Legge di Bilancio 2020, Confindustria: ci aspettavamo meno tasse. Conte difende la manovra

Massimiliano Carrà

31 Ottobre 2019 - 16:17

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La legge di Bilancio 2020 torna sotto i riflettori. Secondo il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia la manovra è timida e piena di criticità. Il premier Giuseppe Conte non ci sta e risponde alle critiche degli ultimi giorni

Legge di Bilancio 2020, Confindustria: ci aspettavamo meno tasse. Conte difende la manovra

Dopo le elezioni in Umbria che hanno gettato nuove ombre sul futuro del governo Conte bis composto da M5S e PD, la legge di Bilancio 2020 torna a prendersi i riflettori della scena politica italiana.

E lo fa non solamente per le varie misure finanziarie contenute al suo interno, ma anche per le diverse reazioni che ha scaturito. E se da una parte c’è chi si schiera a favore della legge di Bilancio, dall’altra ovviamente c’è anche chi si schiera contro.

Tra questi vi è Vincenzo Boccia, Presidente di Confindustria, Confederazione generale dell’industria italiana, che definisce “timida” la manovra finanziaria del nuovo governo giallorosso. Ma non è tutto Boccia sottolinea anche un altro aspetto durante l’incontro a Bolzano con gli industriali tedeschi, ossia quello delle tasse. Tant’è che rivela “ci aspettavamo meno tasse sull’industria”.

La bocciatura da parte di Confindustria alla legge di Bilancio 2020 non si ferma però qui. Boccia infatti sottolinea che la manovra finanziaria che passerà al vaglio in Parlmento “ha molte criticità, a partire dalla tassa sulla plastica che è rilevante”.

Tant’è che il Presidente di Confindustria dichiara: “Caricare un settore come quello della plastica di due miliardi di tassazione è chiaramente un’imposizione rilevante su un settore di nicchia che potrebbe avere effetti sull’economia reale non positivi".

Il premier Conte difende la legge di Bilancio

Le critiche contro la legge di Bilancio 2020 hanno subito però trovato una risposta da parte direttamente di colui che è praticamente il simbolo del nuovo governo giallorosso, ossia Giuseppe Conte.

Il premier italiano durante il congresso di Confitarma ha difeso senza se e senza la manovra definendo non “corrispondenti alla realtà le molte ricostruzioni che sono state fatte sulla manovra, in particolare sul fatto che aumenta la pressione fiscale complessiva”.

Una posizione netta quella del Presidente del Consiglio che ha voluto anche sottolineare che la legge di Bilancio 2020 “è una manovra fortemente redistributiva”.

Tant’è che ha anche lanciato un invito molto sibillino: “le bugie hanno le gambe corte, gli italiani vedranno se sarà abolito o meno il superticket, se ci sarà qualche decina di euro in più in busta paga, se le partite Iva si vedranno confermate il regime forfettario”.

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