Bezos vs Trump: il Presidente si è messo fra Amazon e un contratto col Pentagono

Mario D’Angelo

09/12/2019

09/12/2019 - 19:36

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Secondo l’accusa di Amazon, il Presidente degli Stati Uniti avrebbe influenzato l’assegnazione di un contratto da 10 miliardi, che sarebbe finito poi a Microsoft

Bezos vs Trump: il Presidente si è messo fra Amazon e un contratto col Pentagono

A fine Ottobre, Amazon ha perso un contratto del Pentagono da 10 miliardi di dollari in favore di Microsoft. Ora la compagnia di Jeff Bezos afferma che la colpa è stata del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che per mesi ha attaccato privatamente e pubblicamente Amazon e il suo CEO.

Amazon beffata da Microsoft sul contratto JEDI

Il mese scorso, Bill Gates è tornato ad essere l’uomo più ricco del mondo, con un patrimonio da 108 miliardi di dollari. Non è un mistero che il sorpasso nei confronti di Bezos è stato compiuto anche grazie a un gigantesco contratto con il Pentagono per lo sviluppo del cloud computing, lo Joint Enterprise Defense Infrastructure (JEDI).

La notizia della vittoria di Gates era arrivata inaspettata, perché Amazon era stata sin dall’inizio la favorita. La società si era quindi immediatamente attivata per avviare una causa legale contro l’agenzia governativa, e un comunicato diffuso oggi rende chiaro il fatto che in tribunale i legali dell’online retailer si concentreranno su un’unica persona: il Presidente Donald Trump.

Adesso Amazon Web Services (AWS) afferma di non aver vinto il contratto JEDI a causa dei ripetuti attacchi di Trump, che “non ha fatto segreto delle sue opinioni personali” riguardo alla società.

Amazon contro Trump

“La domanda è se il Presidente degli Stati Uniti possa permettersi di usare il budget del Ministero della Difesa per perseguire i suoi fini personali e politici”, si legge nel comunicato.

Il Ministero, secondo AWS, ha compiuto “errori sostanziali e pervasivi” che sono “difficili da comprendere” e in linea con l’opinione di Trump. In un’occasione, secondo un report, il Presidente avrebbe espresso la propria intenzione di “rovinare Amazon”.

L’intervento del tycoon viene quindi definito da AWS un “difetto fondamentale” che ha reso impossibile la scelta di un vincitore “in una maniera giusta ed equa”.

Le accuse di Amazon, quindi, sono molto simili a quelle rivolte a Trump dai Democratici nell’ambito dell’inchiesta sulla messa in stato di accusa del Presidente. Anche in quel caso, infatti, il tycoon avrebbe abusato del proprio potere per ottenere un guadagno personale.

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