Assegno unico di marzo, ecco quando arriva (e perché l’importo può cambiare ancora)

Simone Micocci

13 Marzo 2023 - 14:06

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Assegno unico, a marzo un nuovo ricalcolo: perché l’importo può cambiare ancora e informazioni sul calendario dei pagamenti.

Assegno unico di marzo, ecco quando arriva (e perché l’importo può cambiare ancora)

Dopo il pagamento della scorsa settimana, con cui l’Inps ha accreditato gli arretrati della rivalutazione, nei prossimi giorni inizieranno i pagamenti riferiti alla mensilità di marzo che per alcune famiglie comporterà un nuovo ricalcolo del beneficio.

In presenza di alcune circostanze, infatti, l’importo dell’assegno unico potrebbe cambiare nuovamente: il risultato del ricalcolo sarà noto tra qualche giorno, quando l’Inps avvierà i pagamenti riferiti alla nuova mensilità.

A tal proposito, dopo aver fatto luce sul calendario dei pagamenti - che come al solito avverrà in due tranche, in quanto ce ne sarà una apposita per chi prende il Reddito di cittadinanza - cercheremo di capire quali famiglie devono attendersi un importo differente rispetto a quello pagato al mese scorso e quando rischia di essere più basso (e quando, invece, potrebbe essere più alto).

Quando viene pagato l’assegno unico di marzo

Voci discordanti rispetto alla data di pagamento dell’assegno unico di marzo. C’è chi ritiene, infatti, che i soldi verranno caricati sul conto corrente già questa settimana, entro il 15 marzo 2023. Tuttavia, non è detto che sia così: solitamente, infatti, i tempi di pagamento dipendono da quando è stata presentata domanda: se inviata entro il 28 febbraio 2022 il pagamento è solitamente previsto nella seconda settimana del mese, quindi dal 13 al 17 marzo, mentre laddove l’inoltro fosse successivo è più probabile che l’accredito avvenga la prossima settimana, quindi dal 20 al 24 marzo.

Nessun dubbio, invece, per coloro che prendono il Reddito di cittadinanza: per loro l’assegno unico - che per il momento è solo un’integrazione ma con il MIA verrà pagato per intero - sarà accreditato in prossimità della mensilità di marzo, quindi il 27 del mese.

Quando e come cambia l’importo dell’assegno unico di marzo

A marzo l’assegno unico verrà ricalcolato in base al nuovo Isee che, ricordiamo, andava presentato entro il 28 febbraio. Per chi non lo ha fatto da marzo l’importo dell’assegno si riduce notevolmente, in quanto ne viene accreditato il valore minimo che quest’anno ammonta a:

  • 54,10 euro per i figli minorenni;
  • 27 euro per i figli maggiorenni.

A questi importi si aggiungono le relative maggiorazioni: se nel caso di mamma under 21 il valore resta fisso a 21,60 euro (in quanto non legato all’Isee), per i figli successivi al secondo sarà di appena 16,20 euro (rispetto al massimo di 91,90 euro).

Chi invece ha presentato l’Isee entro la scadenza avrà l’assegno unico di marzo ricalcolato rispetto ai nuovi valori. Un miglioramento della situazione economica da cui ne risulta un Isee maggiore rispetto al 2022 comporterà una riduzione rispetto all’ultima mensilità percepita (anche se in parte la decurtazione viene limitata dalla rivalutazione). Per lo stesso motivo, chi ha un Isee più basso nel 2023 rispetto al 2022 può esultare perché è probabile che ne risulterà un aumento.

Ovviamente non scattano né aumenti né riduzioni quando nonostante la variazione dell’Isee si rimane dentro la prima fascia di reddito, quella in cui spetta il massimo dell’importo, che va da 0 a 16.215 euro nel 2023 (mentre prima il limite era di 15.000 euro). Inoltre, è bene ricordare che in alcuni casi l’Inps ha provveduto al ricalcolo dell’assegno unico già nel mese di febbraio, ma solo nel caso in cui l’Isee aggiornato risultasse già inserito a sistema nell momento in cui è stata elaborata la mensilità.

Quindi, possiamo dire che il ricalcolo verrà effettuato a marzo solamente per coloro che hanno rinnovato l’Isee nella seconda metà di febbraio, visto che per tutte le altre famiglie dovrebbe essere stato effettuato nel mese scorso.

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