Quanti giorni di ferie posso prendere? Trovi la risposta in busta paga, ecco dove.
Se vuoi sapere quante ferie puoi prendere, in base a quanti sono i giorni residui tra quelli maturati, devi imparare a leggere la busta paga.
È qui infatti che si risponde alle domande su quanti sono i giorni di ferie a disposizione del lavoratore, come pure sono indicate le informazioni riferite ai permessi. D’altronde se avete poche ferie e non vi bastano per le vacanze potete anche aggiungere i permessi maturati, i quali possono essere goduti sia prima che dopo le ferie.
Sempre se il datore di lavoro è d’accordo. Ricordate, infatti, che non basta avere sufficienti giorni di ferie per andare in vacanza visto che ci sono altre regole da rispettare. Ad esempio, conviene chiedere le ferie con congruo preavviso, in quanto è l’azienda ad avere l’ultima parola in merito alla possibilità di fruirne o meno nel periodo da voi indicato.
Anzi, paradossalmente se il datore di lavoro è favorevole potrebbe non rappresentare un impedimento il fatto di non avere sufficienti ferie in busta paga. La normativa, infatti, riconosce anche la possibilità di chiedere un anticipo delle ferie non ancora maturate, fermo restando appunto che è necessario il placet dell’azienda.
Se quindi avete in programma di partire per le vacanze estive, la prima cosa da fare è prendere l’ultima busta paga e fare chiarezza su quanti giorni di ferie avete. Dopodiché confrontatevi con l’azienda e cercate una soluzione che soddisfi entrambi, ricordando che non siete voi nella posizione di forza.
Vediamo come fare.
Dove trovare le ferie in busta paga
Prendete l’ultima busta paga consegnata dal vostro datore di lavoro. Solitamente il modello dovrebbe essere quello allegato di seguito, e quindi la voce relativa alle ferie si trova in basso, subito dopo la parte riferita a Inail e Irpef.
In caso di altri modelli di busta paga, invece, le ferie potrebbero anche essere indicate al centro del cedolino, ma comunque la sezione è opportunamente contrassegnata.

Come leggere le ferie in busta paga
Come vedete dalla suddetta immagine, nello spazio dedicato alle ferie si trovano anche le informazioni riferite ai permessi, nei quali sono compresi i Rol e le ex festività.
Per entrambi sono indicate le seguenti voci:
- maturato;
- goduto;
- residuo;
- residuo AP.
Per capire di quante ferie si può godere, quindi, bisogna comprendere il significato di ogni singola voce.
Ferie maturate
Nella parte riferita alle ferie maturate vengono indicati i giorni (e non le ore come nel caso dei permessi) maturati nel corso dell’anno. Anche qui potrebbero esserci dei diversi modus operandi a seconda dell’azienda di riferimento. Nel dettaglio, c’è chi indica:
- le ferie maturate ogni mese;
- le ferie che verranno riconosciute nel corso dell’anno, anche se non maturate.
Solitamente, il metodo più utilizzato è il primo. Ogni mese, dunque, al monte ferie si aggiungono 2,33 giorni, salvo il caso in cui il contratto collettivo di riferimento non preveda un trattamento di maggior favore per il dipendente.
Ferie godute
Nello spazio riferito alle ferie godute, invece, sono indicati i giorni già fruiti dal dipendente nel corso dell’anno di maturazione. Questo spazio, dunque, è utile per controllare che il datore di lavoro non abbia commesso errori nell’attribuirvi dei giorni di ferie goduti in più.
Ferie residue
La differenza tra ferie maturate e ferie godute dà come risultato le ferie residue, ossia quei giorni maturati nell’anno corrente di cui si può ancora fruire. Attenzione però, perché a questi se ne potrebbero aggiungere altri, ossia quelli indicati nello spazio ferie residue AP.
Ferie residue AP
Le ferie non godute nell’anno di maturazione non si perdono. Il lavoratore ne potrà godere anche negli anni successivi e solamente alla cessazione del rapporto di lavoro queste possono essere monetizzate.
Per questo motivo, alla voce ferie residue AP sono indicati i giorni di ferie maturati negli anni scorsi ma non ancora goduti. Un tesoretto di cui disporre per allungare le vacanze, fermo restando che resta l’obbligo di pianificarne la fruizione con il datore di lavoro.
Va detto che solitamente il datore di lavoro preferisce far smaltire le ferie residue AP rispetto a quelle maturate nell’anno corrente. Questo perché, come anticipato, qualora le ferie non vengano fruite entro il 30 giugno del secondo anno successivo al periodo di maturazione, il datore di lavoro è passibile di sanzione.
Saldo
In alcune buste paga poi, per semplificare il controllo da parte del dipendente, viene anche specificato il saldo finale, ossia la somma tra le ferie residue tra quelle maturate nell’anno corrente e le ferie residue degli anni precedenti.
Di fatto, dunque, sono quelli tutti i giorni di ferie a disposizione del lavoratore dipendente.
Quanti giorni di ferie si possono prendere
Come anticipato, indipendentemente dal numero dei giorni di ferie indicati in busta paga, è il datore di lavoro a decidere in merito all’organizzazione delle vacanze da parte dei dipendenti, prendendo in considerazione le loro preferenze quando possibile.
A tal proposito, salvo quando stabilito diversamente dal Contratto collettivo nazionale del lavoro, il datore di lavoro è obbligato a far fruire il dipendente di almeno 2 settimane continuative di ferie nell’anno in cui le ha maturate, mentre per la restante parte c’è tempo fino ai 18 mesi successivi.
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