Ita, oggi il primo volo Milano-Bari. Che fine fanno i dipendenti Alitalia?

Emiliana Costa

15/10/2021

15/10/2021 - 14:30

condividi

Oggi, 15 ottobre, il primo volo Milano-Bari targato Ita. La nuova compagnia parte con 2.800 addetti. Ma cosa accade al personale Alitalia che resta fuori? Entriamo nel dettaglio.

Ita, oggi il primo volo Milano-Bari. Che fine fanno i dipendenti Alitalia?

Ita, oggi 15 ottobre il primo decollo. È atterrato alle ore 7.35 il primo volo Ita AZ 1637 Milano Linate-Bari. Sulla pista dell’aeroporto di Bari-Palese il battesimo, dunque, della nuova compagnia, con assistenti di volo e piloti con indosso ancora la storica divisa.

Ita si chiamerà Ita Airways, gli aerei saranno blu con il tricolore. Il marchio Alitalia, che per 74 anni ha accompagnato i viaggi degli italiani, continuerà a vivere. L’accordo è stato raggiungo ieri sera. Ita pagherà il logo 90 milioni di euro, molti meno dei 290 che Alitalia aveva chiesto durante l’asta, andata deserta.

La nuova compagnia inizia le operazioni con un organico di 2.800 risorse provenienti dalla ex Alitalia. Molte meno rispetto ai 10.200 addetti Alitalia. Ma che fine fanno gli oltre 7mila esuberi dell’ex compagnia, pari al 70% della forza lavoro? Entriamo nel dettaglio.

Ita, gli esuberi da Alitalia

Per gli oltre 7mila esuberi è prevista la cassa integrazione fino al 2023 (anche se i sindacati si stanno battendo per ottenerla fino al 31 dicembre 2025, per coprire tutto il periodo del piano industriale di Ita) e 2-3 anni di Naspi (indennità di disoccupazione). Chi rimarrà fuori, dunque, percepirà l’indennità della Cig e l’assegno di disoccupazione integrati all’80% del salario percepito da Alitalia.

Ita, il nuovo contratto e il taglio agli stipendi

Ita ha fatto sapere che il nuovo contratto è più competitivo per allinearsi alla concorrenza. In altre parole, stipendi più bassi. I nuovi addetti Ita percepirebbero circa il 30% in meno rispetto ai vecchi stipendi Alitalia. A fronte di 60 ore di volo, un comandante Ita guadagnerà circa circa 6.217 euro al mese. La metà rispetto a un ex comandante Alitalia, che prima del coronavirus avrebbe percepito in busta paga circa 12.534 euro. Ma lo stipendio Ita sarebbe inferiore anche a quello Ryan Air (11.500 euro) e Lufthansa (13.500 euro).

Non è tutto. Sempre a fronte di 60 ore di volo, i piloti in seconda prenderanno 3.598 euro lordi mensili, a fronte degli 8.027 euro di Alitalia. Gli assistenti di volo arriveranno alla cifra di 1.680 euro lordi. Con Alitalia la busta paga era di 2.582 euro lordi.

Alitalia, prosegue la mobilitazione dei dipendenti

Anche stamani, nel giorno del primo decollo Ita, centinaia di dipendenti della vecchia compagnia si sono radunati a Fiumicino. L’appuntamento, oggi, era di fronte al terminal 1, dove partono i voli della nuova Alitalia. Tante le bandiere delle sigle sindacali. Anche oggi, lo striscione con la scritta "Resistenza" che ha accompagnato in questi giorni le manifestazioni dei lavoratori.

Ita, le mosse del governo

Qualche giorno fa, la Camera dei Deputati ha approvato una mozione che impegna il governo affinché Ita non procuri disagi a coloro che sono in possesso di biglietti di viaggio della ex Alitalia. Lo Stato dovrà rimborsare i ticket che Alitalia ha venduto, nonostante sapesse che doveva chiudere i battenti il 15 ottobre.

Nella mozione, vi è poi l’invito ad "applicare un contratto collettivo di lavoro e adeguate misure di ammortizzatori sociali”.

Iscriviti a Money.it