Vaccini obbligatori: per gli insegnanti nuovi compiti (non pagati)

Simone Micocci

4 Settembre 2017 - 11:12

La nuova Legge sui vaccini obbligatori pesa sulle spalle degli insegnanti: troppo lavoro per le segreterie scolastiche, docenti chiamati a collaborare.

Vaccini obbligatori: per gli insegnanti nuovi compiti (non pagati)

La legge sui vaccini obbligatori impegna troppo le segreterie scolastiche ed è per questo che in molte scuole si sta chiedendo l’aiuto degli insegnanti.

Il primo giorno di scuola è alle porte e nel frattempo le segreterie scolastiche sono già al lavoro per completare le operazioni propedeutiche per l’inizio dell’anno scolastico.

In particolare le scuole sono alle prese con l’aggiornamento della III e II fascia delle Graduatorie d’Istituto docenti, utilizzate per l’assegnazione delle supplenze.

Sono giorni di duro lavoro per le segreterie scolastiche, le quali sono state caricate anche dai compito aggiuntivi previsti dalla Legge 109/2017 che ha reso obbligatorie le vaccinazioni per i bambini dai 0 ai 16 anni.

Nella fase di transizione definita dalla Legge, infatti, è stato attribuito agli assistenti amministrativi il dovere di controllare che tutti gli alunni iscritti a scuola siano in regola con le nuove norme del piano vaccinazioni.

Peccato però che il personale amministrativo operativo nelle scuole non sia sufficiente per occuparsi di tutto e per completare le operazioni richieste prima dell’inizio dell’anno scolastico; ecco perché in molte scuole i Dirigenti Scolastici stanno chiedendo aiuto ai docenti che hanno ripreso servizio dal 1° settembre 2017, i quali sono chiamati a svolgere dei compiti per i quali non sono retribuiti.

Ancora una volta quindi il personale ATA si dimostra insufficiente numericamente per quelle che sono le esigenze della scuola; nonostante questo però il MIUR ha deciso - vista anche la mancanza di risorse - di procedere solamente con 6.000 assunzioni di ruolo per l’a.s. 2017-2018, senza risolvere uno dei problemi più importanti della scuola italiana.

Ma vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo nelle scuole in questi giorni che precedono l’inizio delle lezioni per l’a.s. 2017-2018.

Obbligo vaccini: cosa devono fare i genitori?

I vaccini resi obbligatori dalla Legge 119 del 2017 sono fondamentali per l’iscrizione alla scuola dell’infanzia: i bambini non in regola, infatti, non potranno frequentare le materne.

Discorso differente per la scuola primaria e per i gradi successivi dell’istruzione; per non violare il diritto allo studio garantito dalla Costituzione, infatti, è stato deciso che saranno i genitori a pagare - tramite una sanzione amministrativa - se i figli non sono in regola con il piano vaccinazioni del Ministero della Salute.

Ecco perché in questi giorni i genitori devono presentare l’autodichiarazione sullo status vaccinale dei figli, indicando:

  • vaccini effettuati;
  • eventuali cause di esonero o differimento;
  • copia della richiesta di vaccinazione.

L’autodichiarazione va effettuata utilizzando il modulo che trovate cliccando qui, entro il termine dell’11 settembre per la scuola dell’infanzia e del 31 ottobre per gli altri gradi d’istruzione.

In questa fase di transizione sono le singole scuole - grazie al lavoro svolto dalle segreterie scolastiche - a valutare che tutti gli alunni siano in regola, segnalando alla ASL le famiglie che entro i suddetti termini non presentano l’autodichiarazione.

Il problema è che in questi giorni il carico di lavoro per il personale amministrativo è già molto alto - a causa dell’aggiornamento delle Graduatorie D’Istituto - e quanto previsto dalla Legge 119/2017 non ha fatto che peggiorare le cose.

Docenti impiegati (impropriamente) nelle segreterie scolastiche

Come denunciato dal sindacato FLC CGIL in molte scuole per risolvere questa situazione e sbrigare tutti i carichi di lavoro in tempo per l’inizio delle lezioni vengono impiegati i docenti che hanno ripreso servizio il 1° settembre.

I dirigenti scolastici, infatti, visti i nuovi obblighi burocratici introdotti dalla Legge sui vaccini sono stati costretti a chiedere l’aiuto dei docenti, i quali hanno cominciato a collaborare con il personale amministrativo svolgendo dei compiti per i quali in realtà non sono retribuiti.

Il rientro dalle vacanze estive quindi è stato “traumatico” per molti docenti, i quali comunque stanno dimostrando la massima disponibilità ai fini del funzionamento delle istituzioni scolastiche.

Ancora una volta comunque l’amministrazione ha dimostrato di aver fatto male i conti, approvando una legge per la quale non ci sono abbastanza forze in campo da permettere la corretta attuazione; vedremo nei prossimi giorni se l’aiuto degli insegnanti in questo caso si è rivelato prezioso oppure se l’inizio delle lezioni sarà caratterizzato - come l’anno passato - dal caos.

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