Concorso pubblico per insegnanti della scuola primaria e dell’infanzia: quando è previsto il prossimo bando? Secondo le norme vigenti non prima del 2020, ma il MIUR concorda con la necessità di una modifica.
Assunzioni insegnanti scuola dell’infanzia e primaria: quando ci sarà il prossimo concorso?
Il 2018 sarà un anno ricco di concorsi per la scuola: nelle prossime settimane uscirà il bando per la selezione riservata agli abilitati, dopodiché ci sarà il primo concorso a cattedra caratterizzato dalle nuove regole (laurea, 24 CFU e FIT).
Quest’anno inoltre sarà completato il concorso per Dirigenti Scolastici e - come confermato dal MIUR - uscirà il bando per DSGA.
Gli esclusi dal piano assunzioni per la Scuola saranno i docenti della scuola dell’infanzia e primaria: ricordiamo infatti che le nuove procedure introdotte con la riforma del reclutamento riguardano esclusivamente gli insegnanti della scuola secondaria, ai quali sarà garantita una selezione ogni due anni.
I docenti della scuola dell’infanzia e primaria - molti dei quali tra l’altro sono stati danneggiati dalla sentenza del Consiglio di Stato che ha escluso il diploma magistrale dai titoli abilitanti all’insegnamento - invece dovranno avere un po’ di pazienza.
Per questa categoria di docenti, infatti, vale ancora quanto stabilito dall’articolo 400 del Testo Unico in materia di istruzione - Decreto Legislativo n° 297/1994 - secondo il quale i “concorsi ordinari per titoli ed esami sono indetti su base regionale con frequenza triennale”.
Quindi considerando che l’ultimo concorso è stato completato nel 2017 e che le Graduatorie di Merito non verranno esaurite prima del 2020 il nuovo concorso ordinario per la scuola dell’infanzia e primaria non sarà programmato prima di questa data.
A tal proposito è stato l’ispettore del MIUR - Max Bruschi - a proporre una modifica della suddetta norma prevedendo una riduzione da tre a due anni per i concorsi riservati al reclutamento del personale docente nella scuola d’infanzia e primaria.
Concorso scuola dell’infanzia e primaria: proposte di modifica
Ad oggi l’amministrazione centrale ha l’obbligo di programmare un concorso per insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria ogni tre anni, come previsto dal Testo Unico.
Quindi, la prossima selezione sarà programmata per il 2020.
Secondo Max Bruschi è arrivato il momento che il Governo metta mano a questa norma, riducendo l’arco temporale da tre a due anni.
Ciò è possibile attuando quanto disposto dalla finanziaria del 2007 (Legge 244/2007), dove l’articolo 2 comma 416 delega al Ministro dell’Istruzione di adottare un regolamento “che definisca la disciplina dell’attività procedurale per il reclutamento del personale docente, attraverso concorsi ordinari, con cadenza biennale, nei limiti delle risorse disponibili”.
Un articolo che non è stato ancora abrogato; quindi lo stesso MIUR potrebbe attuare quanto disposto dal suddetto articolo approvando un nuovo regolamento che fissi a due anni la cadenza per i concorsi nella scuola dell’infanzia e primaria.
Tuttavia, come riportato da Bruschi, il modo più veloce per procedere con la riduzione da tre a due anni è quello di modificare l’articolo 400 del suddetto Testo Unico.
Se così fosse, una volta che le Graduatorie di Merito dei precedenti concorsi saranno esaurite e che sarà programmata una nuova procedura per il 2020, la validità delle GM di riferimento sarà fissata al 2022/2023 così da poter procedere con un nuovo concorso per il 2023, e così via.
A cambiare però non sarebbe solamente la cadenza dei concorsi, ma anche le loro procedure: Bruschi infatti nella riunione con i sindacati che ha avuto luogo il 4 gennaio ha ribadito che il concorso è l’unica via possibile per il reclutamento, aprendo alla possibilità che il FIT sia esteso anche ai docenti delle scuole primarie e dell’infanzia.
In questo caso, però, la palla passerà al nuovo Governo, il quale avrà l’arduo compito di risolvere questo e altri problemi lasciati in eredità dalle precedenti amministrazioni.
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