Quanto rendono in banca €25.000 sul conto deposito vincolato in 5 anni

Stefano Vozza

3 Ottobre 2025 - 05:23

Certezza del capitale, assenza di costi e rendimenti noti e certi a priori sono i jolly del noto deposito bancario (libero e) vincolato

Quanto rendono in banca €25.000 sul conto deposito vincolato in 5 anni

Ottobre di 2 anni fa segnava il picco dei rendimenti di periodo sul reddito fisso. Inflazione e tassi di riferimento BCE alle stelle costringevano gli emittenti a pagare caro il denaro preso a prestito. Poi le variabili macro economiche hanno preso un’altra piega e man mano l’Istituto di Francoforte ha reso il denaro più a buon mercato. Di pari passo sono calati i ritorni su strumenti tipo bond, prodotti del risparmio postale e depositi bancari. A quest’ultimo riguardo, è incredibile quanto rendono in banca in 5 anni 25.000 € sul conto deposito vincolato.

Gli anni d’oro del conto deposito e il ritorno dei bond sovrani

A inizio decennio, quando gli yield su titoli di Stato e prodotti targati CDP erano tra il nullo e il risibile, i conti deposito rubavano le preferenze degli investitori. I motivi erano presto detti a partire dalle durate dal breve al medio termine, la garanzia FITD fino a 100mila euro e l’assenza di costi di gestione. Ancora, la certezza del capitale a scadenza o anche prima a seconda dell’intermediario di turno, e il sapere già a priori quale sarebbe stato il ritorno dell’operazione. Infine, e soprattutto, il fatto che all’epoca erano gli unici strumenti dai rendimenti interessanti sull’asset class.

I rialzi dei tassi hanno segnato il riscatto dei bond sovrani tra le preferenze dei risparmiatori. Cedole in recupero, movimenti dei prezzi, regime fiscale di favore e abbondanza di offerta hanno spinto al recupero rispetto gli inizi del decennio.

Quando prediligere il conto deposito rispetto ad altri strumenti finanziari

Ora, tornando ai conti deposito la domanda clou è un’altra: quando prediligerli rispetto alla concorrenza? Sicuramente quando i tassi offerti sono interessanti rispetto alla media di mercato, ma non basta. Un’attenzione particolare va posta alla solidità finanziaria della banca proponente, dato che il suo patrimonio costituisce la garanzia prima sui depositi. In caso di default la copertura FITD è fino a 100mila € per depositante e per singola banca.

Tuttavia, gestori e addetti ai lavori consigliano sempre un approccio allo strumento di tipo “residuale”. Cioè di considerarlo come un prodotto da sfruttare per far fruttare la liquidità eccedente le ordinarie esigenze e mai secondo logiche del tipo all-in. Un conto è tutelare o far crescere il capitale nel lungo termine, un altro l’impiego di breve respiro di piccole porzioni del patrimonio disponibile.

Ancora, di prediligere lo strumento in ottica di breve o al massimo di medio termine e mai di lungo, anche perché sono pochissimi i prodotti oltre i 5 anni di durata.

Incredibile quanto rendono in banca in 5 anni 25.000 € sul conto deposito vincolato

Da una ricerca in rete (fonte: ConfrontaConti) abbiamo notato emittenti che sulla distanza a 5 anni rendono il 3,00% annuo, tutti gli altri a seguire. Nello specifico si tratta di:

  • Viviconto Extra di ViviBanca, Conto Rifugio di Mediocredito Trentino-A.A., Conto Key non Svincolabile di Banca Progetto in A.S. (Amministraz. Straordinaria), Rendimax Conto Deposito Vincolato Posticipato di Banca Ifis. In tutti i casi il tasso annuo è del 3,00%, il 2,22% netto con aliquota fiscale al 26% e imposta di bollo a carico del cliente. Gli interessi hanno liquidazione posticipata sul conto di ViviBanca e Mediocredito Trentino A.A., e trimestrale negli altri 2 casi. Quanto ai numeri, gli incassi lordi su ipotetici 25mila € vincolati sarebbero di 3.752,05 €, quelli netti di 2.526,38 € (tasse a 975,53 € e spese di bollo a 250,14 €);
  • ContoTe di Tyche Bank, con tasso annuo lordo al 3,00% e interessi liquidati ogni 3 mesi. Tuttavia, rispetto a prima il guadagno netto qui sarebbe di 2.776,52 € dato che le spese di bollo le assolve la banca in nome e per conto, e a beneficio, del cliente.

In tutti i casi si invita il Lettore a consultare i Fogli Informativi del prodotto della banca di turno considerata. Oltre ai tassi e alla modalità di liquidazione vi sono altri aspetti da considerare tipo la possibilità di svincolo anticipato, la presenza/assenza di un c/c associato, etc.

I titoli di Stato in euro e non a 5 anni

Infine diamo un rapido cenno agli yield sui bond sovrani con durata residua a 5 anni e denominati in euro e non (fonte: Investing). L’OAT francese e il BTP nazionale a 5 anni residui fruttano intorno al 2,81-2,82%, più del 2,61% dei titoli sovrani greci. Nella Penisola Iberica siamo intorno al due e mezzo, ossia al 2,51% per i Bonos spagnoli e al 2,44% in Portogallo. Si sale al 4,51%, invece, sui bond rumeni emessi e denominati in euro, e quindi in una valuta estera per lo Stato sovrano emittente.

Cambiando valuta di denominazione dell’obbligazione, gli yield salgono al 4,12% sui Gilt emessi dal Regno Unito e scendono al 3,68% sui T-Note di matrice USA. In teoria renderebbero più di un conto deposito vincolato a 5 anni, ma espongono al rischio cambio a scadenza e non si tratta di poca cosa. Anzi.

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