Come gli ETF ad alto rendimento stanno trasformando il concetto di investimento, sfidando la sostenibilità della ricchezza di lungo periodo.
Per decenni il modello economico dominante negli Stati Uniti ha seguito un copione preciso: formazione, una vita di lavoro stabile, risparmio paziente e, infine, un breve periodo di pensione da vivere con le spalle coperte. Questo paradigma oggi appare obsoleto agli occhi di una crescente fascia di investitori che individuano nei dividendi una via di fuga dal lavoro tradizionale.
Il mercato degli ETF ad alto rendimento ha conosciuto un’espansione senza precedenti. Nel 2025, il comparto ha raggiunto i 750 miliardi di dollari, catalizzando un sesto di tutti i flussi destinati agli ETF azionari. In particolare, i prodotti più aggressivi – capaci di promettere cedole superiori all’8% – hanno quadruplicato le masse gestite in soli tre anni.
A trainare il fenomeno è la promessa di un cash flow regolare, che permette agli investitori di percepire i dividendi come una forma di reddito alternativo al salario. Il risultato è la nascita di una vera e propria subcultura finanziaria che si diffonde sui social network, nei forum online e nei canali di divulgazione, dove il concetto di “Dividends and Chill” sostituisce l’euforia di breve termine legata a criptovalute e meme stock. [...]
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