Fed, Coronavirus possibile rischio per economia Stati Uniti

Giovanni De Angelis

7 Febbraio 2020 - 19:23

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Le Fed considera l’epidemia di Coronavirus in Cina come potenziale rischio futuro per la crescita statunitense

Fed, Coronavirus possibile rischio per economia Stati Uniti

La Fed considera l’emergenza Coronavirus come una potenziale minaccia per la crescita degli Stati Uniti. La Banca Centrale americana sostiene infatti che l’epidemia attualmente in corso in Cina potrebbe avere delle ripercussioni in un quadro generale nel quale i rischi per la crescita economica sarebbero in realtà diminuiti.

Fed attenta a conseguenze Coronavirus

La Federal Reserve ha introdotto il tema nel Monetary Policy Report, il rapporto che viene presentato dall’istituto al Congresso due volte nel corso dell’anno, all’interno del quale ha spiegato che per ciò che concerne l’economia degli Stati Uniti i rischi di un calo nella crescita sono scesi nell’ultima parte del 2019. Un cambiamento ottenuto anche grazie alla tregua raggiunta con la Cina e al conseguente affievolirsi della guerra commerciale tra le due parti sancita, tra le altre cose, da un recente taglio percentuale dei dazi eseguito da entrambi gli Stati su molti prodotti che sarà attivo dal prossimo 14 febbraio.

A migliorare il quadro statunitense hanno collaborato anche i segni di stabilizzazione della crescita economica nel resto del mondo: fattore che ha portato al presentarsi di condizioni finanziarie più favorevoli.

L’unico vero problema che potrebbe influenzare la crescita nordamericana, sottolinea la Fed, riguarda l’emergenza sanitaria in atto. Sebbene al momento sia ancora troppo presto per tracciare un bilancio, secondo gli Stati Uniti è importante riconoscere come possibile rischio per l’economia le conseguenze degli effetti dell’epidemia in Cina.

Impatto minimo su economia per la Casa Bianca

La Casa Bianca, dal canto suo, vede come minimo l’impatto che l’emergenza avrà sull’economia americana: “Sono molte le variabili coinvolte”, ha spiegato il consigliere economico del Campidoglio Larry Kudlow. “E sono molte le cose che non sappiamo: internamente abbiamo visto un microscopico calo del prodotto interno lordo: questo è ciò che abbiamo riscontrato fino a ora. E va ripetuto, basandoci sul passato e su ciò che stiamo vedendo”. L’analista ha sottolineato inoltre che vorrebbe vedere la Banca Centrale americana più coraggiosa rispetto al passato, soprattutto in materia di tassi di interesse.

Nel frattempo il vicepresidente Mike Pence si è complimentato con la Cina per aver dimostrato un livello di trasparenza mai presentato finora nell’ambito dell’emergenza causata dal Coronavirus e assicurando ancora una volta ai microfoni della CNBC il supporto degli Stati Uniti per qualsiasi cosa vi fosse bisogno.

L’emergenza Coronavirus in Cina fino a questo momento ha causato diverse flessioni nei mercati azionari di tutto il mondo e quella che sembra essere una spinta alla crescita in quello delle criptovalute viste, in particolare nel caso del Bitcoin, come un bene rifugio importante tanto quanto l’oro. L’atteggiamento della Federal Reserve in merito alle conseguenze dell’epidemia è un punto di vista cauto ma proattivo aperto alla nascita di qualsiasi scenario.

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