I dati provenienti da alcuni scanner on-chain portano alla luce possibili future liquidazioni di massa su Ethereum. Potrebbe essere l’inizio di un crollo a catena del settore DeFi?
I protocolli finanziari decentralizzati appartenenti al settore criptovalutario stanno attraversando un momento particolarmente difficile a causa del forte trend ribassista che caratterizza ormai da mesi il prezzo di Ethereum. In molti stanno dibattendo sul futuro del settore DeFi, con i dati on-chain che sembrano comunicare l’inizio di un possibile crollo sistemico del settore.
Il peso di Ethereum nel mondo crypto
Se Bitcoin è il padre delle crypto, Ethereum è senza ombra di dubbio la madre. Il fenomeno della DeFi nasce proprio a seguito dell’associazione del concetto dello smart contract alla tecnologia della blockchain grazie all’idea di Vitalik Buterin.
Tramite questa costruzione è stato possibile per gli sviluppatore creare un vero e proprio mondo finanziario alternativo e parzialmente indipendente da quello tradizionale. Anche altre blockchain si prefiggono lo stesso obiettivo ma i dati parlano chiaro: Ethereum continua a rappresentare il centro di riferimento per i protocolli DeFi.
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Proprio per questo motivo quest’ultimi stanno attraversando uno dei periodi più bui dalla loro creazione. Infatti, il prezzo di ETH, moneta nativa dell’ecosistema, continua a registrare importanti perdite ormai da mesi. Il problema è che dopo il completamento del merge in molti si aspettavano una sorta di “effetto halving” sul prezzo di Ethereum, ma così non è stato. Per tale ragione gli esperti pronosticano forti liquidazioni nei prossimi mesi: i fiduciosi dell’effetto merge che avevano acquistato in massa la criptovaluta adesso si ritrovano con posizioni in perdita e per molti questi potrebbero anche verificarsi liquidazioni forzate.
I dati on-chain evidenziano possibili liquidazioni forzate
Diverse piattaforme di on-chain analysis evidenziano anomalie nei dati legati al Total Value Locked (TVL) per alcuni dei più rinomati ecosistemi DeFi. Il TVL rappresenta la somma delle risorse depositate presso un protocollo decentralizzato. Nello specifico, sembra avvicinarsi una pericolosa liquidazione forzata nella zona dei $700 su Ethereum. Il centro della tempesta appare localizzato nel protocollo finanziario decentralizzato e open spurce di AAVE, riferimento di centrale importanza per il settore. Come se non bastasse, anche il rinomato gruppo di hacker che ha illegittimamente prelevato da FTX oltre 180.000 ETH ha spartito la refurtiva in più portafogli e secondo fonti analitiche del settore il gruppo sembra intenzionato a liquidare la somma. La liquidazione di questi ingenti quantitativi di ETH potrebbe causare un dump del prezzo di Etherem e conseguentemente uno shock del settore crypto.
Gli scenari futuri per il mondo DeFi
Il sistema finanziario decentralizzato è ormai diventato strutturalmente abbastanza complesso e interconnesso. I protocolli DeFi sono fra loro collegati da relazioni finanziarie importanti e spesso mal gestite dall’amministrazione, come i recenti scandali hanno dimostrato. Il rischio potrebbe quindi essere quello di un crollo a catena: se è vero che le riserve di questi ecosistemi sono state strutturate in maniera poco genuina, eccessivamente speculativa o secondo relazioni di comodo, il crollo di un protocollo potrebbe innescare quello delle piattaforme annesse e così via. Ad esempio, è opinione comune che con il crollo di FTX (sebbene appartenente alla CeFi) nei prossimi mesi potremo assistere ad altre importanti bancherotte di realtà partecipanti al sistema crypto.
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