Carta Dedicata a te 2025, ecco elenco e graduatoria dei beneficiari

Simone Micocci

10 Settembre 2025 - 15:18

Ci siamo, sono pronti gli elenchi e la graduatoria dei beneficiari della Carta Dedicata a te 2025. Ora spetta ai Comuni ufficializzarle

Carta Dedicata a te 2025, ecco elenco e graduatoria dei beneficiari

Sono stati fatti degli importanti passi avanti per il pagamento della Carta Dedicata a te 2025, la misura che mette a disposizione delle famiglie con Isee basso, non superiore a 15.000 euro, un bonus da 500 euro da spendere in beni alimentari di prima necessità.

È pronto, infatti, l’elenco dei beneficiari.

Dopo la conclusione della fase che ha portato l’Inps a definire la graduatoria, i nominativi sono stati trasmessi ai Comuni che adesso hanno il compito di verifica, con la possibilità di integrazione con le informazioni in loro possesso. Questa fase è fondamentale perché solo una volta completata la procedura i nominativi verranno trasmessi a Poste Italiane, incaricata di distribuire le nuove carte prepagate.

A tal proposito, possiamo adesso dare una risposta più precisa a coloro che si chiedono quando arriva la Carta Dedicata a te: la tempistica dipende proprio dal lavoro di validazione dei Comuni, i quali dovranno pubblicare le graduatorie e comunicare alle famiglie interessate le modalità di ritiro della card.

Le prossime fasi e l’arrivo dei soldi della Carta Dedicata a te

Con la pubblicazione del decreto interministeriale del 12 agosto 2025 in Gazzetta Ufficiale, la misura della Carta Dedicata a te è stata rinnovata anche per quest’anno.

A tal proposito, in questi giorni l’Inps ha predisposto la platea dei potenziali beneficiari e, dal 10 settembre 2025 alle ore 14:00, ha reso disponibili ai Comuni le apposite liste attraverso l’applicativo web dedicato.

Da questo momento le amministrazioni comunali hanno circa 10 giorni di tempo per verificare, approvare e, se necessario, integrare le liste, così da formare le graduatorie definitive. Una volta completata questa attività, entro il 20 settembre 2025, l’Inps dispone di altri 10 giorni per trasmettere i dati validati a Poste Italiane.

Solo da ottobre, quindi, partirà la fase operativa di distribuzione: per i nuovi beneficiari sarà disponibile una carta prepagata da ritirare presso gli uffici postali, mentre chi ha già ricevuto la Carta Dedicata a te negli anni precedenti dovrà riutilizzare la stessa card, che sarà semplicemente ricaricata con il nuovo importo.

I primi ritiri e le prime ricariche sono attesi da metà ottobre 2025, con una distribuzione progressiva che dovrebbe completarsi entro novembre.

Come è stata definita la graduatoria dei beneficiari

La particolarità della Carta Dedicata a te è che non prevede l’invio di alcuna domanda da parte delle famiglie: non bisogna presentare moduli o fare richiesta, perché è l’Inps a occuparsi ogni anno di individuare i potenziali beneficiari sulla base delle informazioni già presenti nelle banche dati. A contare sono soprattutto due elementi: l’Isee e la composizione del nucleo familiare.

Per il 2025, sono rientrati in graduatoria i nuclei con almeno tre componenti, tutti residenti in Italia e iscritti all’anagrafe comunale, con un Isee non superiore a 15.000 euro. Sono automaticamente esclusi coloro che ricevono altri sostegni al reddito, come l’Assegno di inclusione, la Naspi o anche la Carta acquisti.

Una volta costruita la platea, l’Inps ha stabilito delle priorità ai fini della definizione della graduatoria. In cima alla lista ci sono le famiglie con figli più piccoli: prima i nuclei con almeno tre componenti di cui uno nato entro il 2011, quindi con ragazzi fino a 14 anni, poi quelli in cui è presente almeno un figlio nato entro il 2007, quindi fino a 18 anni. Solo dopo si collocano gli altri nuclei numerosi senza minori. All’interno di ciascun gruppo, la posizione è determinata dal valore dell’Isee, con precedenza a chi ha il reddito più basso.

Le liste così elaborate sono state trasmesse ai Comuni attraverso un applicativo dedicato, che come anticipato è stato aperto solo nelle scorse ore. Adesso le amministrazioni locali hanno il compito di controllarle, segnalando eventuali errori, correggendo dati anagrafici non aggiornati ed escludendo chi, per ragioni sopravvenute (ad esempio un trasferimento di residenza o un decesso), non ha più diritto al beneficio.

Terminata questa fase le graduatorie diventano definitive.

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