La ricerca Morningstar e i dati Tosetti Value mostrano come i fondi attivi, specie in Italia, soffrano costi elevati e rendimenti inferiori rispetto alle gestioni passive e indicizzate.
Agosto un tempo era il mese delle scelte politiche “scomode” che però non arrivavano ai cittadini perché erano in vacanza e non c’erano i social media e la tecnologia di oggi, dove una notizia è già “vecchia” dopo soli 30 minuti, grazie o per colpa della rete. Stesso discorso potrebbe valere in ambito finanziario, dove studi e ricerche molto significative vengono diffuse nel periodo vacanziero.
La ricerca “Morningstar’s European Active/Passive Barometer” mortifica i fondi attivi già vituperati dall’intelligenza artificiale. Il 13,5% dei fondi azionari attivi, dopo 10 anni, riesce a battere le gestioni passive e il 50%/55% non esistono più, sono addirittura chiusi o fusi.
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