Certificato di stabilità obbligatorio per chi compra e vende casa: cos’è la novità annunciata da Del Rio?

Simone Micocci

10 Luglio 2017 - 12:41

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Il libretto del fabbricato è la soluzione individuata dal Ministro Del Rio al problema degli edifici pericolanti: con la Legge di Bilancio diventa obbligatorio il certificato di stabilità?

Certificato di stabilità obbligatorio per chi compra e vende casa: cos’è la novità annunciata da Del Rio?

In arrivo il certificato di stabilità per l’acquisto e la vendita di un immobile: come annunciato dal Ministro delle infrastrutture Graziano Del Rio questa novità potrebbe essere introdotta già con la prossima Legge di Bilancio.

Il tragico disastro avvenuto a Torre Annunziata, dove il crollo di una palazzina ha causato 8 vittime, non ha lasciato indifferente il Ministro Del Rio il quale si è detto pronto a far sì che una situazione come questa non si verifichi più.

Ma quello di Torre Annunziata non era certamente l’unico edificio a rischio che è presente sul nostro territorio; secondo le stime, infatti, 1 casa su 6 in Italia è a rischio crollo ed è per questo che bisogna porre al più presto rimedio al problema.

Il Ministro Del Rio ha annunciato di aver trovato una soluzione: così come è obbligatoria la certificazione energetica degli immobili, presto lo potrebbe essere anche quella statica. Quando si vende o si acquista una casa - ma anche per i contratti di affitto - bisognerà presentare obbligatoriamente un certificato che attesta la stabilità dell’edificio in questione.

Fino ad oggi, come confermato dal Ministro delle Infrastrutture, non si è potuto introdurre nel nostro ordinamento quello che probabilmente verrà definito come il “libretto del fabbricato”, contenente tutte le informazioni che certificano la stabilità dell’edificio a causa dei costi che comporterebbe questa novità.

Tuttavia il Governo ha trovato comunque il modo per incentivare le analisi di stabilità sugli edifici: con il Sisma Bonus, ad esempio, si possono fare analisi sulle condizioni statiche degli immobili detraendo l’85% dei costi sostenuti dalla dichiarazione dei redditi.

Un beneficio che - ricorda Del Rio - è usufruibile da “praticamente tutto il Paese poiché l’Italia intera di fatto è una zona sismica”.

Quanto successo a Torre Annunziata però dimostra che adesso bisogna fare un salto in avanti, con i proprietari delle abitazioni che dovranno prendere coscienza del fatto che effettuare le opportune verifiche sulla stabilità della propria abitazione è molto importante per la loro e l’altrui sicurezza.

Il certificato di stabilità quindi diventerà obbligatorio, ma per saperne di più dovremo attendere i prossimi mesi poiché al momento possiamo basarci solamente su quelle che sono state le parole del Ministro Del Rio.

Noi vi terremo aggiornati su qualsiasi novità quindi continuate a seguirci; nel frattempo vediamo più nel dettaglio quali sono state le parole del Ministro delle Infrastrutture in merito.

In arrivo il certificato di stabilità: le parole di Del Rio

Vista l’attuale situazione italiana dove circa 1 edificio su 6 non è in regola con gli attuali parametri di stabilità, il Ministro Del Rio ha auspicato una svolta culturale da parte dei proprietari di un immobile.

Tuttavia, anche introducendo delle detrazioni fiscali non è semplice convincere i proprietari ad effettuare dei rilevamenti - a volte molto costosi - per l’accertamento statico di un immobile, ecco perché il Governo sta pensando di introdurre un certificato obbligatorio per chi vende, acquista o affitta una casa.

Con il certificato di stabilità e l’introduzione di un libretto del fabbricato sarà possibile procedere con una classificazione ufficiale degli edifici che oggi manca in Italia. Dopo l’obbligo della certificazione energetica, quindi, è in arrivo quella per la sicurezza statica che sarà inserita nei contratti di affitto e di compravendita.

Sarà comunque un’operazione che si preannuncia piuttosto onerosa e di conseguenza sarà approfondita nei minimi dettagli.

Non sarà semplice quindi, anche perché c’è il rischio che una volta “dimenticata” la tragedia del palazzo di Torre Annunziata si decida di lasciar perdere con il certificato di stabilità, soprattutto nel caso in cui ci si renda conto che i costi sono maggiori di quelli preventivati.

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