BCE, riunione a Firenze di Lagarde & Co. per decidere sui tassi

Laura Naka Antonelli

7 Agosto 2025 - 18:15

La data della riunione di politica monetaria della BCE che si terrà a Firenze. L’annuncio di Bankitalia.

BCE, riunione a Firenze di Lagarde & Co. per decidere sui tassi

La riunione di politica monetaria di ottobre del Consiglio direttivo della BCE, Banca centrale europea guidata dalla presidente Christine Lagarde, si terrà a Firenze. A renderlo noto la Banca d’Italia, con un comunicato diramato oggi, giovedì 7 agosto 2025.

Dal 29 al 30 ottobre a Firenze la Banca d’Italia ospita la riunione di politica monetaria del Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea. La conferenza stampa dopo la riunione si terrà in presenza il 30 ottobre e sarà trasmessa in streaming sul sito della BCE”.

Annuncio prossimo taglio tassi BCE da Firenze?

Arriverà per caso da Firenze la notizia del prossimo taglio dei tassi di interesse dell’area euro da parte della BCE?

Le colombe, già gelate dalla prospettiva di una ennesima conferma dello status quo sui tassi nella prossima riunione di settembre, ci sperano, in un momento in cui gli economisti e i mercati credono che la BCE non abbia finito di allentare la politica monetaria, mettendo in conto altre sforbiciate entro la fine del 2025.

Il calendario delle riunioni della BCE di questo anno 2025 è di aiuto per capire quando potrebbero arrivare i prossimi tagli.

Mancano tre riunioni di politica monetaria del Consiglio direttivo della BCE alla fine del 2025.

Escludendo l’opzione di settembre, con i mercati che prezzano un secondo status quo, per ora, con una chance pari a ben il 92%, i due meeting in cui la Banca centrale europea potrebbe tornare a tagliare i tassi sono quelli di ottobre e di dicembre.

Non è escluso così che la BCE possa annunciare un taglio dei tassi (l’ultimo del 2025?) proprio da Firenze, dove si terrà la riunione di politica monetaria della Banca centrale europea di ottobre.

Vale la pena ricordare che l’ultimo meeting di politica monetaria della BCE dello scorso 24 luglio si è concluso con la decisione di Lagarde e colleghi di fermare il ciclo dei tagli dei tassi che, nel meeting del 5 giugno scorso, si è tradotto nell’ottava riduzione dall’inizio dell’allentamento della politica monetaria, partito l’anno scorso, il 6 giugno del 2024.

Tassi BCE, il commento degli analisti su PIMCO sull’ultimo atto di Lagarde

Nicola Mai, Economista e Analista del Credito Sovrano di PIMCO e Konstantin Veit, Portfolio Manager di PIMCO hanno così sottolineato, in una nota dedicata alle ricadute dell’accordo USA-UE sui dazi per la BCE, l’economia Europea e le implicazioni per gli investimenti:

Riteniamo che la BCE potrebbe abbassare ancora una volta il tasso di riferimento fino a un livello terminale dell’1,75%, non lontano dalle attuali valutazioni del mercato monetario, ma i dati in arrivo saranno fondamentali per determinare il percorso di politica da seguire. Durante la riunione di politica monetaria del 24 luglio, la presidente Christine Lagarde ha sottolineato che la politica della BCE è attualmente ’in una buona posizione’. Ciò non sorprende, dato che la crescita è vicina al trend, l’inflazione è vicina all’obiettivo e il tasso di riferimento è a un livello che la BCE considera neutro. Probabilmente, la banca centrale vuole anche ridurre al minimo il rischio di dover invertire la rotta poco dopo aver raggiunto il tasso terminale”.

Visto che i mercati prezzano con una probabilità molto alta che i tassi di interesse vengano lasciati di nuovo fermi nella prossima riunione di settembre, è possibile che, ospite di Bankitalia, la BCE faccia felice le colombe annunciando una nona (e forse ultima) sforbiciata dei tassi al termine della riunione di ottobre di Firenze, il prossimo 30 ottobre.

Anche se c’è chi ritiene che l’Eurotower potrebbe a questo punto decidere di sfornare il suo ultimo atto del 2025 direttamente nel meeting successivo di dicembre.

La BCE ribadisce l’approccio di politica monetaria basato sui dati macro

A seguito dell’ultima riunione di politica monetaria annunciata lo scorso 24 luglio, la BCE ha deciso di lasciare i tassi di interesse sui depositi presso la banca centrale, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale invariati, rispettivamente al 2%, al 2,15% e al 2,40%.

Oggi, nel bollettino economico pubblicato dalla BCE, l’Eurotower ha ricordato che “il Consiglio direttivo è determinato ad assicurare che l’inflazione si stabilizzi sull’obiettivo del 2 per cento a medio termine ”, aggiungendo che, “per definire l’orientamento di politica monetaria adeguato, seguirà un approccio guidato dai dati, secondo il quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione”.

L’Eurotower ha rimarcato che “le decisioni del Consiglio direttivo sui tassi di interesse saranno basate sulla valutazione delle prospettive di inflazione e dei rischi a esse associati, considerati i nuovi dati economici e finanziari, nonché della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria ”.

Ribadito dunque il fatto che il Consiglio direttivo non intende vincolarsi a un particolare percorso dei tassi e che, “in ogni caso, è pronto ad adeguare tutti gli strumenti di cui dispone nell’ambito del proprio mandato per assicurare che l’inflazione si stabilizzi durevolmente sull’obiettivo di medio termine e per preservare l’ordinato funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria ”.

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