Bonus partite IVA, aiuti a fondo perduto su 5 fasce di fatturato

Rosaria Imparato

23/03/2021

23/03/2021 - 16:27

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Bonus partite IVA, il DL Sostegni prevede i contributi a fondo perduto erogati su 5 fasce. Hanno diritto agli aiuti le aziende con fatturato fino a 10 milioni di fatturato: vediamo le regole per determinare gli importi.

Bonus partite IVA, aiuti a fondo perduto su 5 fasce di fatturato

Bonus partite IVA, gli aiuti a fondo perduto saranno distribuiti su 5 fasce. L’attesa per i dettagli è terminata, visto che il DL Sostegni è approdato in Gazzetta Ufficiale il 22 marzo.

Per quanto riguarda i contributi a fondo perduto ci sono importanti novità.

La percentuale applicata all’importo dei contributi è parametrata su una scala che si riduce all’aumentare del fatturato.

Anche le imprese con fatturato fino a 10 milioni di euro potranno chiedere gli aiuti del DL Sostegni: una novità rispetto alla bozza datata 1° marzo, che invece limitava la possibilità di richiedere il fondo perduto a 5 milioni di fatturato. Non solo: cambia anche la modalità di calcolo.

Bonus partite IVA, aiuti a fondo perduto su 5 fasce di fatturato: le ultime novità del DL Sostegni

L’attesa delle partite IVA è quasi terminata: il DL Sostegni è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento economico non riguarda solo i contributi a fondo perduto, ma anche altre novità come lo stralcio delle cartelle sotto i 5.000 euro e la proroga di alcune scadenze fiscali.

Tra le misure più attese però ci sono senza dubbio i contributi a fondo perduto, viste anche le nuove chiusure obbligatorie e l’impossibilità di guadagnare.

Gli aiuti alle partite IVA saranno erogati su 5 fasce, con le seguenti percentuali:

  • 60% fino a 100mila euro di fatturato;
  • 50% tra 100mila e 400mila;
  • 40% tra 400mila e un milione;
  • 30% tra 1 milione e 5 milioni;
  • 20% tra 5 e 10 milioni.

Rispetto alla bozza del DL Sostegni del 1° marzo, quindi, c’è una fascia in più: quella tra i 5 e i 10 milioni di euro.

Le sorprese riservate ai contributi a fondo perduto non finiscono qui: cambia anche la modalità di calcolo del contributo spettante. Il finanziamento spetterà a condizione che l’ammontare medio mensile dei corrispettivi e del fatturato del 2020 sia inferiore almeno del 30% rispetto all’ammontare medio mensile dei corrispettivi del 2019.

Gli importi rimangono gli stessi: da un minimo di 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per le società, fino a un massimo di 150.000 euro.

Bonus partite IVA a fondo perduto: pagamenti completati entro il 30 aprile

Il sottosegretario MEF Claudio Durigon assicura che entro fine aprile i contributi saranno sul conto corrente. Una sfida non indifferente quella che Sogei e Agenzia delle Entrate si trovano davanti, visto che rientrano nei parametri per fare domanda 3 milioni di aziende e 800mila lavoratori autonomi.

I primi pagamenti dovrebbero partire dopo Pasqua, e poi i bonifici saranno completati entro il 30 aprile.

Le domande andranno inoltrate entro 60 giorni dall’avvio della procedura telematica e verranno gestite dall’Agenzia delle Entrate, che effettuerà i controlli sulla veridicità delle autodichiarazioni dopo l’erogazione dei contributi.

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