Cosa osservare oggi nei mercati? Perché l’Europa è in primo piano

Violetta Silvestri

23 Giugno 2023 - 07:45

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Oggi i mercati osservano soprattutto i dati Pmi, con l’Europa in primo piano. Cosa sveleranno i numeri preliminari e perché sono attesi.

Cosa osservare oggi nei mercati? Perché l’Europa è in primo piano

I mercati oggi accendono i riflettori soprattutto sull’Europa, con la lettura preliminare dei Pmi che sarà indicazioni cruciali sullo stato di salute della regione a fronte della politica monetaria sempre più aggressiva e di un’inflazione sotto osservazione.

Dopo i timori che la Bce stia sottovalutando il rischio di un rallentamento economico profondo a causa di un costo del denaro in continua crescita, gli investitori vogliono rassicurazioni sul fatto che l’economia del blocco può evitare lo shock.

Non solo, dopo la sorpresa dei tassi di interesse al 5% in Regno Unito, con una Bank of England in versione falco più delle altre banche centrali, anche Londra è monitorata sul calendario economico.

Cosa può muovere le Borse oggi? Europa in focus con i Pmi.

Mercati oggi concentrati sui Pmi: cosa sta per accadere?

C’è molto interesse per i Pmi composito, servizi, manifatturiero preliminari di giugno in uscita per Eurozona, Germania, Francia, Regn Unito.

Il blocco della zona euro è in focus, dopo che il Pmi manifatturiero di maggio si è attestato a 44,8 nel maggio 2023, in leggero aumento rispetto a una stima preliminare di 44,6.

Tuttavia, l’ultima lettura del Pmi ha segnalato un ulteriore calo della salute del settore manifatturiero del blocco, il più ripido degli ultimi tre anni. La produzione è diminuita maggiormente dallo scorso novembre e l’afflusso di nuovi ordini è calato al ritmo più rapido in sei mesi, con le esportazioni che si sono contratte a uno dei tassi più elevati mai registrati.

Il lavoro inevaso è diminuito a un ritmo più marcato e il ritmo di creazione di posti di lavoro è stato il più debole in 28 mesi. Sul fronte dei prezzi, i costi dei fattori di produzione sono scesi al ritmo più veloce da febbraio 2016 a causa delle segnalazioni di calo delle tariffe dei fornitori e della diminuzione dei prezzi dell’energia. I costi di vendita sono diminuiti per la prima volta da settembre 2020. Guardando al futuro, il sentiment delle imprese si è indebolito al minimo di cinque mesi.

In questa cornice, il Pmi manifatturiero è visto debole, a 44,5. Massima allerta anche per la Germania, già in recessione tecnica e con stime in peggioramento. Il Pmi composito è visto salire appena a 54,0. Sarà così?

Qualsiasi segnale di maggiore debolezza o di una sorprendente ripresa può innescare movimenti significativi dei mercati oggi.

Anche gli Usa, infine, sveleranno i preliminari dell’Indice S&P Global PMI Composito, dopo che la Fed ha già promesso altri aumenti dei tassi. Recessione inevitabile?

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