BCE, BTP hanno battuto la Francia, ma questi fattori rischiano di mettere nei guai tutti i bond

Laura Naka Antonelli

26 Novembre 2025 - 17:16

I rendimenti dei BTP sono scesi sotto quelli degli OAT per la prima volta dal 2003. Detto questo, di fronte ad alcune minacce i bond euro sono tutti nella stessa barca.

BCE, BTP hanno battuto la Francia, ma questi fattori rischiano di mettere nei guai tutti i bond

Anche la BCE, precisamente nel suo Rapporto sulla Stabilità finanziaria dell’area euro, ha riconosciuto che l’Italia è riuscita a battere la Francia, con i BTP che hanno fatto meglio degli OAT a seguito del nuovo capitolo del caos istituzionale che ha colpito Parigi agli inizi di settembre.

Quel caos si è tradotto prima nell’azzeramento dello spread Italia-Francia BTP-OAT a 10 anni, e successivamente in una sua ulteriore discesa sotto lo zero.

Italia-Francia, BCE conferma trend sotto zero spread BTP-OAT. “Prima volta dal 2003”

Il calo di quel differenziale è stato rimarcato oggi dalla BCE che, nell’analisi “Financial Stability Review, November 2025” ha messo in evidenza come i rendimenti dei bond sovrani italiani siano scesi al di sotto di quelli francesi per la prima volta dal 2003.

La conferma del fenomeno è stata accompagnata da un grafico che ha ripercorso quanto accaduto ai due Titoli di Stato.

Rendimenti BTP a 10 anni sotto rendimenti OAT a 10 anni per la prima volta dal 2003 Rendimenti BTP a 10 anni sotto rendimenti OAT a 10 anni per la prima volta dal 2003 La Banca centrale europea ha confermato nel suo Rapporto sulla Stabilità finanziaria il trend di convergenza tra i rendimenti dei Titoli di Stato dell'Eurozona (Fonte BCE).

Nessuna paura di un contagio dalla Francia ad altri bond euro. Ma la BCE rimane attenta ai rischi

La BCE ha motivato il valore negativo dello spread con una possibile convergenza più ampia tra i bond sovrani che in precedenza godevano di un rating più alto e quelli noti per essere stati marchiati invece da valutazioni più basse, facendo anche notare che, in media, ed escludendo la Francia, gli spread hanno imboccato una traiettoria ribassista.

Questa compressione degli spread è stata provocata di recente più dalla flessione dei rendimenti di altri Paesi che dai cambiamenti dei rendimenti tedeschi”, dunque dei Bund, ha aggiunto la Banca centrale europea, rassicurando sul fatto che la dinamica in corso dimostra che, al momento, non c’è alcun contagio dalla Francia agli altri bond sovrani dell’area euro.

Ciò non significa che chi investe nei Titoli di Stato del blocco possa dormire sonni del tutto tranquilli, in quanto fattori come possibili “delusioni per gli sforzi volti al risanamento dei conti, domande deboli alle aste o ulteriori casi di instabilità politica potrebbero tradursi in un repricing del rischio sovrano dell’area euro più ampio, soprattutto se si considerano i bassi livelli degli spread”.

Alert BCE su rischio sell su bond euro a causa della riforma sulle pensioni in Olanda

La BCE non si è mostrata insomma del tutto tranquilla nei confronti dei bond dell’Eurozona, lanciando anzi un allarme preciso sul rischio di un sell off che potrebbe colpire tutti i Titoli di Stato dell’area euro: quello rappresentato dalla riforma pensionistica che è stata lanciata in Olanda.

Questo fattore, nello specifico, potrebbe infatti “ condizionare le dinamiche della domanda ” in quanto, proprio a seguito di quella riforma, i fondi pensione olandesi, che incidono per il 65% circa sugli investimenti in bond sovrani lanciati dai fondi pensione dell’area euro, dovrebbero secondo le attese ridurre le loro posizioni sui Titoli di Stato dell’Eurozona di lungo termine nell’arco dei prossimi anni.

Una tale scelta da parte dei fondi pensione dell’Olanda, unita ad altre dinamiche, ha portato la BCE ad attenzionare in generale i bond sovrani dell’Eurozona, che si tratti di BTP, di OAT, di Bund e/o altri.

La combinazione tra le preoccupazioni fondamentali per i rischi sovrani e le crescenti necessità di finanziamento dei governi lascia i mercati dei bond sovrani vulnerabili a ulteriori repricing ”, si legge nel rapporto.

Non solo: “La presenza di hedge fund nei mercati dei bond sovrani può amplificare in modo significativo gli shock finanziari nel momento in cui le posizioni a leva devono essere smobilizzate”.

Tra l’altro, proprio “queste posizioni sono particolarmente esposte al deterioramento delle condizioni di finanziamento nel mercato dei repo e all’aumento della volatilità nei mercati obbligazionari”.

In generale, nel suo rapporto dedicato alla stabilità finanziaria, la BCE ha scritto che “in alcuni Paesi, alle prese con l’incertezza politica (come per l’appunto la Francia) i timori per la sostenibilità del debito si sono riaffacciati”.

Ma per l’appunto una nota positiva è rappresentata dalla più ampia convergenza degli spread dei bond, che è stata definita “un segnale positivo”.

Neanche la Francia preoccupa più di tanto visto che, anche se lo spread tra i suoi OAT e i Bund si è allargato, il livello rimane all’interno del range dell’ultimo anno, a fronte di mercati che hanno continuato a funzionare e a mostrarsi liquidi.

Bond euro, rischio contagio da Treasury USA è considerato “alto”

Oltre alla riforma pensionistica in Olanda, ci sono però altri motivi che avallano la view prudente della BCE sui Titoli di Stato dell’Eurozona.

Tra questi, il rischio rappresentato da quanto avviene Oltreoceano, ovvero il rischio contagio dai mercati dei Treasury USA ai mercati dei bond sovrani dell’area euro, che viene considerato “elevato, a causa delle preoccupazioni crescenti per la sostenibilità fiscale degli Stati Uniti e al ruolo in evoluzione del dollaro statunitense nei mercati finanziari globali”.

Insomma, certi rischi secondo la BCE, in un contesto in cui si sono smorzate le differenze tra i bond sovrani dei singoli Paesi dell’area euro, riguardano ormai tutti i Titoli di Stato del blocco, che navigano insieme in acque incerte: tutti, praticamente, nella stessa barca.

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