L’ira di Trump contro il CEO di Goldman Sachs Solomon, “forse è il caso che si concentri a fare solo il DJ”

Laura Naka Antonelli

13 Agosto 2025 - 08:53

Il post di Trump su Truth Social. Non solo contro Powell (Fed). Il presidente ora va alla carica anche contro Goldman Sachs e il suo CEO David Solomon.

L’ira di Trump contro il CEO di Goldman Sachs Solomon, “forse è il caso che si concentri a fare solo il DJ”

A scatenare l’ira di Donald Trump, stavolta, non è stato tanto il presidente della Fed Jerome Powell, contro cui non sono mancati tuttavia nuovi insulti nelle ultime ore, ma il numero uno del colosso finanziario americano Goldman Sachs, il CEO David Solomon.

Pomo della discordia, le previsioni formulate dalla divisione di ricerca del gigante di Wall Street sugli effetti negativi che i dazi decisi dall’amministrazione Trump dovrebbero avere sull’economia americana.

Niente del genere, ha tuonato Trump che, in un post pubblicato su Truth Social, ha attaccato direttamente David Solomon e Goldman Sachs, accusandoli di non riconoscere il giusto merito ai dazi che l’America ha deciso di sferrare contro, praticamente, tutti i suoi partner commerciali (e che stanno facendo tremare tutta l’economia mondiale), anche se poi le giravolte non mancano mai.

Dazi che si tradurranno, secondo il presidente americano, nell’arrivo di “ trilioni di dollari ”, che saranno e si stanno già dimostrando di essere una sorta di manna dal cielo per l’America, per il suo mercato azionario, per il benessere di tutti.

Trump VS Goldman Sachs, “i dazi non hanno provocato l’inflazione”

In più, ha tuonato Trump nel suo post, “è dimostrato” che “ i dazi non hanno provocato l’inflazione, o qualsiasi altro problema all’America, a parte (aver iniettato) massicce quantità di CASH, che si stanno riversando nelle casse del Tesoro” degli Stati Uniti.

Non solo: il capo della Casa Bianca ha scritto nel post pubblicato su Truth Social che “è stato dimostrato anche che, nella maggior parte dei casi, i consumatori non stanno neanche pagando queste tariffe e che sono soprattutto le aziende e i governi, molti dei quali stranieri, che stanno pagando il conto”.

Eppure, secondo Trump, ed è qui che Goldman Sachs è stata chiamata in causa, “ David Solomon e Goldman Sachs rifiutano di riconoscere i meriti che devono essere riconosciuti . Hanno formulato una previsione, tanto tempo fa, sia sulle ripercussioni sui mercati che sugli stessi dazi, e si sono sbagliati, così come sbagliano su tante altre cose ”.

Trump, “David Solomon scelga un altro economisti o si concentri a fare solo il DJ”

Dunque? Trump ha a questo punto consigliato a David Solomon o di “ scegliere un nuovo economista oppure, forse, è il caso che torni a concentrarsi a fare solo il DJ, senza preoccuparsi di gestire una importante istituzione finanziaria ”.

Il riferimento di Trump è stato alla passione dell’amministratore delegato di Goldman Sachs che, oltre a essere il CEO del gigante americano, è conosciuto anche con il nome d’arte “ DJ D-Sol ”.

Solomon ha infatti una ricca esperienza alle spalle come DJ, che lo ha visto mixare brani musicali in occasione di feste ed eventi sparsi in tutto il mondo tenuti in club esclusivi vari.

È stato lui stesso a sponsorizzare la sua passione, come confermato da alcuni post pubblicati sul suo account Instagram David Solomon Music, in cui si presenta come CEO di @goldmansachs, padre, Music Fan e DJ dal 2015.

Chi è l’economista di Goldman Sachs che ha scatenato l’ira di Trump

Nell’accusare il gigante USA, Trump non ha menzionato l’economista di Goldman Sachs che vorrebbe che David Solomon sostituisse.

Ma, secondo gli esperti del settore, a essere finito nel mirino del presidente americano è Jan Hatzius, responsabile economista del colosso USA dal 2011 che, di recente, ha pubblicato un altro commento, scrivendo che saranno i consumatori americani ad assorbire il costo dei dazi di Trump.

Le nostre stime suggeriscono che i consumatori americani hanno assorbito il 22% dei costi tariffari fino a giugno, ma che questa percentuale salirà fino al 67% entro ottobre, se le ultime tariffe avranno nel tempo lo stesso impatto che hanno avuto le prime ”, hanno scritto Hatzius e gli altri economisti di Goldman Sachs, in una nota pubblicata domenica scorsa.

In realtà, il dato relativo all’inflazione degli Stati Uniti pubblicato ieri, ovvero l’indice dei prezzi al consumo CPI, ha confermato che l’impatto dei dazi sui prezzi non è stato finora particolarmente allarmante, anche se l’impennata dell’inflazione core c’è stata eccome.

Il dubbio è se quel dato sia davvero la prova del nove di un impatto solo transitorio dei dazi sull’inflazione USA o se abbia certificato, invece, solo l’inizio di un trend di una inflazione in accelerazione, a danno delle tasche dei cittadini americani.

Trump torna alla carica contro Powell (Fed), minaccia causa e ripete. “Tagli i tassi ORA”

Sempre nella giornata di ieri, martedì 12 agosto, Trump si è scagliato di nuovo contro il presidente della Federal Reserve Jerome Powell, minacciando di fargli anche causa, per i costi eccessivi che la Banca centrale americana avrebbe a suo avviso sostenuto per rinnovare il suo quartiere generale di Washington.

Trump ha brandito la minaccia di una “grande causa” che potrebbe essere lanciata contro il banchiere centrale, al contempo scrivendo che “ Jerome ‘Too Late’ Powell deve abbassare i tassi ORA ” .

Eppure, proprio le accuse contro i presunti costi esosi che avrebbero sforato secondo Trump il budget, sono state di recente smentite e smontate una per una dallo stesso presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, tra l’altro in diretta.

Ma Trump ha rincarato comunque la dose contro Powell, tornando inoltre sulla questione dei tassi USA, che il numero uno della Fed continua a far rimanere ancora fermi, dalla fine del 2024.

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