Una guerra nucleare non spaventa Kiev: “La bomba atomica vada a farsi f…”

Alessandro Cipolla

7 Giugno 2023 - 08:27

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Il segretario del Consiglio di sicurezza Oleksiy Danilov ha dichiarato di non aver paura delle bombe atomiche: neanche l’incubo di una guerra nucleare porterà alla via diplomatica?

Una guerra nucleare non spaventa Kiev: “La bomba atomica vada a farsi f…”

Neanche il materializzarsi dello spettro di una guerra nucleare potrebbe spingere l’Ucraina a trattare con la Russia, cosa che al momento comunque è vietata da un decreto che è stato approvato lo scorso autunno da Kiev.

Intervistato dal Corriere della Sera, nei giorni scorsi il segretario del Consiglio di sicurezza e sicurezza nazionale ucraino Oleksiy Danilov non ha usato mezze parole nel parlare dei rischi di una possibile guerra nucleare.

La Bomba (atomica ndr) vada a farsi fottere - ha dichiarato Danilov -. Se dovessimo spaventarci, vorrebbe dire che solo i Paesi con l’atomica possono difendersi. È questo che volete? Noi no, non ci pieghiamo”.

Parole colorite ma assolutamente chiare: se l’Ucraina dovesse pensare solo ai rischi di una possibile guerra nucleare, allora per Kiev sarebbe impossibile giungere al proprio scopo ovvero la riconquista di tutti i territori occupati dalla Russia, Crimea compresa.

Questo è l’obiettivo della controffensiva appena iniziata: ricacciare l’Armata russa entro i propri confini per poi costringere Vladimir Putin, di fronte al palese fallimento della sua “operazione speciale”, a trattare una cessate il fuoco di certo non vantaggioso per Mosca.

Ma cosa ci garantisce che uno come Putin - di certo non paragonabile a Gandhi - non decida di utilizzare una delle migliaia di armi tattiche nucleari a sua disposizione prima di alzare bandiera bianca?

L’Ucraina fa bene a non temere una guerra nucleare?

Nelle ultime ore si è tornati a parlare dei rischi di una guerra nucleare per un ragionamento molto lineare, quasi elementare, anche se a monte ci sarebbero delle dinamiche ancora tutte da chiarire.

Dato per assunto il fatto che sia stata la Russia a fare esplodere la diga Nova Kakhovka con tutte le conseguenze del caso, l’Occidente si sta ponendo una semplice domanda: se Vladimir Putin non si sarebbe fatto molti scrupoli a commettere questo crimine, allora come si potrebbe escludere anche il possibile ricorso alle armi atomiche in caso di escalation?

Finora lo spauracchio di una guerra nucleare è stato agitato dalla Russia per cercare di tenere la Nato più fuori possibile dal conflitto; con il passare dei mesi però l’Occidente ha superato tutti i vari tabù che si era prefisso, dai tank fino agli F-16.

È come se con il passare del tempo Washington avesse realizzato che la retorica nucleare di Mosca sia - in fondo - soltanto un bluff, decidendo così di non tenere conto delle svariate minacce atomiche che si sono susseguite da sedici mesi a questa parte.

Ma quanto possiamo stare sicuri a riguardo? Il discorso è sempre lo stesso: se la controffensiva ucraina dovesse rivelarsi inefficace, allora non ci dovrebbero essere fondati rischi di una guerra nucleare ma, se le truppe di Kiev dovessero invece travolgere quelle russe, allora nessun bookmaker accetterebbe scommesse sul possibile utilizzo di armi atomiche da parte di Mosca.

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