Vaccino obbligatorio lavoratori: pubblico e privato, i tempi saranno diversi

Alessandro Cipolla

04/01/2022

04/01/2022 - 08:33

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Il 5 gennaio il Governo dovrebbe varare l’estensione del super green pass a tutti i lavoratori: il vaccino potrebbe diventare obbligatorio sia per il pubblico sia per il privato, ma con tempistiche differenti.

Vaccino obbligatorio lavoratori: pubblico e privato, i tempi saranno diversi

Vaccino obbligatorio per tutti i lavoratori, ormai è questione solo di ore. Scavallate le festività di Natale e Capodanno, il Governo giovedì 5 gennaio dovrebbe riunirsi per varare l’ennesima stretta per arginare la diffusione del Covid, mai così alta in Italia e in gran parte dell’Europa da quando la variante Omicron ha fatto la sua comparsa.

In attesa del Consiglio dei Ministri che dovrebbe licenziare quello che sarebbe il terzo decreto in due settimane, se non è un record poco ci manca, si starebbe iniziando a delineare quello che potrebbe essere il quadro dei provvedimenti.

Gli immancabili spifferi di Palazzo raccontano di un Mario Draghi deciso nell’andare fino in fondo sul vaccino obbligatorio per tutti i lavoratori, che sarà promulgato estendendo l’obbligo del super green pass per accedere in tutti i luoghi di lavoro.

Al momento si calcola che sono circa 3 milioni i lavoratori in Italia che ancora non hanno ricevuto neanche una dose del vaccino anti-Covid. Tolti quelli che negli ultimi mesi sono guariti dal Covid, per questa ampia platea a breve non basterà più fare un tampone negativo per poter recarsi a lavoro. Le tempistiche però potrebbero essere differenti tra il pubblico e il privato.

Vaccino obbligatorio per i lavoratori: i piani del Governo

Da quando è nata la maggioranza extra large che sostiene il governo Draghi, sul Covid l’esecutivo si è sempre diviso tra rigoristi e aperturisti, con il Presidente del Consiglio nel mezzo a cercare di mediare tra i due fronti.

Questa volta Mario Draghi allarmato per l’aumento dei contagi dovuto alla diffusione della variante Omicron, sembrerebbe essersi chiaramente schierato con i rigoristi. Nel CdM però una sintesi dovrà essere trovata per non rischiare un pericoloso strappo a tre settimane dalla elezione del Presidente della Repubblica.

Partito Democratico, Forza Italia e Italia Viva, insieme a Confindustria, sarebbero per rendere il vaccino obbligatorio tout court. Lega e Movimento 5 Stelle invece sono contrari, ma in questa situazione sanitaria difficilmente potranno opporsi all’estensione del super green pass a tutti i lavoratori.

La soluzione sarebbe così quella di procedere per gradi, continuando nel solco della strada intrapresa ormai da diverso tempo. Il sostanziale vaccino obbligatorio di conseguenza potrebbe scattare prima per i lavoratori della Pubblica Amministrazione, visto che per loro sarebbe già pronto il protocollo.

Lo step successivo sarebbe poi quello dei lavoratori del settore privato, lasciando per ultimi quelli che sono impiegati nei settori di recente messi a dura prova dalla impennata dei contagi, il tutto per scongiurare possibili paralisi per interi comparti produttivi.

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