Vertice a Palazzo Chigi, niente accordo con Italia Viva: manovra in pericolo?

Mario D’Angelo

05/12/2019

05/12/2019 - 21:10

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Il partito di Matteo Renzi minaccia di far cadere tutto se non si eliminano anche la plastic tax e la tassa su auto aziendali. Conte convoca vertice a Palazzo Chigi

Vertice a Palazzo Chigi, niente accordo con Italia Viva: manovra in pericolo?

Affronta un ostacolo dopo l’altro il governo giallo-rosso. Superati (almeno per il momento) il Fondo salva-Stati e la prescrizione, ecco tornare l’opposizione di Italia Viva contro le tasse della manovra. La situazione - giunta a un punto critico - ha indotto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte a convocare un vertice di maggioranza d’emergenza nel pomeriggio.

Ma dopo oltre tre ore, l’incontro non ha prodotto un nuovo accordo e tutto sarà rimandato a domani.

Vertice di maggioranza su tasse della manovra

La questione delle nuove tasse introdotte nella Legge di Bilancio 2020 era stata in un primo tempo accantonata dopo l’eliminazione della sugar tax. Ma l’apparente calma è stata cancellata stamattina dalla notizia che il partito di Matteo Renzi avrebbe presentato un emendamento abrogativo contro le tasse sulle auto aziendali e sulla plastica.

Italia Viva, in realtà, aveva reiterato il tema più volte nel corso delle riunioni in Commissione Bilancio al Senato, finché non ne ha abbandonato i lavori e chiesto un incontro con il Governo. Dalle 17 è in corso un incontro a Palazzo Chigi con Conte, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri appena tornato da Bruxelles e i vari rappresentanti della maggioranza. Fra di essi erano presenti anche la ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova e il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli.

Si discutere, in particolare, delle eventuali coperture che verrebbero mancare con l’eliminazione di tutte e tre le tasse. Gli sconti già introdotti relativi a sugar tax, plastic tax e tassa su auto aziendali, infatti, avevano portato a un mancato introito da 1.7 miliardi di euro.

Il Governo aveva provato a ripiegare con una tassa sui concessionari e un taglio alle Ferrovie per 460 milioni, ma questa soluzione potrebbe non bastare più.

“Sì sì, ci mettiamo d’accordo”, ha detto Federico D’Incà, ministro per i rapporti con il Parlamento.

Con l’annuncio del vertice, la senatrice di Italia Viva Donatella Conzatti è tornata in Commissione Bilancio. Ma - ha chiarito - la discussione proseguirà lì soltanto per gli emendamenti parlamentari, mentre i temi caldi saranno lasciati al vertice di Palazzo Chigi.

Renzi attacca il M5S

Dopo la fumata nera, Matteo Renzi è andato su Facebook per attaccare duramente gli alleati del M5S: “Le tasse contro la plastica e lo zucchero ’funzionano’ mediaticamente per i populisti. Ma sono un autogol per le aziende del settore. E fanno licenziare 5.000 persone”.

Ma con la ripresa delle trattative, anche le altre forze sollevano nuove richieste: PD e M5S hanno firmato un decreto per la stabilizzazione dei precari e trovato un’intesa per un pacchetto di modifiche agli enti locali.

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