Uno dei BTP più sensibili ai tagli BCE: ecco quanto può rendere un investimento da 10.000 euro nel 2026 secondo le ultime simulazioni.
Il 2026 potrebbe essere un anno interessante per chi guarda ai titoli di Stato. L’inflazione continua a perdere forza e l’economia europea fatica a ritrovare slancio: due elementi che, messi insieme, stanno spingendo la Banca Centrale Europea a valutare una nuova sforbiciata ai tassi dopo la lunga serie di interventi tra il 2024 e il 2025.
Se il quadro macro non dovesse migliorare, Francoforte potrebbe intervenire già a marzo, portando il tasso sui depositi attorno all’1,75%. E non è escluso che, in caso di ulteriori segnali di debolezza, la BCE decida di fare ancora un passo in più. Non siamo più nella fase aggressiva dei tagli del 2024, ma lo spazio residuo (25–50 punti base) è sufficiente a generare movimenti rilevanti sui Btp più sensibili.
In questo articolo simuliamo quanto può guadagnare un investimento da 10.000 euro sul Btp più reattivo ai movimenti della BCE: il Btp 1,70% settembre 2051 (ISIN IT0005425233), quotato a 61,06 euro. [...]
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