Assegno di inclusione, questa data è fondamentale per chi ancora non lo prende

Simone Micocci

19 Febbraio 2024 - 14:20

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Assegno di inclusione, se la tua richiesta è stata respinta sei ancora in tempo per chiedere il riesame.

Assegno di inclusione, questa data è fondamentale per chi ancora non lo prende

La data del 27 febbraio 2024 è molto importante sia per chi prende l’Assegno di inclusione che per coloro a cui la richiesta di accesso al beneficio è stata inizialmente negata.

Da una parte, infatti, martedì 27 febbraio si provvederà a ricaricare sulle carte Adi l’importo riferito alla ricarica del mese corrente per tutti coloro che hanno fatto domanda, successivamente accolta dall’Inps, entro il 31 gennaio scorso, i quali tra il 27 gennaio scorso e il 15 febbraio hanno già ricevuto la prima mensilità del beneficio.

Dall’altra, la data del 27 febbraio 2024 è da cerchiare in rosso per tutti coloro ai quali la richiesta di accesso al beneficio è stata respinta. Come confermato dal messaggio Inps n. 684 del 14 febbraio scorso, solo da allora verranno rese note le motivazioni che hanno portato al respingimento.

E da allora si potrà anche presentare domanda di riesame, nel rispetto dei termini indicati nello stesso messaggio.

Domanda di Assegno di inclusione respinta, cosa succede il 27 febbraio

Secondo i dati ufficializzati dal ministero del Lavoro, sono circa 180 mila le domande trasmesse nel mese di gennaio che non hanno superato il vaglio dell’Inps. Un numero molto elevato come tra l’altro era preventivabile: nelle giornate in cui è stato reso noto lo stato della domanda, infatti, molte famiglie si erano lamentate per il mancato accoglimento della stessa senza tra l’altro conoscerne con esattezza la ragione.

Ed è proprio per questo motivo che la data del 27 febbraio è importante: come specificato nel suddetto messaggio Inps, a partire dalla prossima settimana sarà disponibile il dettaglio delle singole causali di reiezione, facendo così scattare i termini per la richiesta di riesame all’Inps.

Laddove la domanda sia stata respinta, e una volta scoperta la ragione, ci sono 30 giorni di tempo per presentare motivata istanza di riesame alla sede Inps competente sul territorio. In alternativa si può presentare ricorso giudiziario (ovviamente facendosi assistere da un legale).

Come fare la richiesta di riesame

Come prima cosa consigliamo di consultare un esperto il quale vi saprà dire se le ragioni che hanno portato al respingimento della domanda hanno possibilità di essere ribaltate in sede di riesame, ad esempio presentando la documentazione necessaria per dimostrare le proprie ragioni.

Dopodiché potete rivolgervi direttamente all’esperto, come ad esempio possono essere caf e patronati, per avanzare la richiesta di riesame, oppure potete farlo direttamente dal sito dell’Inps. A fianco dell’istanza in stato di “respinta”, infatti, comparirà l’apposito pulsante “chiedi il riesame” dove è possibile inserire la motivazione della richiesta e allegare eventuali documenti a supporto.

Differenza tra il riesame e la nuova domanda

A tal proposito, alcune persone potrebbero chiedersi perché procedere con il riesame quando più semplicemente si potrebbe presentare una nuova domanda.

Effettivamente entrambe le soluzioni sono valide, tuttavia è bene ricordare che solamente con la richiesta di riesame si può avere diritto anche degli arretrati non percepiti. Ad esempio, laddove il riesame della domanda presentata a gennaio dovesse andare a buon fine, la famiglia avrebbe diritto anche alle mensilità di gennaio e febbraio.

Con la nuova domanda, invece, il pregresso si perde. Per esempio, se la nuova domanda viene presentata l’1 marzo e grazie alla correzione degli errori precedentemente commessi questa volta la richiesta viene accolta, il pagamento decorre comunque da aprile 2024, con la perdita quindi di tre mensilità che in caso di esito positivo del riesame sarebbero state diversamente riconosciute.

27 febbraio data di pagamento

Contestualmente, martedì 27 febbraio sarà il giorno di pagamento della seconda mensilità dell’Assegno di inclusione, quella riferita al mese corrente appunto. Ad averne diritto sono tutti coloro con domanda presentata entro il 31 gennaio scorso, e ovviamente accolta, e che entro la stessa data hanno sottoscritto il Patto di attivazione digitale.

Famiglie che hanno già ricevuto la prima mensilità e che già la prossima settimana riceveranno la seconda.

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