Permessi Rol busta paga, cosa sono, a chi spettano e retribuzione

Simone Micocci

17 Novembre 2025 - 16:47

Cosa sono i Rol in busta paga? Ecco il significato di uno degli strumenti più importanti tra quelli a disposizione del lavoratore che ha bisogno di qualche ora o di una giornata di permesso.

Permessi Rol busta paga, cosa sono, a chi spettano e retribuzione

I permessi Rol, acronimo di “riduzione dell’orario di lavoro”, sono uno degli strumenti più utilizzati dai lavoratori dipendenti per assentarsi dal lavoro senza perdere la retribuzione. Si tratta infatti di permessi retribuiti che maturano nel corso dell’anno e che permettono di giustificare l’assenza senza conseguenze disciplinari o economiche.

La loro caratteristica principale è che non sono previsti dalla legge, ma derivano esclusivamente dalla contrattazione collettiva: pertanto, ogni Ccnl stabilisce quanti permessi Rol spettano ogni anno, come maturano, entro quando devono essere fruiti e se - nel caso in cui non siano stati interamente goduti - debbano essere pagati in busta paga. Per questo motivo non esiste una regola unica valida per tutti, e le differenze possono essere rilevanti anche tra lavoratori dello stesso settore ma con inquadramenti diversi.

A tal proposito, in questa guida aggiornata al 2025 vi spiegheremo cosa sono i permessi Rol, come funzionano, a chi spettano, dove si trovano in busta paga, come maturano e quando possono essere monetizzati, con rimandi ai nostri approfondimenti dedicati.

Cosa sono i Rol? Il significato della voce comune in busta paga

Come anticipato, Rol sta per “riduzione dell’orario di lavoro”. Si tratta di permessi retribuiti che i lavoratori dipendenti maturano mese dopo mese e che consentono di assentarsi dal lavoro senza perdita di stipendio. In altre parole, rappresentano un pacchetto di ore di riposo aggiuntive che il dipendente può utilizzare in caso di necessità, oltre alle ferie e agli altri permessi previsti dalla normativa.

Tuttavia, a differenza delle ferie, regolate direttamente dalla legge seppur con dei rimandi alla contrattazione collettiva, questi permessi sono uno strumento di fonte contrattuale, introdotto dai Contratti collettivi di categoria a partire dal Protocollo Scotti del 1983. Non esiste quindi una quantità di ore uguale per tutti: ogni contratto collettivo stabilisce i vari aspetti che disciplinano il funzionamento di questo strumento.

Va detto comunque che la presenza dei Rol in busta paga è ormai comune nella maggior parte dei contratti collettivi nazionali di lavoro: nel cedolino sono spesso indicati nella sezione dedicata ai “permessi” o alle “assenze”, con un saldo espresso in ore disponibili, ore maturate nel mese e ore già utilizzate.

I Rol sono obbligatori?

È importante chiarire però che i Rol non sono un obbligo di legge. Nulla impone ai contratti collettivi di inserirli: lo ribadisce anche la nota ministeriale n. 8489 del 27 giugno 2007, secondo cui il mancato rispetto degli accordi sulla riduzione dell’orario di lavoro non comporta alcuna sanzione, né amministrativa né penale, proprio perché la materia non è regolata da una norma statale.

Diverso è il caso in cui il Ccnl applicato li preveda espressamente: in tale situazione, i Rol diventano un diritto pieno del lavoratore e il datore di lavoro è tenuto a riconoscerli e a consentirne l’utilizzo secondo le modalità stabilite dal contratto collettivo applicato.

Quanti giorni di permesso spettano al dipendente

I Rol sono dunque dei permessi che maturano ogni mese e di cui il lavoratore ha diritto in caso di necessità con il vantaggio di non perdere la retribuzione.

Come anticipato, è il Ccnl di riferimento a determinare la quantità di permessi ai quali ha diritto il lavoratore ogni anno in misura variabile a seconda dell’inquadramento e delle mansioni del lavoratore dipendente. Non è detto, dunque, che voi abbiate diritto allo stesso numero di Rol dei vostri colleghi.

È il Ccnl applicato anche a disciplinare le modalità di maturazione: quindi per sapere quante ore di permesso retribuito maturate solitamente ogni mese dovete consultare il vostro contratto.

I Rol spettano sia ai dipendenti con contratto a tempo determinato che indeterminato, ma solo se impiegati full time (quindi per 8 ore al giorno).

Prendiamo come esempio il Ccnl Terziario: nell’articolo 140 viene stabilito che il dipendente ha diritto a 56 ore di permesso ogni anno - se impiegato in un’azienda con un massimo di 15 dipendenti - che aumentano a 72 ore annuali per le aziende con più di 15 dipendenti.

Nel caso del Ccnl commercio, invece, i dipendenti hanno diritto a 72 ore di permessi retribuiti Rol (con l’aggiunta di 32 ore annue per le ex festività soppresse). Tuttavia, si tiene conto della anzianità di servizio: l’accordo, infatti, stabilisce che nei primi due anni di assunzione i Rol non spettano, mentre se ne ha diritto, ma in misura parziale, nel terzo e quarto anno. Solamente dal quinto, invece, si ha diritto al monte ore completo.

Come vengono retribuiti

I permessi Rol sono sempre retribuiti, poiché nascono proprio come strumento per consentire al lavoratore di assentarsi senza subire una riduzione dello stipendio.

Quando il dipendente prende un’ora o una giornata di permesso, quella quota di tempo viene infatti pagata come se fosse stata regolarmente lavorata.

La retribuzione riconosciuta segue le stesse regole della normale paga oraria prevista dal contratto: l’importo comprende quindi tutte le voci fisse della busta paga, mentre restano escluse eventuali maggiorazioni legate allo svolgimento effettivo della prestazione, come straordinari, turni o lavoro festivo.

In pratica, utilizzare un Rol equivale a percepire più o meno la retribuzione ordinaria, senza alcuna penalizzazione economica. Questa è la ragione per cui vengono considerati uno dei permessi più convenienti per il lavoratore, al pari delle ferie e a differenza di altri congedi che possono essere non retribuiti o parzialmente retribuiti.

Come maturano e come utilizzare i Rol

Ci sono due diverse modalità di utilizzo dei Rol:

  • la prima riconosce al dipendente la possibilità di fruirne individualmente - in base al numero di permessi maturati - sia in modalità giornaliera che oraria. Si può prendere dunque un intero giorno di permesso, oppure astenersi solamente per qualche ora;
  • la seconda è il caso in cui l’azienda preveda una fruizione collettiva dei Rol; in questo caso la riduzione dell’orario riguarda tutti i lavoratori, o comunque quelli impiegati in un determinato settore dell’azienda.

Va detto, però, che negli anni si è affermata la prassi per cui il datore di lavoro non è obbligato a concedere il giorno di permesso qualora il dipendente non abbia ancora maturato la quantità di Rol necessaria.

La maturazione dei Rol avviene con le stesse modalità delle ferie, ossia in ratei mensili (a seconda di quanto previsto dal Ccnl di riferimento); ogni mese quindi il lavoratore matura un determinato monte ore di Rol dei quali può usufruire a partire dal mese successivo.

Quando il dipendente usufruisce individualmente del Rol il datore di lavoro deve darne comunicazione segnalando il permesso sul libro paga, indicandone la natura.

Quando scadono i Rol

Come anticipato, i Rol hanno una scadenza. Solitamente questi permessi scadono dopo 12 o 24 mesi dalla loro maturazione, e decorso questo termine il lavoratore non può più beneficiarne. Tuttavia i singoli Ccnl possono prevedere delle scadenze differenti, quindi è opportuno leggere attentamente il contratto a cui si fa riferimento.

Ciò non significa che i Rol vengano persi: infatti il datore di lavoro ha l’obbligo di pagare i Rol non goduti nella busta paga successiva alla scadenza (come previsto dalla maggior parte dei Ccnl).

Ad esempio, molti contratti collettivi fissano la scadenza dei Rol al 31 dicembre dell’anno di maturazione, altri al 30 giugno di quello successivo; dalla scadenza prevista, dunque, dipende la data di pagamento di eventuali permessi non goduti.

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