Ecco perché il cotone quota ai massimi da 10 anni: il grafico della settimana

Luca Fiore

2 Ottobre 2021 - 09:00

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Stati Uniti da un lato, Cina dall’altro: le cause del balzo dei prezzi del cotone vanno ricercate nelle prime due economie. Anche se l’outlook si conferma rialzista, certe stime sembrerebbero eccessive.

Ecco perché il cotone quota ai massimi da 10 anni: il grafico della settimana

Massimi da 10 anni per il prezzo del cotone. Spinto da fondamentali rialzisti, il prezzo di questa soft commodity ha superato la prima volta dal 2001 la soglia di dollaro la libbra.

Grazie all’incremento di oltre 10 punti percentuali registrato nell’ultima settimana, il saldo trimestrale registra un +17% portando il dato 2021 al +33%.

Cotone: output USA in forte ribasso

L’offerta statunitense si è trovata a fronteggiare una stagione eccessivamente piovosa mentre i raccolti indiani hanno dovuto fare i conti con un infestazione.

Secondo le indicazioni in arrivo dal WASDE (World Agricultural Supply and Demand Estimates), il report elaborato dal Dipartimento dell’agricoltura statunitense (USDA) con le previsioni complete sulla domanda ed offerta per le colture agricole, l’output della prima economia nella stagione 2020-21 è sceso del 26,6% mentre il dato globale ha segnato un rosso del 7,4% annuo.

A complicare ulteriormente il quadro ci si sono messe anche le tensioni geopolitiche legate alla questione dello Xinjiang, la regione cinese dove è concentrata la produzione di cotone. Gli Stati Uniti hanno annunciato a inizio anno di aver bloccato le importazioni a causa delle violazioni dei diritti umani.

Prezzo Cotone. Fonte: TeleTrader

Messico e Cina guidano la crescita della domanda

La contrazione dell’offerta è arrivata in concomitanza con il forte incremento della domanda, spinta soprattutto da richieste da record in arrivo da Messico e Cina.

Le esportazioni statunitensi in Cina, il primo consumatore mondiale, nei primi 11 mesi dell’annata 2020/21 si sono attestate a 1,2 milioni di tonnellate, oltre il doppio rispetto ai 0,47 milioni del 19/20.

“Le esportazioni statunitensi verso la Cina hanno fatto segnare il livello maggiore da 8 anni, e la maggior parte della domanda è arrivata dall’ente statale che si occupa delle scorte”, ha rilevato l’USDA.

La combinazione di output in contrazione e di richieste in aumento ha prodotto una riduzione degli stock globali, scesi di 7 punti percentuali nel 2020/21 (e l’USDA ha recentemente alzato, da 46,25 a 46,75 milioni di balle, la stima sulla domanda 202/22).

Cotone: outlook sui prezzi

Alla luce di questi fattori, e delle stime sul 2021-22 (secondo cui il deficit di offerta sembrerebbe destinato a proseguire), le stime sul prezzo del cotone nei prossimi mesi sono improntate all’ottimismo.

Nonostante questo, è probabile che le posizioni di quei commentatori che si attendono un ritorno dei prezzi in quota 2 dollari, soglia toccata per l’ultima volta nel 2011, siano viziate da un’eccessiva dose di entusiasmo.

“Dieci anni fa la Cina era fuori dal mercato, questa volta no”, ha detto Louis Rose, direttore della ricerca del Rose Commodity Group.

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