Con questo BTP guadagni quasi €12.000 investendo €10.000. Ma non è l’unico

Stefano Vozza

10 Ottobre 2025 - 10:26

Queste obbligazioni lunghissime possono dare e togliere tantissimo nel giro di pochi anni e il riferimento non è solo alla cedola

Con questo BTP guadagni quasi €12.000 investendo €10.000. Ma non è l’unico

Esiste una qualche legge finanziaria in base alla quale regolarsi se è meglio investire in bond a breve o a medio o a lungo termine? In teoria no, nel senso che è il diverso disporsi e combinarsi di più parametri a determinare la scelta giusta per ogni investitore al tempo della decisione. Ad esempio entrano in gioco l’orizzonte temporale dell’investimento, l’obiettivo di fondo e il grado di rischio che si vuole correre. Se è basso o medio basso andrebbero esclusi i bond lunghi per un motivo semplice e determinante che vedremo tra un po’. Al riguardo ecco 3 titoli di Stato in euro 30 anni con cedole fino al 4,65% e prezzi anche sotto cento.

Il giovane BTP del Tesoro dalla cedola ricca

Un mese fa il Dipartimento del Tesoro MEF ha emesso un neo benchmark a 30 anni con data rimborso il 1° ottobre 2055. La matricola identificativa sul MOT è IT0005668238 e al momento il flottante è di soli 5 mld di €.

L’obbligazione ha dalla sua una ricca cedola nominale annua pari al 4,65%, il 2,325% semestrale. Tuttavia, al prezzo odierno a 103,26 l’effettivo a scadenza scende al 3,85% al netto della ritenuta fiscale del 12,50%. La duration modificata è al 15,94, mentre i contratti giornalieri e mensili, e relativi controvalori, lo certificano come un bond ben scambiato sul MOT.

Con un investimento oggi di €10.326 per comprare €10.000 nominali di BTP 4.65% 2055, tendolo fino a scadenza si incassano circa €406 netti all’anno di cedole e alla fine dei 30 anni ci si ritrova con un guadagno netto complessivo di circa €11.900.

Il bond sovrano lusitano con cedola al 3,625%

Restando tra le emissioni sovrane in euro, ecco il bond emesso dal Portogallo con ISIN PTOTE3OE0025. In verità il bond è nato a fine primavera dell’anno scorso per cui ha una durata residua di “soli” 29 anni, essendo il rimborso previsto per il 12 giugno 2054. Dei tre titoli che vedremo è quello dal nominale annuo più basso (e pagato su base annua) pari al 3,625% del debito sottoscritto, con aliquota fiscale sempre al 12,50%.

Al momento sul mercato secondario i corsi del titolo sono scesi a 94,32 per uno yield a scadenza del 3,92% annuo lordo. Ancora, dei tre bond qui esposti è sicuramente quello meno liquido dato che gli scambi giornalieri si contano sulle dita di una mano. La duration modificata, infine, si attesta a 17,13.

L’OAT 4% 2055

Infine ecco l’OAT Tf 4% Ap55 data godimento 25/04/’04, in negoziazione da agosto 2016 e con data di rimborso al 25/04/’55. È un bond a 50 anni in origine che finora ha percorso poco più dei suoi due quinti di vita utile. L’ISIN di riconoscimento è FR0010171975, mentre il tasso cedolare con periodicità annua è del 4%, il 3,50% al netto della ritenuta. Va meglio se si considera l’effettivo a scadenza, pari a circa il 4,35% grazie ai corsi scesi in area 93,9.

L’obbligazione gode di un buon flottante (poco meno di 15 mld di €) e una discreta liquidità sul secondario. Gli scambi giornalieri si contano sull’ordine delle decine, in genere comprese tra le due e le cinque. Quanto alla duration modificata, siamo intorno al 16,5.

Cedola o movimento dei prezzi?

Queste obbligazioni partono da buoni payout nominali annui peraltro garantiti per decine di anni. Tuttavia, chi le sottoscrive di norma ricerca, in tutto o in parte a seconda dei casi, un’altra fonte di entrata, quella da capital gain. Per comprenderlo meglio vediamo le escursioni dei prezzi che hanno avuto i 3 bond dalle loro origini ad oggi.

Il BTP Fx 4.65% Oct55 è il più giovane dei tre e ancora non ha avuto modo di dispiegare per intero tutto il suo potenziale. Ad oggi i prezzi min e max sono stati a 101,77 e 104,41, un range contenuto ma destinato a essere infranto. La vita residua quasi coincide con quella in origine, la cedola ricca attira le attenzioni del mercato, e le variabili monetarie ed economiche non mancheranno di dare scossoni ai corsi.

Il Portugal Fx 3.625% Jun54 in 15 mesi di negoziazioni ha segnato prezzi min/max di una certa consistenza. Il top di sempre è stato a 110,50 a dicembre ‘24 mentre il low storico e annuo a 91,64 il mese scorso. Il massimo ’25, invece, a 103,00.

Ma è nell’OAT Tf 4% Ap55 che la volatilità dei prezzi si comprende in tutta la sua potenza. A marzo 2020 l’high storico è stato a 227,79, mentre a settembre ’25 il minimo storico è stato a 91,90. In pratica in 65 mesi i corsi si sono più che dimezzati: chi ha comprato in area 200, per esempio, oggi vanta potenziali perdite in conto capitale del 55% circa. Le cedole nel frattempo incassate servirebbero solo ad attutire il colpo in caso di rivendita anticipata.

3 titoli di Stato in euro 30 anni con cedole fino al 4,65% e prezzi anche sotto cento

Si tratta dunque di titoli che richiedono almeno tre prerequisiti di fondo. In primis un lungo orizzonte temporale dato che i movimenti dei prezzi necessitano di mesi per disegnare escursioni di una certa rilevanza. Ovviamente il timeframe si restringe di tanto nel caso dei trader puri in bond sovrani.

Poi occorre disporre di un’elevata propensione al rischio perché bisogna mettere in preventivo possibili movimenti avversi dei prezzi. In casi simili che fare, tenere, vendere o cambiare strategia?

Infine sarebbe saggio partire da buoni prezzi di ingresso su questi come su molti altri strumenti finanziari. Difficile dire in quale tempo esatto di un trade cada “l’affare”, se in principio o alla fine o in corso d’opera. Tuttavia, acquistare quando i mercati sono a sconto dovrebbe essere sempre più conveniente rispetto a quando sono tirati. Il che non significa che l’extra rendimento è assicurato, ma che intanto si è partiti con il piede giusto. Poi il resto si vedrà in corso d’opera, anche in base alle dinamiche effettive che prenderanno i mercati.

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