Definizione di startup innovativa in Italia, requisiti legali e vantaggi fiscali per le imprese. Tutto quello che c’è da sapere.
In Italia, la definizione di startup innovativa è sancita dal Decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, noto come Decreto Crescita Bis, che ha istituito un quadro normativo volto a favorire lo sviluppo di nuove imprese ad alto valore tecnologico e a promuovere l’occupazione giovanile.
Per essere una startup innovativa bisogna rispettare specifici requisiti di legge che consentono di accedere a una serie di agevolazioni e strumenti di supporto. Vediamoli nel dettaglio.
Startup innovativa: definizione e contesto normativo
Una startup innovativa è una società di capitali (come una S.p.A., S.r.l. o società cooperativa) che si distingue per la sua missione di sviluppare, produrre e commercializzare prodotti o servizi ad alto contenuto tecnologico. La normativa italiana richiede che queste imprese siano costituite da non più di cinque anni, abbiano un fatturato inferiore a 5 milioni di euro e non siano quotate in mercati regolamentati. Inoltre, devono avere la sede legale o almeno una sede produttiva in Italia o in un altro Paese dell’Unione Europea con presenza operativa in Italia.
L’obiettivo principale della legge è sostenere l’innovazione tecnologica e la crescita economica, creando un ecosistema favorevole alle nuove imprese che puntano su ricerca e sviluppo. Nel corso degli anni, la normativa è stata aggiornata, con interventi come la Legge sulla Concorrenza 2024 e la Legge di Bilancio 2025, che hanno rafforzato gli incentivi fiscali e ampliato le opportunità di investimento nelle startup innovative.
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Requisiti per ottenere lo status di startup innovativa
Per essere riconosciuta come startup innovativa, un’impresa deve rispettare una serie di requisiti oggettivi e almeno uno dei requisiti soggettivi previsti dalla legge:
Requisiti oggettivi principali:
- essere costituita da non più di 5 anni;
- avere la sede legale in Italia o nell’UE con sede produttiva o filiale in Italia;
- non superare un fatturato annuo di 5 milioni di euro;
- non essere quotata in mercati regolamentati o piattaforme multilaterali di negoziazione;
- non distribuire utili agli azionisti;
- avere come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi ad alto valore tecnologico;
- non derivare da operazioni straordinarie come fusioni o scissioni.
Requisiti soggettivi:
- sostenere spese in Ricerca e Sviluppo pari almeno al 15% del maggiore valore tra fatturato e costo della produzione;
- impiegare personale altamente qualificato: almeno un terzo con dottorato di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure almeno due terzi con laurea magistrale;
- essere titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto o di un software registrato.
La verifica e la conferma annuale del possesso di questi requisiti avviene tramite autocertificazione da parte del legale rappresentante, da inviare al Registro delle Imprese entro scadenze precise, pena la perdita dello status e dei benefici collegati.
Vantaggi e agevolazioni per le startup innovative
Ottenere lo status di startup innovativa comporta numerosi vantaggi, pensati per facilitare la crescita e la sostenibilità dell’impresa. Ecco i principali:
- incentivi fiscali per gli investitori, con detrazioni fino al 65% per investimenti in capitale sociale e agevolazioni al 30% per investimenti diretti;
- accesso facilitato al Fondo di Garanzia per le PMI, che permette di ottenere finanziamenti a condizioni più vantaggiose;
- programma di finanziamenti agevolati Smart&Start dedicato alle startup innovative presenti sul territorio nazionale;
- esonero da diritti camerali e imposte di bollo;
- possibilità di raccogliere capitali tramite campagne di equity crowdfunding;
- deroghe alla disciplina societaria ordinaria, con maggiore flessibilità nella gestione e nella remunerazione dei soci;
- procedure semplificate in caso di insuccesso dell’attività (fail fast);
- supporto per l’internazionalizzazione tramite servizi dedicati.
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