Elezioni amministrative 2017: a poche settimane dal voto dell’11 giugno, ecco le principali città dove la Lega Nord di Matteo Salvini punta alla vittoria elettorale.
Elezioni amministrative 2017: a poche settimane dal voto dell’11 giugno, ecco le principali città dove la Lega Nord di Matteo Salvini punta alla vittoria elettorale, con l’alleanza a livello locale con Forza Italia e Fratelli d’Italia che è stata rinsaldata ovunque.
Gli scandali giudiziari e la nuova legge elettorale da dover approvare stanno tenendo banco nel panorama politico italiano, ma l’attenzione dei partiti è anche tutta rivolta alle imminenti elezioni amministrative.
Domenica 11 giugno infatti saranno 1.021 i comuni italiani chiamati a eleggere il loro nuovo sindaco, con l’eventuale ballottaggio che è stato fissato come sempre due settimane dopo il primo turno, ovvero in data domenica 25 giugno.
Queste elezioni amministrative saranno un delicato e importante banco di prova anche per la Lega Nord, con il partito di Matteo Salvini che punta a una forte affermazione a livello locale per poter così dare il via alla lunga campagna elettorale delle future elezioni politiche.
Vediamo allora quali sono le principali città del Nord dove il carroccio nutre importanti e concrete ambizioni di vittoria, con la prospettiva di strappare più di una amministrazione al centrosinistra che appare ala portata.
Elezioni amministrative: ecco dove la Lega Nord può vincere
Sono diverse le città di primo piano chiamate al voto in queste elezioni amministrative. Quelle che spiccano al Nord sono senza dubbio Genova, Verona, Padova, Monza, Como e Alessandria.
In tutte queste città la Lega Nord è chiamata a giocare un ruolo chiave nella disputa elettorale, con Matteo Salvini che spesso si è speso in prima persona per cercare di concertare la migliore strategia elettorale.
Le elezioni a Genova finora sono finite nell’occhio del ciclone per la vicenda Marika Cassimatis che ha riguardato il Movimento 5 Stelle, che a lungo ha rischiato di non veder partecipare alcun candidato in questo voto di giugno.
In una città da anni in mano al centrosinistra, grazie ad un accordo con il governatore della Liguria Giovanni Toti la Lega Nord è riuscita a far candidare Marco Bucci, che sfiderà l’aspirante sindaco del PD Gianni Crivello.
La situazione è di grande equilibrio, con i due contendenti che sembrerebbero essere destinato al ballottaggio. In quest’ottica a spostare gli equilibri in campo potrebbero essere decisivi i voti dei 5 Stelle.
A Verona invece il ribelle Flavio Tosi, uscito dalla Lega Nord di recente, ha deciso di candidare la propria compagna Patrizia Bisinella vista la propria impossibilità di correre per un terzo mandato.
L’uomo della Lega a Verona è Francesco Sboarina, l’unico che appare sicuro di un ballottaggio che con ogni probabilità lo vedrà opposto alla candidata del centrosinistra Orietta Salemi.
Situazione molto particolare invece a Padova. Nella città patavina la Lega Nord ha deciso di puntare ancora su Massimo Bitonci, che giusto qualche mese fa è stato sfiduciato dalla sua stessa maggioranza decretando così le elezioni anticipate.
Anche qui appare scontato un ballottaggio tra Massimo Bitonci e il candidato del centrosinistra Sergio Giordani. L’esito è di difficile previsione, anche se Salvini confida molto su una possibile vittoria tanto da essere sceso in campo personalmente per la campagna elettorale dell’ex sindaco.
A Como l’esponente della Lega Nord Mario Landriscina punterebbe alla vittoria al primo turno, con la prospettiva di sfruttare al meglio le difficoltà del Partito Democratico dopo gli scandali che hanno coinvolto la precedente amministrazione di centrosinistra.
Confidano in un ribaltone anche l’aristocratico Gianfranco Cuttica di Revigliasco ad Alessandria e Dario Allevi a Monza, due città che la Lega Nord spera di poter strappare al centrosinistra beffandolo al ballottaggio.
L’importanza del voto per la Lega
Le elezioni amministrative in programma il prossimo 11 giugno sono considerate molto importanti dalla Lega Nord. Per prima cosa va detto che il carroccio, per sua vocazione da sempre attento e vicino alle realtà locali, tiene molto a prescindere al voto nei vari comuni.
Questo lo sa bene Matteo Salvini, che punta ad un exploit amministrativo per mettere a tacere una volta per tutte, nonostante il plebiscito ottenuto alle primarie, la fronda interna al partito molto critica verso la politica voluta negli ultimi tempi dal segretario.
Oltre alle dispute in seno alla Lega, Salvini con queste elezioni amministrative cerca anche la consacrazione definitiva come leader del centrodestra. Se andiamo a vedere i candidati delle maggiori città del Nord, questi infatti sono tutti di area leghista.
Una scelta questa che ha provocato più di un malumore dentro Forza Italia, ma con il governatore azzurro della Liguria Giovanni Toti che ha svolto il delicato compito di mediatore tra Berlusconi e Salvini.
Se i candidati del carroccio dovessero riuscire a portare a casa importanti vittorie, come a Genova e Verona per esempio dove lo scontro con i forzisti è stato più duro per la scelta del candidato, allora a quel punto Salvini potrebbe reclamare una leadership di diritto anche a livello nazionale.
In caso contrario, sarebbe quindi Silvio Berlusconi a chiedere un ridimensionamento del segretario della Lega Nord, anche se in quest’ottica prima di conoscere quale sarà la nuova legge elettorale ogni discorsi in merito è prematuro.
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