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Vestager tuona su Amazon: tremano società e membri Ue. L’intervento
giovedì 5 ottobre 2017, di
Amazon è stata multata per aver evaso le tasse in Lussemburgo.
Come molti avevano previsto, qualche ora fa è arrivata la pronuncia ufficiale dall’Ue e l’intervento di Margrethe Vestager, commissario europeo per la concorrenza, non hanno lasciato spazio a dubbi o interpretazioni.
È bastato meno di un minuto di dichiarazioni per far capire la serietà della Commissione in materia di evasione fiscale da parte dei giganti moderni.
Senza giri di parole la Vestager ha aperto il suo intervento, riportato nel video di Bloomberg, sottolineando come la Commissione europea abbia definito illegali e ingiustificati i benefici fiscali di cui Amazon ha potuto godere in ben 8 anni, più precisamente dal maggio del 2006 al giugno del 2014.
L’illegalità dell’accordo tra Amazon e Lussemburgo è stata sancita in virtù di quella normativa comune che l’Unione europea ha pensato per garantire una concorrenza leale e armonica tra i Paesi.
Per questo motivo la società di Jeff Bezos è stata condannata a ripagare quanto evaso grazie all’accordo.
“Amazon ora deve ripagare i benefici fiscali di cui ha usufruito (illegalmente, ndr.), che ammontano a circa 250 milioni di euro più interessi”,
ha tuonato la Vestager nel suo intervento.
Dopo aver fatto luce sulla multa comminata al gigante del web, il commissario alla concorrenza UE si è lasciato andare ad una vera e propria lezione, a tratti ironica.
La Vestager ha infatti spiegato che l’obiettivo della normativa comune è quello di garantire che le società competano nel migliore dei modi, che agiscano al meglio verso i clienti e anche dal punto di vista dell’innovazione, della scelta, dei prezzi e della qualità.
Queste regole comuni, le stesse che Amazon ha violato, evitano che i Paesi Ue forniscano vantaggi non a norma di legge a determinate e specifiche società. Questo è illegale al di sotto delle nostre regole comuni, ha ribadito la Vestager, e distorce ogni tipo di competizione. Tra l’altro, ha concluso la donna, non sono neanche delle regole nuove.