Le accuse di sconfinamenti russi e il riarmo europeo, il cambio di rotta di Trump e le incognite sul conflitto: Giacomo Gabellini analizza i rischi per l’Europa.
Le continue segnalazioni di presunti sconfinamenti da parte di aerei russi nei cieli europei alimentano un clima di tensione che rischia di trasformarsi in un confronto diretto tra Mosca e l’Occidente. Queste accuse, sempre più frequenti, stanno fornendo ai vertici dell’Unione Europea e della NATO il pretesto per giustificare ingenti investimenti nel settore della difesa, inaugurando di fatto una nuova fase di riarmo.
Parallelamente, anche sul fronte statunitense la situazione si evolve: Donald Trump, dopo aver più volte criticato la leadership di Volodymyr Zelensky e la gestione della guerra in Ucraina, sembra aver cambiato tono, arrivando a ipotizzare apertamente la possibilità di una vittoria ucraina. Un’inversione di rotta che, se confermata, potrebbe ridefinire gli equilibri della politica americana e i rapporti transatlantici.
Quali scenari si prospettano dunque per l’Europa? Da una parte il rafforzamento della difesa comune e la militarizzazione crescente; dall’altra, l’incertezza derivante da un conflitto che non accenna a chiudersi e che continua a esporre i Paesi europei a rischi economici, politici e di sicurezza.
Ne parliamo con Giacomo Gabellini, analista geopolitico e autore di numerosi saggi sulle relazioni internazionali, che offre una chiave di lettura critica sulle strategie messe in campo dall’Occidente e sulle possibili conseguenze per l’Europa.
Giacomo Gabellini
Giacomo Gabellini è un saggista e ricercatore indipendente con una profonda competenza in ambito economico e geopolitico. Autore prolifico, ha scritto vari saggi su temi di rilevanza internazionale, tra cui Ucraina. Una guerra per procura (2016), Israele. Geopolitica di una piccola, grande potenza (2017) e Weltpolitik. La continuità economica e strategica della Germania (2019). Gabellini collabora regolarmente con diverse testate italiane e internazionali, tra cui la rivista “Eurasia”, il think tank Osservatorio Globalizzazione e il quotidiano cinese “Global Times”, arricchendo il dibattito su temi globali con il suo punto di vista analitico e documentato.
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