggiunta (nessun dato macro è in arrivo sul calendario economico).

Il sentiment prevalente è ora quello della cautela. Come spesso accade alla vigilia di eventi importanti gli investitori preferiscono rimanere nell’ombra per il momento. Come reagiranno oggi i mercati finanziari europei dopo le parole di Donald Trump all’ONU e in attesa del meeting Fed?

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