Separazione con addebito per colpa dei suoceri invadenti, è possibile?

Ilena D’Errico

21 Maggio 2023 - 18:04

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In alcuni casi è possibile ottenere la separazione con addebito per colpa dei suoceri invadenti, ecco quali sono i criteri.

Separazione con addebito per colpa dei suoceri invadenti, è possibile?

I motivi di conflitto e disaccordo tra le coppie non mancano mai, soprattutto quando i suoceri sono particolarmente presente nella vita di coppia degli sposi. Finché le controversie sono minime e risolvibili ogni famiglia trova i compromessi più adatti per vivere in serenità, cosa che purtroppo non è sempre possibile. Non a caso, la giurisprudenza italiana riporta varie separazioni causate proprio dall’ingerenza di suoceri invadenti.

L’equilibrio matrimoniale, infatti, può essere facilmente compromesso dalle interferenze esterne, specie da parte delle rispettive famiglie. Parenti acquisiti che pur non avendo ufficialmente preso parte al matrimonio possono influire (e non poco) sul suo andamento, senza tuttavia avere in capo dei doveri specifici.

Difatti sui suoceri non ricade alcun obbligo particolare e nessuna responsabilità rispetto ai matrimoni della prole, in altre parole non è possibile chiedere loro un risarcimento per i danni originati dalla fine del matrimonio. Allo stesso tempo, è possibile chiedere la separazione con addebito per colpa dei suoceri invadenti, ovviamente a carico del rispettivo figlio o figlia, quando ve ne sono i presupposti.

Separazione con addebito per colpa dei suoceri invadenti, quando è possibile

La separazione con addebito comporta di norma la violazione di uno o più doveri coniugali congiunta all’impossibilità di proseguire il matrimonio. A prima vista può sembrare quindi difficile ottenere l’addebito della separazione per colpa dei suoceri. In realtà, ci sono diversi precedenti giurisprudenziali che confermano questa possibilità, ovviamente sottoposta ad alcuni requisiti.

Vale anche in questo caso il principio generale che regolamenta l’addebito della separazione: la causa contestata deve aver provocato la rottura del matrimonio. Per esempio, se la coppia è già in crisi per altri motivi e l’invadenza dei suoceri è solo un motivo aggiuntivo di lite, non costituisce un presupposto per l’addebito.

Al contrario, se il proseguimento del matrimonio è diventato intollerabile proprio a causa delle continue interferenze dei suoceri ci sono le basi per pensare all’addebito della separazione. È chiaro, tuttavia, che ogni soggetto è responsabile per sé stesso e che comunque i suoceri non hanno alcun dovere nei confronti dei figli e dei loro coniugi.

Per chiedere l’addebito della separazione, allora, è necessario che la causa sia attribuibile al coniuge, anche se in origine derivante dal comportamento dei suoi genitori. In altre parole, bisogna valutare il comportamento della moglie o del marito rispetto alle intromissioni nella vita di coppia. Il figlio che asseconda le interferenze o comunque non fa nulla per fermarle nonostante siano oggetto di lite, per esempio, può essere considerato colpevole della fine del matrimonio.

Al contrario, se i suoceri continuano a essere invadenti nonostante il coniuge abbia provato in tutti i modi a limitare queste interferenze rispettando i propri doveri coniugali, allora non gli può essere attribuita alcuna misura di colpa. Ovviamente è sempre possibile separarsi, ma non ci sono i presupposti per richiedere l’addebito.

Quando si può chiedere l’addebito della separazione per colpa dei suoceri

In sintesi, per richiedere che la separazione sia addebitata al coniuge a causa dei suoceri invadenti bisogna dimostrare allo stesso tempo:

  • Le effettive intromissioni nella vita matrimoniale;
  • il nesso causale fra l’invadenza dei suoceri e il deterioramento del matrimonio;
  • la colpa del coniuge a riguardo.

Soltanto l’insieme di questi elementi comporta l’addebito della separazione. Ecco che anche il caso dei suoceri invadenti è regolamentato allo stesso modo di qualsiasi altro motivo che può portare alla separazione. Bisogna sempre ricordare, infatti, che nell’istituto del matrimonio le parti sono solo due.

I coniugi sono gli unici ad avere diritti e doveri reciproci; perciò, a prescindere dal motivo specifico che ha portato al distacco, per valutare le possibilità di addebito serve chiedersi quale sia la colpa del coniuge a riguardo. Né il marito né la moglie, infatti, sono responsabili del comportamento dei genitori, ma soltanto delle proprie azioni.

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