Decreto Fiscale 2021 approvato: cosa prevede? Tutte le novità, dall’IMU alle cartelle

Rosaria Imparato

16/12/2021

L’iter di conversione in legge del decreto Fiscale 2021 collegato alla Legge di Bilancio 2022 si è concluso: vediamo cosa prevede e tutte le novità in arrivo, dall’IMU per i coniugi alle cartelle, ai controlli sul 730 precompilato.

Decreto Fiscale 2021 approvato: cosa prevede? Tutte le novità, dall’IMU alle cartelle

È arrivata la fiducia da parte della Camera sul testo del decreto Fiscale (DL 146/2021) collegato alla Legge di Bilancio 2022. Le novità sono numerose e abbracciano i temi più svariati: basta considerare che dai 18 articoli originari, per un totale di 102 commi, il testo attuale convertito in legge contiene 48 articoli, per 201 commi in totale.

Tante, quindi, le novità: tra le principali vale sicuramente porre l’accento sull’esenzione IMU per i coniugi con residenza in due comuni diversi, i controlli più leggeri sulle dichiarazioni precompilate, più tempo per pagare le cartelle ricevute negli ultimi quattro mesi del 2021.

Il provvedimento collegato alla Legge di Bilancio 2022 contiene importanti novità rispetto al testo approdato in Gazzetta Ufficiale lo scorso ottobre. Durante l’iter di conversione in legge sono stati approvati numerosi emendamenti, con conseguenti novità sulle scadenze scadenze della Riscossione, ma anche dell’IRAP.

Confermata anche l’esenzione della TARI per alcuni immobili della Chiesa.

Il provvedimento contiene una ricca porzione di novità non solo per il settore del Fisco, ma anche per il lavoro, dunque a esserne interessati sono sia famiglie che imprese.

In allegato, il testo licenziato dalla Camera.

Disegno di Legge «decreto Fiscale» approvato dal Senato il 2 dicembre 2021
Clicca qui per scaricare e consultare il documento.

Pace fiscale e cartelle: le novità per la Riscossione

La proroga della scadenza della pace fiscale è arrivata tardiva: invece del 30 novembre, si dovuto pagare entro il 9 dicembre quanto previsto per le rate della rottamazione ter e del saldo e stralcio, sia per il 2020 che per il 2021. Sono rimasti i 5 giorni di tolleranza, che hanno fatto slittare il termine ultimo al 14 dicembre.

Confermata l’estensione del margine di tolleranza per evitare la decadenza dai piani di rateizzazione, passando da 10 a 18 mesi, per le dilazioni dopo la sospensione durata dall’8 marzo 2020 al 31 agosto 2021. La scadenza per il pagamento degli avvisi bonari è il 16 dicembre.

Infine, i 150 giorni di tempo in più per pagare le cartelle notificate dal 1° settembre diventano 180: praticamente un mese in più. Sancita inoltre la non impugnabilità dell’estratto di ruolo, fortemente voluto dall’Agenzia delle Entrate: ci sono molte meno possibilità di fare ricorso in caso di difetti di notifica.

Proroga scadenza IRAP

Un’altra proroga arrivata oltre tempo massimo e praticamente non comunicata ai cittadini è quella che riguarda l’IRAP non versata nella primavera 2020 in caso di superamento del limite degli Aiuti di Stato fissato dal Quadro Temporaneo dell’Unione Europea.

La scadenza precedente era il 30 novembre. Il nuovo termine ultimo è il 1° gennaio 2022.

Esenzione TARI per la Chiesa

Tra gli emendamenti approvati al decreto collegato alla Legge di Bilancio 2022 ce n’è anche uno targato Partito Democratico che prevede l’esenzione dal pagamento della TARI per determinati immobili della Chiesa.

Nello specifico, a non pagare la tassa sui rifiuti saranno gli immobili indicati negli articoli 13, 14, 15 e 16 del Trattato del Laterano dell’11 febbraio 1929, tra cui le Basiliche di San Paolo, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore, il palazzo di Castel Gandolfo, quello della Dataria, di Propaganda Fide in piazza di Spagna e della Cancelleria.

Non solo: l’emendamento prevede che l’esenzione si applichi anche ai periodi di imposta per i quali sono ancora aperti i termini per l’accertamento e per i rapporti in essere non passati in giudicato. Nel frattempo segnaliamo che Roma è la città più sporca del mondo.

Esenzione IMU per coniugi con residenza diversa

L’emendamento approvato prevede che l’esenzione IMU, nel caso dei coniugi residenti in due comuni diversi, si applichi per un solo immobile per nucleo familiare.

Sarà, però, il nucleo familiare stesso a decidere per quale immobile far valere l’esenzione. La nuova regola varrebbe sia nel caso di immobili in due comuni diversi, sia nello stesso comune. L’agevolazione fiscale quindi varrà per una sola casa.

Le novità sulla precompilata: i controlli

Importanti novità anche per quanto riguarda il modello 730 precompilato: non sarà più necessario conservare i documenti degli oneri già inseriti dal Fisco nella dichiarazione precompilata e che il contribuente non modifica.

Infatti, per i dati forniti da soggetti terzi e che l’Agenzia delle Entrate carica nel modello, se il contribuente non effettua alcuna modifica viene sancita l’esclusione dal controllo formale.

Discorso diverso per i dati modificati: l’Agenzia controllerà unicamente i documenti che hanno determinato la variazione.

Cassa integrazione, altre settimane nel collegato Fiscale

Il pacchetto lavoro è quello forse più sostanzioso all’interno del collegato alla Legge di Bilancio.

I datori di lavoro che hanno esaurito le settimane di ASO, Assegno Ordinario, e CIG in deroga a disposizione ne possono richiedere altre 13 aggiuntive fino al 31 dicembre 2021.

I datori di lavoro delle industrie tessili, delle confezioni di articoli di abbigliamento e di articoli in pelle e pelliccia, e delle fabbricazioni di articoli in pelle e simili possono richiedere altre 9 settimane di cassa integrazione ordinaria.

Congedi parentali per i figli in DAD

Tra le misure prorogate nel decreto Fiscale c’è anche il rifinanziamento dei congedi al 50% per i lavoratori con figli minori di 14 anni in quarantena o in DAD fino al 31 dicembre 2021.

A chi non può lavorare in smart working dovrebbe essere garantita la possibilità di congedo al 50% fino a 14 anni e di congedo non retribuito tra i 14 e i 16 anni.

Nel caso di figli disabili invece non è previsto il tetto d’età.

Cassa integrazione per Alitalia

Il decreto Fiscale dovrebbe anche rifinanziare il Fondo Volo, prevedendo quindi la cassa integrazione per i dipendenti Alitalia.

L’integrazione salariale ai lavoratori dipendenti di Alitalia Sai e Alitalia Cityliner in amministrazione straordinaria può essere fruito anche successivamente al termine dell’attività del commissario. Il trattamento può essere prorogato di ulteriori 12 mesi, anche qualora l’attività del commissario sia terminata.

Il Fondo di solidarietà per il settore del trasporto aereo e del sistema aeroportuale dovrebbe anche erogare una prestazione integrativa del trattamento integrativo, in modo tale da garantire che il trattamento complessivo sia pari all’60% della retribuzione lorda di riferimento.

Reddito di cittadinanza rifinanziato fino a fine 2021

Il collegato alla Legge di Bilancio 2022 si occupa anche del rifinanziamento del reddito di cittadinanza, ma solo fino al 31 dicembre, con 200 milioni di euro.

Sarà poi la Legge di Bilancio stessa a doversi occupare della prestazione e valutare se e come intervenire.

Bonus ricerca e sviluppo: la sanatoria

Il decreto Fiscale concede la possibilità di regolarizzare il credito d’imposta ricerca e sviluppo indebitamente utilizzato in compensazione, restituendolo senza sanzioni e interessi.

I crediti d’imposta interessati sono quelli maturati tra il 2015 e il 2019.

Se il bonus è il risultato di condotte fraudolente, di fattispecie oggettivamente o soggettivamente simulate, di false rappresentazioni della realtà (per esempio usando documenti falsi o fatture per operazioni inesistenti), o anche se si è sprovvisti della documentazione per dimostrare gli investimenti, non si può partecipare alla sanatoria.

Patent box semplificato e rafforzato

Il provvedimento collegato alla Legge di Bilancio 2022 semplifica la disciplina del Patent box, prevedendo una deduzione rafforzata del 90% dei costi di ricerca e sviluppo sostenuti dalle imprese per:

  • software coperti da copyright;
  • brevetti industriali;
  • marchi d’impresa (messi al bando dall’Europa nella prima versione del patent box);
  • disegni, modelli, formule, utilizzati dalle stesse imprese nell’esercizio della propria attività.

La nuova deduzione maggiorata del 90% si applica anche ai fini IRAP. Per tutti i dettagli operativi serve un apposito provvedimento dell’Agenzia delle Entrate.

Ecobonus auto rifinanziato

L’ecobonus auto è stato rifinanziato, ma solo con 100 milioni di euro. Di questi:

  • 65 milioni andranno per l’acquisto, anche in leasing, di veicoli con emissioni tra 0 e 60 grammi di CO2 per km;
  • 10 milioni per la fascia più alta di emissione, da 61 grammi CO2/km fino a un massimo di 135;
  • 5 milioni per rifinanziare il bonus auto usate Euro6 (fino a 160 g di CO2) del decreto Sostegni bis;
  • 20 milioni (di cui 15 riservati ai modelli elettrici) sono riservati all’acquisto o leasing di veicoli commerciali e veicoli speciali di categoria M1.

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