Detrazione spese universitarie nel modello 730/2017: quali sono gli importi e i costi detraibili? Ecco la guida aggiornata con le nuove istruzioni dell’Agenzia delle Entrate.
Detrazione spese universitarie modello 730/2017: i contribuenti, con la presentazione della dichiarazione dei redditi, possono portare in detrazione d’imposta il 19% dell’importo relativo a spese sostenute per la frequenza di università statali o private nell’anno 2016.
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una guida con le spese universitarie ammesse alla detrazione da inserire nel modello 730/2017 precompilato; la dichiarazione dei redditi sarà resa disponibile online a partire dal 18 aprile 2017 e i soggetti destinatari della dichiarazione precompilata potranno visionare, modificare e integrare i dati ai fini delle detrazioni fiscali.
Le spese universitarie che è possibile portare in detrazione con il modello 730/2017 comprendono i costi sostenuti per la frequenza di corsi di laurea presso università statali e non statali, di perfezionamento e di specializzazione universitaria, tenuti presso università o istituti universitari pubblici o privati, italiani o stranieri.
Quali sono le spese detraibili e quali, nello specifico, i costi che sarà possibile portare in detrazione fiscale con il modello 730/2017 precompilato? Di seguito tutte le informazioni utili: importi, limiti di spesa e documenti da conservare.
Detrazione spese universitarie modello 730/2017: guida a importi e costi detraibili
La regola di base è che è possibile portare in detrazione le spese universitarie sostenute nella misura del 19% del costo sostenuto presentando la dichiarazione dei redditi 2017, ovvero il modello 730/2017 o la dichiarazione modello Redditi.
Le spese universitarie detraibili con il modello 730/2017 sono quelle relative alla frequenza di:
- corsi di istruzione universitaria;
- corsi universitari di specializzazione;
- corsi di perfezionamento;
- master universitari;
- statale partecipa con
- corsi di dottorato di ricerca;
- Istituti tecnici superiori (ITS) in quanto equiparati alle spese universitarie;
- nuovi corsi istituiti ai sensi del DPR n. 212 del 2005 presso i Conservatori di Musica e gli Istituti musicali pareggiati.
Come specificato dall’Agenzia delle Entrate, in merito alle spese sostenute nell’anno d’imposta 2016, con il modello 730/2017 precompilato sarà possibile portare in detrazione le spese sostenute per la frequenza dei corsi di studio e per il conseguimento dei titoli senza limiti d’importo, nel caso in cui si tratti di università statali, ed entro particolari tetti di spesa individuati dal Miur per le università private.
Nello specifico la detrazione delle spese universitarie nella dichiarazione dei redditi precompilata 2017 riguarda i costi sostenuti spese per:
- ricongiunzione di carriera;
- iscrizione all’appello di laurea e rilascio della pergamena;
- frequenza a corsi singoli, finalizzati o meno all’ammissione a un corso di laurea magistrale;
- trasferimenti di ateneo;
- passaggi di corso.
Gli studenti fuori sede che oltre ai costi di iscrizione si trovano a dover affrontare la spesa dell’affitto possono portare in detrazione con il modello 730/2017 anche il 19% dell’Irpef relativo al canone di locazione ma con regole precise per quel che riguarda il Comune nel quale si affitta la casa e il totale dell’importo pagato per l’affitto.
Ecco nel dettaglio la guida alla detrazione spese universitarie 2017: tasse, spese d’iscrizione, test d’ammissione e affitto studenti fuori sede.
Detrazione spese universitarie modello 730/2017: tasse, spese d’iscrizione e test d’ammissione università statali
La principale indicazione fornita dall’Agenzia delle Entrate a famiglie e studenti che si chiedono quali sono le spese che si possono portare in detrazione con il modello 730/2107 è relativa alle spese per l’iscrizione, le tasse e i contributi universitari.
Nel totale delle spese sostenute per l’anno solare relativamente a iscrizione, tasse e contributi universitarie rientrano tutte le spese sostenute per la frequenza dei corsi di studio e per il conseguimento del titolo.
In sostanza si specifica che possono essere portate in detrazione le spese affrontate per ricongiungimento della carriera, la tassa di laurea, il rilascio della pergamena, i trasferimenti di ateneo e l’iscrizione a corsi singoli per il conseguimento dei crediti necessari per l’iscrizione ai corsi di laurea magistrale.
Possono essere portate in detrazione anche le spese universitarie 2017 relative ai test d’ingresso o di ammissione, anche quelli non superati o ai quali non è seguita l’immatricolazione.
Al contrario, tra i costi non detraibili con la dichiarazione dei redditi 2017 rientrano:
- i contributi pagati all’università pubblica relativamente al riconoscimento del titolo di studio (laurea) conseguito all’estero, in quanto la spesa indicata non rientra nel concetto di “spese per frequenza di corsi di istruzione secondaria e universitaria”;
- le spese relative: all’acquisto di libri scolastici, strumenti musicali, materiale di cancelleria, viaggi ferroviari, vitto e alloggio necessarie per consentire la frequenza della scuola.
Detrazione spese universitarie modello 730/2017: master e università private non statali
Con il decreto ministeriale n.288 del 29 aprile 2016 sono stati fissati i limiti di detrazione per le spese universitarie relative a tasse e contributi d’iscrizione per la frequenza dei corsi di laurea, laurea magistrale e laurea magistrale a ciclo unico delle Università non statali e per i master.
Per quanto riguarda i corsi di laurea di Università non statali, ovvero le università privati, i limiti di spesa che sarà possibile portare in detrazione con il modello 730/2017 sono i seguenti, divisi in base all’area geografica in cui ha sede l’istituto e al settore disciplinare:
| Settore disciplinare | NORD | CENTRO | SUD E ISOLE |
| Medico | € 3.700 | € 2.900 | € 1.800 |
| Sanitario | € 2.600 | € 2.200 | € 1.600 |
| Scientifico-Tecnologico | € 3.500 | € 2.400 | € 1.600 |
| Umanistico-sociale | € 2.800 | € 2.300 | € 1.500 |
Per quanto riguarda gli studenti iscritti ai corsi di dottorato, di specializzazione e ai master universitari di primo e secondo livello è possibile la detrazione delle spese pari all’importo massimo di quanto stabilito per i corsi di studio universitari pari a € 3.700 per i corsi e ai master aventi sede in regioni del Nord, € 2.900 per il Centro ed € 1.800 per il Sud e le Isole.
Detrazione spese universitarie 2017: canone d’affitto studenti fuorisede
Tra le spese universitarie da portare in detrazione con il modello 730/2017 è incluso anche il costo sostenuto per i canoni di locazione ma nel limite totale di 2.633 euro.
Anche in questo caso la detrazione riguarda il 19% di quanto pagato e per gli studenti fuori sede sono state fissate alcune regole.
Oltre ai limiti di spesa per i quali è possibile richiedere la detrazione Irpef del 19% compilando la dichiarazione dei redditi precompilata 2017, la regola è che la scuola o l’università presso cui lo studente è iscritto per disti almeno 100 Km dal proprio Comune di residenza.
Per il calcolo della distanza geografica dei 100 Km si prende in considerazione il domicilio fiscale del nucleo familiare che ha a carico lo studente, prendendo in considerazione anche le reti ferroviarie, gli autobus e le autostrade. Il principio è che la detrazione è ammessa nel caso in cui il costo del trasporto per raggiungere la sede degli studi universitari risulti troppo gravoso per la famiglia.
Per approfondire ecco una guida alla detrazione canone d’affitto 2017 -> Detrazioni 2017 spese affitto: contratti di locazione, cedolare secca, terreni agricoli e alloggi sociali
Detrazione spese universitarie modello 730/2017: i costi non detraibili
Tra le risposte fornite dall’Agenzia delle Entrate con la guida alle detrazioni della dichiarazione dei redditi 2017 un punto di particolare rilevanza per famiglie e studenti è relativo ai costi che invece non è possibile portare in detrazione.
Le spese escluse dalla detrazione università 2017 riguardano quelle non direttamente funzionali alla carriera universitaria ovvero quelle ad esempio relative al rilascio di certificati per i quali è richiesto il pagamento dell’imposta di bollo.
Ad esempio, se si richiede alla segreteria della propria università il rilascio di un certificato di iscrizione con il totale delle tasse pagate non sarà possibile portare in detrazione il costo della marca da bollo che, si ricorda, è obbligatoria per tutti i certificati rilasciati dalla Pubblica Amministrazione al fine di pagare l’imposta di bollo.
Per una guida a come fare e come compilare il modello 730/2017 per richiedere le detrazioni università 2017 ti consigliamo di leggere -> Dichiarazione dei redditi 2016 modello 730: istruzioni, detrazioni
Detrazione spese universitarie modello 730/2017: documenti da conservare
Le spese universitarie da portare in detrazione fiscale saranno inserite dall’Agenzia delle Entrate nel modello 730/2017 precompilato, disponibile online a partire dal 18 aprile 2017.
Nel caso in cui l’importo di spesa detraibile fosse inesatto, sarà possibile modificare o integrare i dati presenti nella dichiarazione dei redditi precompilata a partire dal 2 maggio 2017.
Ecco di seguito quali sono i documenti da conservare in relazione a spese per la frequenza di università statali e private.
| Tipologia | Documenti |
| Spese di istruzione sostenute per università statali | Ricevute o quietanze di pagamento recanti gli importi sostenuti a tale titolo nel corso del 2016 |
| Spese di istruzione sostenute per università non statali | Ricevute o quietanze di pagamento recanti gli importi sostenuti a tale titolo nel corso del 2016. N.B.: In questo caso la detrazione è calcolata su un importo non superiore a quello definito dal decreto del MIUR |
Per una guida a come accedere alla dichiarazione dei redditi 2017 e come compilare il modello 730/2017 sul sito dell’Agenzia delle Entrate consigliamo di leggere la guida -> Come scaricare il modello 730/2017 precompilato su Fisconline
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