Cambio euro dollaro, rialzo o crollo in arrivo? Tutto dipende da Fed e Bce

Violetta Silvestri

18 Gennaio 2024 - 10:34

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La coppia EUR/USD si muove sulla scia di aspettative e decisioni sui tagli dei tassi di interesse. Le mosse di Bce e Fed saranno cruciali per l’euro dollaro: rialzo o crollo nel 2024?

Cambio euro dollaro, rialzo o crollo in arrivo? Tutto dipende da Fed e Bce

L’EUR/USD oscilla sulla soglia di 1,08 negli scambi del 18 gennaio.

La coppia si muove condizionata dalle recenti dichiarazioni di esponenti di spicco delle banche centrali Fed e Bce. In attesa delle prossime riunioni di gennaio, le scommesse sui tagli dei tassi imminenti si stanno indebolendo. L’umore degli investitori e le previsioni su diminuzioni del costo del denaro meno intense di quanto ci si aspettasse a fine 2023 hanno scosso anche il Forex.

Di conseguenza, l’euro dollaro appare sotto pressione, influenzato anche dal contesto geopolitico ed economico molto incerto che spinge maggiormente verso beni rifugio, quali il biglietto verde.

La moneta unica è in lieve recupero sul dollaro, spinta da dichiarazioni da falco di Lagarde e altri esponenti Bce, che restano molto cauti su potenziali tagli dei tassi nel breve periodo (forse il primo ci sarà a giugno). Tuttavia, l’euro rimane al di sotto della soglia di 1,10 dollari registrata a inizio gennaio, spinto al ribasso da una nuova fiammata del biglietto verde.

Le sorti della coppia EUR/USD sono al momento legate soprattutto alle decisioni e all’orientamento generale di Fed e Bce sui tassi per il 2024.

Euro dollaro, il futuro nelle mani di Bce e Fed?

L’oscillazione della coppia odierna intorno alla soglia 1,08 ricalca un indebolimento del dollaro attribuito soprattutto ad alcune prese di profitto dopo il rialzo e che, secondo gli analisti di FXStreet, sarà probabilmente limitato dai dubbi su un taglio anticipato del tasso di interesse da parte della Federal Reserve (Fed).

Nel dettaglio, il biglietto verde si è attestato vicino al picco di un mese rispetto alle principali valute di riferimento giovedì 18 gennaio, dopo che i solidi dati sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno alimentato le aspettative che la Fed non si affretterà ad abbassare il costo del denaro.

Le mosse delle banche centrali sono senza dubbio i catalizzatori più rilevanti per il Forex, in un contesto di forte attesa per una diminuzione del costo del denaro che possa rilanciare la crescita, gli investimenti, la domanda dei consumatori. Tuttavia, la riluttanza ad annunciare imminenti tagli dei tassi da parte Bce e Fed sta avendo ripercussioni sulla coppia, lasciando intendere che probabilmente la strategia “più alti, più a lungo”, sia il più appropriato per Lagarde e Powell.

In generale, tassi elevati e una politica monetaria aggressiva spinge le valute e i rendimenti delle obbligazioni.

La presidente della Bce Christine Lagarde, durante una discussione mercoledì alla Bloomberg House di Davos, non si è sbilanciata sulle scommesse per un taglio cumulativo dei tassi di oltre 150 punti base (pb) quest’anno. Tuttavia ha messo in guardia contro un ottimismo prematuro nei mercati in un contesto di aumento dell’inflazione dell’Eurozona, al tasso del 2,9% su base annua a dicembre. La governatrice ha lasciato intendere che l’estate potrebbe essere il periodo giusto per iniziare i tagli e l’euro ne ha beneficiato.

Cambio euro dollaro, cosa aspettarsi nei prossimi mesi?

Nel breve periodo, le prossime riunioni di fine gennaio di Bce e Fed saranno già indicative per la coppia EUR/USD. Probabilmente i tassi resteranno invariati, ma il tono più o meno accomodante di Lagarde e Powell in conferenza stampa offrirà segnali sulla politica monetaria del 2024.

Secondo l’analisi degli strateghi di ING, la dinamica del dollaro sarà più chiara nel secondo trimestre dell’anno. In questo periodo, infatti, “tassi statunitensi più bassi scateneranno flussi di portafoglio più ampi verso il resto del mondo. Naturalmente, permangono i rischi geopolitici. Non è nella nostra visione di base, ma un’intensa escalation in Medio Oriente e un altro shock sull’offerta energetica vedrebbero il dollaro sovraperformare a scapito di Europa e Asia.”

La previsione di fine anno per l’euro dollaro è di 1,15. Gli analisti sottolineano che mentre una rivalutazione del ciclo di allentamento della Banca Centrale Europea con tassi più alti più a lungo potrebbe in teoria giovare all’euro, “un deterioramento del contesto di investimento potrebbe limitare eventuali guadagni a breve termine in EUR/USD e altre valute sensibili al rischio”.

In una analisi su FXStreet, Vasilis Tsaprounis ha fatto notare che il dollaro Usa sembra assumere per il momento il ruolo guida, poiché i dati macroeconomici continuano a supportare l’opinione che l’economia statunitense si sta muovendo a un ritmo migliore, ma anche la continua instabilità nell’ambiente geopolitico rafforza gli acquisti di valuta statunitense.

D’altra parte, non è stata del tutto eliminata dal tavolo la possibilità che la Banca Centrale Europea proceda a ridurre i tassi di interesse di riferimento più tardi rispetto alla corrispondente Fed, il che è in grado di limitare ingenti perdite per la valuta europea.

Dati macro e decisioni delle banche centrali saranno quindi osservate speciali durante tutto il 2024 per la loro potenziale capacità di orientare verso un rialzo o un calo la coppia EUR/USD.

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