La busta paga va firmata? Ecco cosa rischi se non lo fai

Simone Micocci

27 Giugno 2025 - 12:37

Firmare la busta paga è obbligatorio? Ecco cosa prevede la legge, quali sono i rischi per chi non firma (e quelli per chi lo fa).

La busta paga va firmata? Ecco cosa rischi se non lo fai

È consuetudine ricevere la busta paga cartacea e firmarla, così da confermare di averla ottenuta e visionata. Molti si chiedono però che valore abbia questa firma, soprattutto se per qualche motivo non è stata apposta.

D’altronde, oggi la busta paga viene spesso inoltrata anche in forma telematica, aumentando i casi in cui i dipendenti non la firmano. Altre volte semplicemente il datore di lavoro non richiede la sottoscrizione o magari avviene una dimenticanza.

Vediamo quindi cosa succede in questi casi e cosa rischia chi non firma la busta paga.

È obbligatorio firmare la busta paga?

Come anticipato, firmare la busta paga è soprattutto un’abitudine in molte realtà aziendali. Spesso sono proprio i datori di lavoro a pretendere questo adempimento, che però raramente viene previsto anche dal contratto, chiedendo al personale di firmare un documento alla ricezione della busta paga.

Nonostante ciò, la sottoscrizione non è un obbligo previsto dalla legge. I dipendenti possono quindi rifiutarsi di firmare e anzi dovrebbero farlo in determinate situazioni per tutelare i propri interessi.

A tal proposito bisogna distinguere tra il rifiuto motivato, per esempio perché si chiede di confermare informazioni errate o non corrispondenti al vero, e quello ingiustificato. In quest’ultimo caso, se si provoca un disagio all’azienda senza ragione e non per difendere un valido interesse si potrebbe essere sottoposti a provvedimenti disciplinari. Le sanzioni, ovviamente, devono sempre essere commisurate alla gravità della violazione, pertanto non aver firmato la busta paga difficilmente può giustificare un licenziamento disciplinare, a meno che non si inserisca in una condotta colpevole più ampia e reiterata.

Per differenziare le due casistiche, tuttavia, è necessario comprendere che valore ha la firma a seconda del contenuto.

Che valore ha la firma della busta paga

Quando i dipendenti ricevono la busta paga possono essere chiamati dal datore di lavoro a firmare due documenti differenti: la ricevuta dell’avvenuta consegna o la quietanza di pagamento.

È quindi fondamentale leggere con attenzione il documento presentato dall’azienda per la sottoscrizione, verificando che corrisponda al vero. La semplice ricevuta, in particolare, attesta semplicemente che il datore di lavoro ha correttamente consegnato la busta paga al lavoratore.

Rendere il prospetto disponibile è infatti un obbligo di legge, il cui mancato rispetto può comportare conseguenze molto gravi. La sola firma per ricevuta non implica anche l’avvenuto pagamento dello stipendio, che invece può essere confermato firmando la quietanza.

In quest’ultima ipotesi, il dipendente conferma di aver ricevuto il pagamento della retribuzione. Il lavoratore non dovrebbe firmare la ricevuta se non ha ricevuto la busta paga e di solito anche se ha ricevuto un prospetto errato, così come non dovrebbe sottoscrivere la quietanza di pagamento prima dell’accredito.

Cosa rischia chi non firma la busta paga

Chi non firma la busta paga, per ricevuta o quietanza di pagamento dello stipendio, pur essendo chiamato a confermare un fatto reale, verificabile e corretto potrebbe ricevere delle sanzioni disciplinari. Questa è di fatto la conseguenza peggiore che si può attendere dalla mancata firma della busta paga, ammesso che la condotta abbia arrecato dei danni al datore di lavoro.

Al contrario, è molto più rischioso firmare la busta paga sulla fiducia o comunque se non si è certi del contenuto. La firma fa infatti presumere che la busta paga sia stata consegnata e/o che il pagamento dello stipendio sia avvenuto, a seconda del contenuto del documento fatto sottoscrivere.

Per il lavoratore può quindi risultare più difficile intraprendere una causa per far valere i propri diritti, se appunto non è stato pagato o non ha ricevuto i prospetti. La presunzione può essere superata con prove contrarie, ma il percorso diventa così più complesso e lungo. In sintesi, bisogna leggere bene prima di firmare e accertarsi di confermare soltanto informazioni vere.

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