Lotteria degli scontrini, per i commercianti è caos

Rosaria Imparato

7 Novembre 2019 - 12:38

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Manca poco al via della lotteria degli scontrini, prevista per il 1° gennaio 2020, ma come faranno gli esercenti ad adeguarsi alle nuove disposizioni in soli due mesi? É caos per i commercianti con la nuova riffa di Stato.

Lotteria degli scontrini, per i commercianti è caos

Lotteria degli scontrini, manca poco alla sua partenza ma sono tanti i problemi ancora da affrontare. I commercianti infatti, soprattutto dopo le novità contenute nel provvedimento dell’Agenzia delle Entrate dello scorso 31 ottobre, sono nel caos.

L’entrata in vigore della lotteria degli scontrini è prevista per il 1° gennaio 2020, ma soltanto a fine ottobre l’Amministrazione Finanziaria ha diffuso le istruzioni a cui esercenti e consumatori dovranno adeguarsi.

I contribuenti dovranno generare il proprio codice lotteria, da comunicare al venditore al momento del pagamento, ma non sono ancora state diffuse informazioni su dove e come questo codice venga creato: il provvedimento delle Entrate parla solo di un “portale della lotteria” che sarà disposto sul sito dell’Agenzia.

La vera stangata arriva per i commercianti, che in due mesi scarsi dovranno adeguare i propri registratori di cassa a spese loro, in modo che siano configurati per leggere e inviare i codici lotteria all’Agenzia delle Entrate.

Il processo di adeguamento delle registratori telematici non è così veloce: vanno adattati hardware e software delle macchine, occorre testare che tutto funzioni correttamente e naturalmente vanno anche istruiti tutti i lavoratori.

Com’è possibile fare tutto ciò entro il 31 dicembre, considerando che durante il periodo natalizio i commercianti saranno oberati di lavoro?

Per tutti questi più che legittimi motivi sono in molti a chiedere che l’inizio della lotteria degli scontrini venga posticipato di sei mesi, così che gli esercenti abbiano tutto il tempo necessario per adeguarsi alle nuove regole.

Lotteria degli scontrini, per i commercianti è caos

La lotteria degli scontrini è stata introdotta già dalla Legge di Bilancio 2017 del Governo Gentiloni, ma non è mai entrata effettivamente in vigore.

Non è difficile capire come mai: per far funzionare tutto il meccanismo di memorizzazione e trasmissione dei dati, adattamento dei registratori telematici, gestione della questione della privacy per le informazioni inviate, ci vuole un’organizzazione precisa e puntuale.

Difatti, tre Leggi di Bilancio dopo, per i commercianti è ancora il caos.

Le istruzioni per partecipare alle estrazioni della lotteria degli scontrini e le indicazioni che devono seguire i commercianti sono contenute nel provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 31 ottobre 2019, pubblicato in lampante ritardo rispetto all’entrata in vigore della nuova riffa di Stato prevista per il 1° gennaio 2020.

In soli due mesi, entro il 31 dicembre 2019, i commercianti devono adeguare i propri registratori telematici affinché siano in grado di acquisire il codice lotteria anche tramite lettura ottica.

Un procedimento più semplice a dirsi che a farsi. Come fa notare il direttore dell’Associazione Nazionale Cooperative di consumatori Albino Russo a Business Insider Italia, le modifiche ai registratori di cassa vanno prima testate, e il processo richiede più di qualche settimana.

Un altro elemento da prendere in considerazione è il periodo dell’anno in cui tutto ciò sta accadendo, cioè alle porte delle feste natalizie, notoriamente un periodo di fuoco per i commercianti.

Inoltre, per ora non è previsto alcun tipo di rimborso o bonus per i commercianti che sono obbligati ad adeguare il proprio registratore telematico, già acquistato prima dell’introduzione delle ulteriori novità disposte dall’Agenzia delle Entrate.

Anche gli esercenti con l’obbligo di scontrino elettronico dal 1° luglio (quelli con un volume d’affari superiore a 400.000 euro) dovranno adeguare i propri dispositivi.

Lotteria degli scontrini 2020, proroga in arrivo?

La lotteria degli scontrini fa parte delle misure che il Governo Conte ha deciso di adottare nel suo piano di lotta all’evasione.

Il meccanismo su cui si basa è molto semplice: incentivare i pagamenti elettronici (visto che chi paga con carta o bancomat avrà diritto a più biglietti) e fare in modo che tutti i clienti diventino una sorta di “finanzieri” e che, ingolositi dai premi, richiedano lo scontrino anche per piccole spese.

Per partecipare all’estrazione, i clienti dovranno comunicare il proprio codice lotteria al venditore. Il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 31 ottobre però non specifica come bisognerà generarlo, parla solo genericamente di un “portale della lotteria” che sarà istituito sul proprio sito.

Ma ancora non si sa come avverrà la comunicazione del proprio codice lotteria. A voce, dettandolo alla cassa? O tutti noi avremo una tessera con un codice a barre o un QR code?

Come si farà nei grandi centri commerciali, con le file chilometriche alla cassa, se all’inizio il codice può solo essere dettato a voce?

Inoltre, sottolinea sempre Albino Russo a Business Insider Italia, c’è bisogno anche di tempo per istruire in modo corretto non solo il personale, ma anche i clienti sul funzionamento della lotteria.

Le misure a cui adeguarsi sono tante e il tempo stringe, e di certo il gravissimo ritardo con cui si è mossa l’Agenzia delle Entrate non semplifica la situazione.

Proprio per tutti questi motivi Russo chiede al Governo di posticipare l’avvio della lotteria di scontrini, prorogandola di sei mesi.

In questo modo sia i commericianti che la grande distribuzione avrebbero più tempo per adeguarsi alle nuove regole e l’Agenzia delle Entrate potrebbe migliorare il proprio software di gestione degli scontrini (vista l’enorme mole prevista).

Non sarebbero le prime misure antievasione prorogate a luglio 2020: la lotteria degli scontrini sarebbe in compagnia del nuovo limite contanti e delle sanzioni previste per chi non si adegua al POS obbligatorio.

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