Assegno di inclusione pagato in ritardo a ottobre? Ecco quando arrivano i soldi

Simone Micocci

2 Ottobre 2024 - 14:29

Quando arriva l’Assegno di inclusione a ottobre? Il 27 è domenica: l’Inps anticipa o ritarda il pagamento? Facciamo chiarezza.

Assegno di inclusione pagato in ritardo a ottobre? Ecco quando arrivano i soldi

Ottobre è un mese molto importante per l’Assegno di inclusione e non solo per l’arrivo della ricarica per la quale ci saranno sicuramente variazioni rispetto al mese scorso ma anche per le possibili novità in arrivo con la legge di Bilancio 2025.

In questo momento l’attenzione dei beneficiari dell’Assegno di inclusione, la misura di supporto al reddito che da quest’anno ha preso il posto del Reddito di cittadinanza, è orientata su più fronti: da una parte ci si chiede quando arrivano i soldi considerando che a ottobre il giorno solitamente di paga cade di domenica, dall’altra invece guardano con interesse ai lavori per la prossima legge di Bilancio da cui potrebbero arrivare novità per importi e requisiti.

Serve quindi fare il punto della situazione per l’Assegno di inclusione, cercando di chiarire i dubbi delle famiglie beneficiarie del sostegno.

Quando arriva l’Assegno di inclusione a ottobre 2024

Come abbiamo già avuto modo di spiegare, da qualche mese l’Inps ha smesso di comunicare la data esatta per i pagamenti dell’Assegno di inclusione. Questo è perché l’Istituto la dà ormai per scontata, alla luce del fatto che dovrebbe essere sempre la stessa.

Il condizionale è d’obbligo dal momento che in alcuni casi potrebbero esserci degli impedimenti, come ad esempio qualora il giorno di paga coincida con una domenica o con un giorno festivo. È il caso, come vedremo di seguito, di ottobre.

Solitamente, infatti, l’Assegno di inclusione viene liquidato, con consegna della nuova carta, il 15 del mese successivo a quello in cui è arrivato l’esito positivo. Martedì 15 ottobre sarà quindi giorno di consegna in Poste italiane della carta per i nuovi beneficiari della misura.

I pagamenti successivi avvengono invece ogni 27 del mese. E questo è un problema dal momento che il 27 ottobre è una domenica. Allorché è lecito chiedersi se l’arrivo dei soldi viene anticipato oppure ritardato di un giorno. Ebbene, al momento non abbiamo una risposta ma secondo indiscrezioni sembra che l’Inps stia lavorando in direzione di un anticipo dei pagamenti dell’Assegno di inclusione. Nel dettaglio, il giorno giusto per l’arrivo dei soldi dovrebbe essere sabato 26 ottobre.

Ricordiamo però che non ricevono nulla le famiglie che entro il mese scorso avrebbero dovuto presentarsi presso i servizi sociali del Comune di residenza per la firma del patto di inclusione. Il termine è fissato a 120 giorni dalla sottoscrizione del Patto di attivazione digitale che di solito coincide con quando è stata fatta domanda. Tuttavia, è ancora possibile evitare la sospensione dell’Assegno di inclusione a ottobre recuperando l’incontro entro il 20 ottobre.

Le novità in legge di Bilancio 2025

Ottobre è anche il mese in cui il Consiglio dei ministri approva la legge di Bilancio 2025 (che poi dovrà ottenere anche l’approvazione del Parlamento), con la quale potrebbero esserci novità anche lato Assegno di inclusione.

Nelle ultime settimane è emersa la possibilità che possa esserci un cambio nei requisiti al fine di ampliare la platea dei beneficiari. In particolare, la soglia reddituale entro cui stare per poter accedere alla misura potrebbe essere incrementata da 6.000 a 8.500 euro, limite che ovviamente va moltiplicato per il parametro di scala di equivalenza a seconda del numero e dello stato di componenti presenti nel nucleo.

Un cambio nel requisito reddituale comporterebbe anche una variazione dell’importo, con un aumento per le famiglie. Ricordiamo infatti che questo limite è utilizzato per calcolare la quota spettante al nucleo familiare: più è alto, quindi, e più soldi può ottenere la famiglia.

Va detto comunque che al momento le possibilità che si vada verso una tale direzione sembrano essere davvero poche in quanto le risorse a disposizione per la manovra verranno concentrate sulla riforma fiscale e sulla conferma del taglio al cuneo fiscale per le retribuzioni.

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